Da poco, il 19 marzo esattamente, Philip Roth ha compiuto ottantatré anni e quattro dall’annuncio della sua andata in pensione come scrittore. In effetti, dal 2012 non sono più uscite novità se per novità si escludono tutti i libri non ancora tradotti in italiano. L’ultimo pubblicato è in realtà il primo. E’ di qualche settimana o poco meno l’uscita in italiano del suo primo romanzo “Letting go” tr. Lasciar andare, pubblicato come tutti gli altri da Einaudi, e splendidamente tradotto da Norman Gobetti già curatore in precedenza di: Professore di desiderio e Nemesi, ed anche di autori come Hamid Mohsin e di Martin Amis.
Philip Roth. Difficile lasciarlo andare



Ho finito di leggere questi giorni “Il senso di una fine” di Julian Barnes quasi con un anno di ritardo dal premio che lo ha consacrato in patria con il Booker Prize. 
Maria Pace Ottieri, scrittrice e giornalista, figlia di Ottiero Ottieri e di Silvana Mauri, nipote di Valentino Bompiani, ”si riconcilia con le sue radici” con il racconto Promettimi di non morire, scritto in collaborazione con l’americana Carol Gaiser.