Stephenie Meyer, Twilight e New Moon

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foto autoreUna rivelazione, uno squarcio di aria pura in un panorama letterario ultimamente diventato morboso e gratuitamente volgare.
Lo ammetto, forse una parentesi dal sapore adolescenziale tra le solite letture, ma ho molti diritti come direbbe Pennac e me ne avvalgo sempre.

Twilight e New moon sono i primi due romanzi di una saga che racconta una storia d’amore, all’apparenza una “semplice” una storia d’amore fra due giovani che si incontrano e alla fine si innamorano ma si percepisce già dalle prime pagine che ci troveremo di fronte ad un amore “diverso”, aldilà delle regole, oltre ogni ragionevolezza, ed oltre ogni confine. Una storia d’amore che diventa struggente perché pericolosa ma ineluttabile.

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Fernando Pessoa e i gioielli di famiglia

foto autoreLisbona, luglio.
L’ultima paura coinvolge il ministero dei beni culturali portoghese e non per un caso di corruzione e neanche per furto di preziosi rubati, ma per un poeta e… della corrispondenza. Come accade in questi casi, quello che accade è una finestra da dove osservare il carattere di una nazione.

Cosa è successo: gli anziani eredi di Fernando Pessoa, il (mio) grande scrittore portoghese, hanno messo all’asta la corrispondenza tra il loro celebre congiunto e Aleister Crowley, un altro grande del 20° secolo e non solo britannico per questioni anagrafiche (si sa: la letteratura rende cittadini del mondo), mistico, alpinista, scrittore e praticante di magia nera. Il Ministro portoghese della cultura José António Pinto Ribeiro è tra coloro che hanno soccorso la memoria storica del Paese prima che le lettere lascino il Portogallo. Gli eredi hanno già venduto più di un manoscritto o diari di Pessoa, che la Biblioteca Nazionale del Portogallo ha acquistato periodicamente fino all’anno scorso. Dal momento che gran parte del lavoro di Pessoa rimane inedito, gli studiosi temono che la dispersione dei documenti (ha lasciato dietro di se circa 30000 documenti tra scritti, storie e romanzi ancora inediti) renda più complesso da decifrare ciò che resta di uno dei più “voluminosi” fra i grandi scrittori dell’era moderna.

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Magda Szabò, La ballata di Iza

foto autoreHa ormai novant’anni, Magda Szabó, e ancora qualcuno riesce a confonderla con Zsa Zsa Gabor. Forse l’aspetto, forse semplicemente la sonorità del nome, la fanno sprofondare in un tempo arcano, segreto. In verità la più che premiata Szabó ha all’attivo più di dieci romanzi pubblicati, testi teatrali e racconti per bambini. In Francia è successo nel 2005, adesso è la volta dell’Italia: la scrittrice ungherese gode di una insperata primavera e entra nei primi posti delle classifiche librarie. I processi editoriali vanno comunque a rilento e, ancora, non si annunciano nuove traduzioni in italiano, nonostante l’attività promozionale del suo editore francese, Vivien Hamy.

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Aldo Nove, Mi chiamo Roberta ho 40 anni…

foto autoreNiente foto truccate, niente ritocchi: queste 14 istantanee da una nazione di precari, scattate e assemblate da Aldo Nove tra il 2004 e il 2005 (e apparse in origine su Liberazione) sono vere e pertanto più raggelanti di qualsiasi altro libro sul tema provvisto di filtri narrativi.
Una dedica ai 70 anni di Balestrini, poi l’autore di Puerto Plata Market e de La più grande balena morta della Lombardia pone domande, registra, introduce brevemente le voci di Roberta, Alessandra, Domenico, Riccardo e degli altri protagonisti, rinunciando alla presenza ingombrante del romanziere. Il risultato è, senza mezzi termini, un potente calcio nel didietro a chi si è arrogato l’immorale diritto di svuotare questo Paese di realtà propugnando inesistenti, irrealizzabili “miracoli italiani”. Svuotare, cioè erodere fino a fare il vuoto. E in quel vuoto tremendo, adesso, ci siamo più o meno tutti: i figli che hanno concluso gli studi grazie ai sacrifici dei genitori, le famiglie che guardano a noi con apprensione, se non proprio con motivata angoscia.

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Fine dell’impero?

foto autoreL’Autore.
Faared Zakaria è nato il 20 gennaio 1964, a Bombai-India. Assomiglia come una goccia d’acqua a Magdi Allam, ma senza occhiali e alcuna conversione religiosa; è un giornalista, un cronista, un autore, un redattore, un commentatore e un frequente ospite della tv Americanacome specialista nei rapporti internazionali e negli affari esteri. È stato chiamato a dirigere il settore internazionale del Newsweek nell’ottobre 2000. Scrive anche una colonna di affari esteri dello stesso settimanale che compare due volte alla settimana sul Washington Post. Nel 2003 ha pubblicato con la Norton il libro “Il futuro della libertà: La democrazia gretta nel paese ed all’estero”. Un saggio sui limiti della democrazia. In tv, per la PBS Zakaria cura un approfondimento settimanale di politica estera, in coda al notiziario più importante. A partire da 2002 fino al 2007, era un membro della tavola rotonda del ABC News’ condotto da George Stephanopoulos (una sorta di Porta a Porta nostrano). Dall’autunno del 2007, per la CNN conduce una striscia settimanale, denominata “piazza pubblica globale” sugli affari internazionali che è stato premiato recentemente come uno dei migliori e più seguiti programmi di approfondimento politico.

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Un milione di copie per Jody Picoult

foto autoreL’Autrice.
Long Island, New York, Jodi Picoult era convinta che la tranquillità, suburbana non avrebbe offerto alcuna ispirazione per la sua: quella di essere una scrittrice. Non vi è stato alcuna dramma; solo il quotidiano delle famiglie che vivono la loro vita. Alla fine, però, la storia di questa sfida è diventata il nucleo dei romanzi di Jodi Picoult fino a farne dei bestseller a ripetizione. Picoult ha studiato scrittura creativa all’Università di Princeton, e prima della laurea, aveva pubblicato due brevi racconti su una rivista:la Seventeen che l’ha lanciata. Questo successo ha ispirato Picoult a dedicare la sua vita alla scrittura. Dopo il college, ha pagato i suoi conti con una serie di lavori diversi, e ha anche insegnato inglese. Matrimonio e figli a seguire, e mentre era incinta del suo primo figlio, ha scritto il suo primo romanzo, Songs of Megaptera, un libro straordinario che ha consacrato l’autrice a quelli che il mondo letterario mette di solito in grassetto.

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Jiang Rong, Il totem del lupo

foto autoreLa storia – basata sulla esperienza diretta dell’autore – è quella di Chen Zen, giovane intellettuale di Pechino inviato nelle steppe della Mongolia per diffondere tra la popolazione locale i principi del regime comunista. In una terra estrema e lontana anni luce dall’ideologia della Rivoluzione, Chen scoprirà un mondo ancestrale in cui le dimensioni del sacro e del soprannaturale avvolgono ogni cosa. Compresi rapporti della popolazione con i lupi, grandi predatori che contendono all’uomo la supremazia dell’inospitale territorio. Un animale, il lupo, al tempo stesso, nemico, spirito benefico e simbolo di una maniera di affrontare la vita sulla quale i mongoli hanno modellato la loro esistenza. Grazie agli insegnamenti del vecchio Bileg, Chen si libererà del sacro terrore che prova nei confronti dell’animale e che simboleggia la sua paura, di intellettuale comunista, della libertà.

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Iréne Nemirovsky, Suite francese

foto autoredal risvolto di copertina

Nei mesi che precedettero il suo arresto e la deportazione ad Auschwitz, Irène Némirovsky compose febbrilmente i primi due romanzi di una grande «sinfonia in cinque movimenti» che doveva narrare, quasi in presa diretta, il destino di una nazione, la Francia, sotto l’occupazione nazista: Tempesta in giugno (che racconta la fuga in massa dei parigini alla vigilia dell’arrivo dei tedeschi) e Dolce (il cui nucleo centrale è la passione, tanto più bruciante quanto più soffocata, che lega una «sposa di guerra» a un ufficiale tedesco). La pubblicazione, a sessant’anni di distanza, di Suite francese, il volume che li riunisce, è stata in Francia un vero evento letterario. Non è difficile capire perché: con Suite francese ci troviamo di fronte al grande «romanzo popolare» nella sua accezione più nobile: un possente affresco, folto di personaggi memorabili, denso di storie avvincenti, dotato di un ritmo impeccabile, nel quale vediamo intrecciarsi i destini di una moltitudine di individui travolti dalla Storia. Su tutti – il ricco banchiere e il giovane prete, la grande cocotte e la contadina innamorata, lo scrittore vanesio e il ragazzo che vuole andare al fronte e scopre invece le gioie della carne fra le braccia generose di una donna di facili costumi – Irène Némirovsky posa uno sguardo che è insieme lucidissimo e visionario, mostrandoci uno spettro variegato di possibilità dell’uomo: il cinismo, la meschinità, la vigliaccheria, l’arroganza e la vanità, ma anche l’eroismo, l’amore e la pietà. «La cosa più importante, qui, e la più interessante» scriveva la Némirovsky due giorni prima di essere arrestata «è che gli eventi storici, rivoluzionari, ecc. sono appena sfiorati, mentre viene investigata la vita quotidiana, affettiva, e soprattutto la commedia che questa mette in scena».