Il viaggio dell’elefante

Pieno di fascino e con un tocco sapiente di stravaganza, “Il viaggio dell’elefante” di Josè Saramago si legge come una favola per adulti, ma come favola non è affatto semplice.
E’ forse il suo libro più ottimista, divertente e magico. Uno scritto sornione, avvincente, una storia di tenero umorismo in cui il lettore si troverà piacevolmente invischiato.
Messo su carta verso la fine della sua vita, “Il viaggio dell’elefante” è un racconto di amicizia e avventura dalla prosa incantevole ricco di ironia e di empatia.

Nasce dall’intenso amore di Saramago per il nonno materno, Jerónimo, un guardiano di porci analfabeta che lo ha introdotto alla magica arte della narrazione.

Libraie instacabili e intrepide

L’11 Ottobre, nella sua casa di Washington, è venuta a mancare Carla Cohen, classe 1936.
Molti di voi ora si chiederanno chi è.
Ebbene, per ventisei anni lei e Barbara Meade hanno gestito un piccolo (grande) negozio indipendente (Politics and Prose), la migliore libreria di Washington e una delle librerie più famose e di successo dell’intera nazione. Un avamposto della vitalità intellettuale e letteraria nella capitale degli Stati Uniti.

Carla e Barbara sono state libraie e lo sono state in modo instancabile e intrepido aprendo anche una caffetteria quando non era una cosa ovvia da fare in un negozio di libri (oggi il “caffè” c’è ancora ed è un successo).
Lo hanno fatto soprattutto guadagnandosi il massimo rispetto degli editori perché tutti si fidavano della loro grande competenza e perché, si sentiva, hanno sempre considerato i libri come qualcosa di diverso dalla merce comune.

Pane arabo a merenda

“ Chi non viaggia non può conoscere nulla – dice sempre il mio papà”.
Nadir ha 10 anni ed è viaggiatore ma non per scelta.
Inizia così, il diario, a tratti buffo e commovente, di un bambino che fa parte di quel mondo di piccoli migranti che, come li ha ben definiti Tahar Ben Jelloun, sono:“la génération involontarie” la generazione involontaria, quella destinata a subire il destino degli adulti che emigrano come le gru in cerca di cibo, casa, lavoro.
“ Vengo da Casablanca in Marocco. I miei genitori non sono bianchi e non sono neri, perché sono arabi , così sono arabo anch’io(…)In Italia sono diverso io, perché tutti i bambini sono italiani. Ma se un bambino viene in vacanza in Marocco, il diverso è lui…”(pag.8)

What happens on the other side of ocean

New mail from Usa, by Linda Nordstrom (leggi in italiano)

Dear Michele, let me give a little input on what happens on this side of ocean with this editor’s note Okes of OR publishing that i’ve received this week. I hope the article will contribute to the debate on the issue of digital book that, as I understand, it is also felt by you.

Herewith figures most of us have heard in some variant: half of U.S. book sales will be digital by 2015 and brick-and-mortar book sales will drop by 50% in that time.
I’m not a theoretician: I’m an editor and publisher, and what I am looking for is a practical solution to fix things, something that can be implemented. I’ve been in independent publishing for the last twenty-five years, and each year, at each of the five companies I’ve worked with, the scenario has been pretty much the same: declining revenues despite occasional upward blips, the stores getting sparser and those that remain, skipping titles more and more.

Mi bacerai con tutta l’anima

Non c’è gioia paragonabile alla lettura di un romanzo di David Grossman perché la sua scrittura esalta alla perfezione la qualità sublime della parola.
“Che tu sia per me il coltello” è una strana ed emozionante storia d’amore tra un uomo e una donna che non si sono mai realmente incontrati.
E’ un romanzo che solleva gravi interrogativi, un capogiro, un viaggio mozzafiato negli angoli più oscuri dell’animo umano.
Il goffo Yair, venditore di libri rari, vede una bella donna, Miriam, che non conosce e si sente in dovere di scriverle suggerendole una relazione basata solo sulla corrispondenza. Lei accetta l’offerta e da questo momento in poi tra i due inizia una relazione intensa.

Recupero del fatturato per i libri nel primo semestre 2010.

Il rapporto dei consumi librari del primo semestre 2009, ha dichiarato il presidente Marco Polillo alla 62ma edizione della Buchmesse di Francoforte, è calato nel nostro Paese del 4% circa a poco più di 3 miliardi di euro, anche se nel primo semestre 2010 ha migliorato con un 2% circa attraverso tutti i canali di vendita, dalle librerie ai siti online. Migliorano, insieme ai dati di acquisto, anche il numero dei lettori di libri. Questi ultimi dati, fanno sperare ad un migliore sviluppo del mercato e ad una tenuta di quello complessivo. Le vendite online – ha detto Polillo – valgono 100 e rotti milioni di euro, (salendo del 14% rispetto a due anni fa). Un fenomeno che avanza assieme alla veloce crescita, anche da noi del libro elettronico.(*)

Arturo Pérez-Reverte: “riconosco il mio passato attraverso i miei romanzi”

Il prossimo numero della nostra rivista in uscita i prossimi giorni, sarà dedicato alla Spagna. Carla Casazza, per l’occasione, rende omaggio a uno degli autori più amati e letti della loro letteratura e che ha trovato una grande comunità di lettori anche da noi.

Arturo Pérez-Reverte, classe 1951, è il romanziere contemporaneo più letto nel suo paese, e l’autore spagnolo più conosciuto all’estero, dove i suoi libri sono stati tradotti in 29 lingue. Il 12 giugno 2003 è diventato membro della Real Academia Española de la Lengua, la più alta istituzione spagnola nella lingua e la letteratura.
Si è avvicinato relativamente tardi alla narrativa, esordendo nel 1993 con “Il Club Dumas” che fu subito un grande successo in Spagna; da questo romanzo d’esordio, qualche anno dopo, Roman Polanski trasse il film “La nona porta” interpretato da Johnny Depp. Con “Il maestro di scherma” la sua fama divenne internazionale.

Magie di Lavinia & C .

Una notte d’inverno, verso Natale, in una Milano fredda e frettolosa, una piccola mendicante di 7 anni, Lavinia,  sola di fronte ad un modo di grandi, arroganti e indifferenti, sta per morire di freddo e di stenti …
Preparate i fazzoletti.
Ma vi assicuro non per piangerete di commozione davanti alla fine miserabile della piccola fiammiferaia di Andersen bensì per sbellicarvi dalle risate fino alle lacrime perché a salvare  Lavinia arriverà un’ammagliante Fata Madrina, in taxi, che regalerà alla piccola una anello magico dal potere sorprendente.

Un anello magico dagli effetti di una lampada di Aladino spiritosa e liberatoria, grazie al quale, Lavinia si trasformerà nel “ Zorro” in gonnella della situazione che al posto della famigerata “Z” per vendicarsi delle ingiustizie altrui, lascia, invece, dei semplici, disarmanti, puzzolenti, mucchietti… di cacca!