Matto o santo folle?

Ogni libro di Ian McEwan è una lettura obbligata, se non altro per godere della sua notevole capacità narrativa. “Solar” è di sicuro un buon romanzo, ma, secondo il mio punto di vista, non è affatto un grande romanzo.
E’ una storia surreale su una delle più gravi minacce al nostro mondo come il riscaldamento globale e, a differenza di qualsiasi suo scritto precedente, è dichiaratamente comico.

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Wikicrazia. La democrazia in rete

copertinaC’è una parola magica che potrebbe consentire un’impresa titanica: ricucire il rapporto di fiducia tra i cittadini e chi li governa. Sembra un’utopia per sognatori, ma dopo aver letto il libro Wikicrazia di Alberto Cottica (Navarra editore) viene davvero voglia di credere che un altro mondo sia possibile. A maggior ragione negli stessi giorni in cui il sito Wikileaks, scoperchiando le malefatte americane in Iraq, conferma che l’informazione è il primo passo verso una democrazia allargata.

Jazz e dintorni nei romanzi di Frank Spada

Copertina Dimmi chi sei Marlowe

Capita, a volte, che mentre leggiamo un romanzo ci rimbalzi in testa una melodia: chissà quale associazione mentale l’ha risvegliata ed ora ci pare la colonna sonora ideale ad accompagnare la narrazione. Nel caso dei libri di Frank Spada il fenomeno è inevitabile perchè la stessa scrittura è scandita da riferimenti a celebri orchestre e standard jazz, così che il “sottofondo” musicale ce lo troviami già bello pronto, anzi potrebbe esserci utile per imparare qualcosa di nuovo sulla musica degli anni ’50. È chiaro che lo scrittore ha dimestichezza con questi brani: possiamo immaginarcelo assorto alla tastiera del computer, mentre il fumo della sigaretta lo avvolge e nella stanza risuonano proprio quelle canzoni che ritroveremo nei suoi libri. Ecco allora che, grazie alla collaborazione di Frank Spada stesso, vi propongo una sorta di inedito percorso musicale-letterario attraverso i suoi romanzi, scandito da grandi brani jazz e dalle citazioni a cui fanno riferimento. Buon ascolto e buona lettura.

Caro Babbo Natale

“… Caro Babbo Natale, scusa se ti scrivo di nuovo ma ho ricevuto la tua risposta ed ho pensato che ti eri offeso perché avevo criticato il pigiama con gli orsetti giallo ( …) Per ora non hai risposto alle mie domande ed io dovrei sapere alcune cose prima di mandarti la lettera di Natale (… )

Io l’altra volta non te ne avevo parlato perché era una cosa molto difficile per me, però questa storia del calcetto non la sopporto proprio.
Io sono una schiappa ma proprio una schiappa totale.
Non sono neanche stato lì a dirti che sono un po’ grasso.
Del resto puoi capirmi perché non sei magro neache tu!..