Un bambino ha piccole mani,
piccoli piedi e piccole orecchie,
ma non per questo ha piccole idee.

I libri e la crisi
Entra in una zona d’ombra il mercato del libro nel 2011 e peggiora, in modo deciso ma in linea con tutti gli altri segmenti, nel …

Crocetta e non “crocetta”, Le sorprese dell’astensione
Nel momento in cui si scrive si attendono i risultati delle elezioni regionali siciliane. Se il dato fosse confermato credo che la tutto il mondo politico debba fare una profonda riflessione; soprattutto non più operazioni cosmetiche una vera ricostruzione epocale. La gente ha dato il proprio segnale. Non è andata a votare e se è andata ha votato in modo nuovo. Questo ha un significato davvero importante poiché la “vecchia” politica “castista” e “classista” è in stato di decomposizione avanzato e questa tornata elettorale potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione copernicana. Nulla ormai può essere come ieri.

Philip Roth prima di Philip Roth
Ogni anno, come ben noto, ci sono sempre forti aspettative di vedere premiato con il Nobel lo scrittore che universalente riconosciamo come meritevole dell’ambito premio e sono diversi anni, per quello che mi riguarda, di vedere sempre queste aspettative deluse. Intendiamoci, non ho nulla da dire circa Mo Yan. Il suo nome giaceva nell’elenco ristretto degli accademici svedesi da tempo e, se devo dirla tutta, lo conosco – in senso preofessionale – certamente meglio di di una semiscosciuta come Herta Muller: chi diavolo è costei?, o del poesta dello scorso anno, Transtromer, chi l’ha mai letto? Da dove diavolo viene fuori?

Intervista a… Pino Pace
Questa settimana Piccoli Lettori Crescono
ha il piacere di intervistare Pino Pace,
voce autorevole della narrativa per ragazzi,
scrittore, docente, autore per la radio nazionale,
la stampa, il cinema e l’audiovisivo.
Più libri meno carcere
In Brasile i detenuti che leggono un libro al mese possono ottenere una riduzione della loro pena. Si tratta di un esperimento, per ora attuato in quattro case di detenzione. E’ necessario che i detenuti scrivano, ad ogni libro letto, una relazione «con proprietà di linguaggio e accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso». Ogni anno possono ottenere fino a un massimo di 48 giorni di libertà.

Quando il sistema paese non fa più sconti alla politica.
I giovani di Confindustria attaccano a testa bassa. La parola ‘sconti’ non c’è nel vocabolario esibito nel tradizionale convegno autunnale a Capri. Se la platea schiuma rabbia, il presidente degli under 40 confindustriali, Jacopo Morelli, ne interpreta i sentimenti distribuendo scudisciate a tutti. Al il governo che ha fatto crescere la pressione fiscale sulle imprese fino al 68%, per cui non si può più parlare di tasse, ma di «confisca». Alla politica fatta di «ladri, ignoranti, incapaci che devono andare via», perché «siamo disgustati dall’idea che la carica pubblica sia la scorciatoia per arricchirsi e chi lavora non è più disposto a sostenere così tanti parassiti».

Quando la società civile non fa più sconti.
Le ultime vicende politiche, in particolare quelle relative alla Regione Lazio, ci fanno capire che la politica italiana ormai è arrivata al punto critico dell’indice di credibilità, oltre il quale c’è un irreversibile “non ritorno”.
< Non tutti i politici agiscono allo stesso modo, ma purtroppo i disonesti prevaricano sugli onesti che non sempre hanno la volontà o il coraggio di denunciare i loro “colleghi di lavoro” che, volendo tutelare solo i propri interessi, arrecano danni morali e materiali alla intera collettività. Non è tollerabile! Occorre che la politica torni ad essere il carburante del motore della nostra nazione, senza che costantemente si debbano aggiungere additivi per migliorarne la qualità, nei momenti in cui il numero degli ottani è basso, costringendo la “macchina Italia” a fermarsi e ripartire con affanno.

Il valore del patrimonio culturale tra sviluppo e memoria
Di Antonio Capitano e Marianna Scibetta
“Tutto il nostro passato è con noi, e per vederlo non dovremmo far altro che voltarci”
H. Berson, Il cervello e il pensiero.
Ci sono dei libri che arrivano al momento giusto. Arrivano quando l’attenzione dell’opinione pubblica è rivolta su altre materie considerate da sempre più importanti. Ma spesso le cose più importanti sono quelle che danno ancora un senso a questo nostro Paese che più passa il tempo e più sta franando sotto i colpi di una patologica inerzia che infligge il colpo di grazia su queste precarie fondamenta.