Intervista a… Pino Pace

   Tempo di lettura: 8 minuti

Questa settimana Piccoli Lettori Crescono

ha il piacere di intervistare Pino Pace,

voce autorevole della narrativa per ragazzi,

scrittore, docente, autore per la radio nazionale,

la stampa, il cinema e l’audiovisivo.

 

Iniziamo subito con l’intervista:

Il gelataio Prospero, Pepenero, Diego Zanzana, Sam Colam, il professor Pico Pane, per non parlare di struzzelli, orsomari, balongole e rinocerocchi … sono alcuni dei tuoi molti personaggi spassosi, mai banali che fanno ridere e riflettere. Come atterrano nella mente e nel cuore di uno scrittore caratteri così originali?

Il gelataio Prospero, Pepenero, Diego Zanzana, Sam Colam, il professor Pico Pane, per non parlare di struzzelli, orsomari, balongole e rinocerocchi… sono alcuni dei tuoi molti personaggi spassosi, mai banali che fanno ridere e riflettere. Come atterrano nella mente e nel cuore di uno scrittore caratteri così originali?

Sono contento che i miei personaggi vi piacciano, questi caratteri arrivano da due fonti principali. La prima è l’osservazione della realtà, anche quella piccola, abituale, a qualche metro dalla porta di casa. Ad esempio il Prospero di Prospero e l’esaggelato è il gelataio del mio paese a cui – nella storia – ho contrapposto una gelataia che è il suo esatto opposto.

Un’altra fonte sono i miei interessi, che vanno dalla geografia alla letteratura, dalla storia alle scienze, dalla fantascienza, all’oriente, alla bicicletta… e insomma ogni tanto queste cose si mescolano insieme e nascono libri come Bestiacce! pieno di strani animali come quelli che hai citato, che ho pensato e disegnato con l’amico Giorgio Sommacal; ma anche in Univerzoo e Le Milleunamappa…

” Un gatto nero in candeggina finì … ” è un tuo libro di 35 poesie, buffe, surreali, screziate di ironia e di spunti profondi, scritto per piccoli e grandi sotto forma di Haiku. Come mai questa scelta? Ci vuoi parlare del libro?

Sì, un altro mio interesse è l’Oriente che in alcune pratiche sa essere a un tempo leggero e profondo. Negli haiku giapponesi ho trovato una maniera di fare poesia che mi va molto a genio. Una poesia che è fatta per sottrazione: gli haiku sono poesie molto leggere, solo 3 versi di 17 sillabe totali. Nelle note biografiche del libro ho scritto che cerco la leggerezza e con il Gatto nero spero di essermi avvicinato almeno un po’.

Da lettrice ma soprattutto da viaggiatrice sono molto affascinata dalla collana LeMilleunaMappa di EDT-Girolangolo, una cartina che ti fa viaggiare con la fantasia senza perdere la strada, Premio Andersen 2012. Secondo te questi itinerari letterari fantasiosi cosa possono regalare ancora ai ragazzi di oggi?

Un po’ più di consapevolezza che il mondo là fuori è immenso ma percorribile, con la fantasia e magari più in là con le gambe. Altrimenti si rischia di passare la vita a guardare un rettangolo di vetro. L’altra cosa che mi piace delle Milleunamappa (e che piace anche ai bambini e ai ragazzi che le leggono/percorrono) è che sono libri inesauribili, che ognuno naviga a suo modo, con i suoi tempi, a seconda della sua età anagrafica e spirituale mi viene da dire… Non è facile spiegarlo, bisogna vederle, aprirle e cominciare a viaggiare.

Che cos’è Scribarà? Ci vuoi parlare di questa singolare e a mio avviso molto utile “esperienza facebookiana”?

Scribarà è un’associazione informale tra scrittori di libri per ragazzi e ci tiene a rimanerlo. E’ nato una sera in pizzeria con Sabrina Rondinelli, Roberto Barbero e Annalisa Strada al telefono. Poco tempo dopo si sono aggiunte Manuela Salvi e Monica Auriemma. A Torino ci conosciamo tutti e ogni tanto ci si trova e ci si scambia anche contatti e editori “buoni”. Ci siamo detti: perché non provare a farlo su scala nazionale? Quindi abbiamo creato una pagina Facebook dove gli autori e tutte le persone dell’ambito possono scambiarsi informazioni e punti di vista, e la teniamo aggiornata quotidianamente. Non so a quanta gente possa essere stata utile, a parecchi, sono sicuro. Abbiamo anche organizzato un paio di incontri in cui s’è discusso di diversi aspetti della narrativa per ragazzi, sono cose di cui non si discute spesso. Adesso, anche grazie a Scribarà, gli autori di narrativa per ragazzi si stanno organizzando in maniere mai viste, almeno in Italia e sono certo che Scribarà darà il suo contributo.

Come ho recentemente letto in un articolo di Manuela Salvi, siamo nel pieno di quella che gli inglesi chiamano: “Shift Age”, una vera e propria rivoluzione che in termini di editoria è molto simile a quello che successe con l’avvento della stampa per opera di Gutenberg. A tuo avviso come sta rispondendo a questo zunami libresco l’editoria italiana?

Cerca di capire cosa succederà (e come sopravvivere). Non so se di tsunami si tratterà, so che niente rimarrà come prima. Penso che l’editore sia utile. Magari dovrà snellirsi ma per certi versi è indispensabile. L’autore scrive il libro, l’editore lo fa. Nel senso che sa come dargli una forma, come smussare, come rifinirlo e commercializzarlo. Però stanno uscendo delle maniere di fare che esulano dalla nostra esperienza, secondo me l’unica cosa è rimanere aperti e curiosi e non attaccarsi a niente.

Ora per finire la domanda da un milione di dollari: come mai in Italia, a differenza del resto del mondo, gli scrittori di narrativa per ragazzi non sono considerati come veri scrittori ma come intrattenitori di bambini?

A me piace incontrare le classi e i miei lettori o i bambini e i ragazzi che miei lettori non lo sono ancora. Lo faccio in tutta Italia e anche in Europa, ultimamente. Secondo me un adulto che scrive per ragazzi deve sempre avere un’idea di quello che piace e quello no, i bambini cambiano in fretta. E poi è bello conoscere chi ti legge,

Detto questo, molte volte – soprattutto in Italia – lo scrittore è visto come uno che intrattiene i piccoli mentre i grandi fanno altro. Non è così. Chi scrive per ragazzi è uno scrittore a tutti gli effetti, scrive trame e delinea personaggi come uno scrittore per adulti. Ha a che fare con un mondo editoriale simile a quello degli altri e spesse volte vende di più degli altri. Per questo chiunque può stare ad ascoltarlo. Inoltre sa usare linguaggi e specifici e misurare il suo stile a seconda dell’età dei bambini a cui si rivolge.

Proprio in questi giorni sta nascendo ICWA Italian Children’s Writers Association, un’associazione tra molti scrittori italiani per ragazzi che vuole provare a portare all’estero il nostro lavoro, e magari cambiare un po’ la percezione che questo ha in Italia, all’estero, tra gli scrittori e i non scrittori.

Grazie a Pino Pace, scrittore e cantastorie ironico e profondo ( cliccate sul nome per essere condotti al suo interessante blog).

A tutti voi, arrivederci alla prossima settimana con tanti consigli di lettura e scrittori da conoscere!

 

INFO TECNICHE:

Titolo: La battaglia del Little Bighorn. Toro Seduto, Cavallo Pazzo e il generale Custer.

Autore: Pino Pace

Illustratore: Giorgio Sommacal

Editore: EDT-Giralangolo

Collana: LeMilleunaMappa

Codice EAN: 9788860409553

Formato: illustrato

Prezzo indicativo: € 8,90

 

 

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