Mi sono innamorata di un libro. Di un romanzo. Detto da me, come si dice in gergo giornalistico, “non è una notizia”. Eppure non accadeva da mesi. Non sono riuscita a dormire fino a che non l’ho finito, poche ore fa. Non riesco a scrivere qualcosa di rigoroso, magari nemmeno di sensato. Tutto è cominciato 4 giorni fa. Sono sempre a caccia di romanzi per Linea Notte, la rubrica della Libraia dell’amore, come la chiama Mannoni che a sua volta ha preso spunto dalla mia Emma, la protagonista di Noi due come un romanzo. Bene, scorrendo il sito Mondadori (di solito vado a comprarmeli in libreria i romanzi oppure li chiedo pietosamente alle case editrici) rimando folgorata dal volto di una donna e da un titolo BIANCA COME IL LATTE ROSSA COME IL SANGUE e d’istinto, poiché il romanzo ancora non è in libreria, chiedo all’ufficio stampa di mandarmi le bozze.
Contemporaneamente (ecco il primo segno) l’ufficio stampa della Mondadori nella persona della mitica Camilla (che segue Linea Notte…) stava preparando un pacchetto per me con la copia “staffetta” (quella che si manda ai librai in lettura… eh, sì, caro Genchi, mi trattanto come una libraia, altro che scrittrice) per i librai. Coincidenze? Non credo.
Il pacchetto arriva.
Ieri sera, pur dovendo preparare la trasmissione della Giornata della memoria (con la quale il romanzo inviatomi non c’entra nulla), non resisto e quel libro mi attira… mi attira… Depongo il romanzo che stavo preparando e inizio a leggere.
Ragazzi! Ho smesso stanotte… ed è finita con un pianto.
Lo so, non è una recensione. Non so scrivere le recensioni. Allora provo a elencare emozioni.
1 – Il pianto. Non era tristezza personale, ma è ovvio (direbbe il mio analista) che quel romanzo ha mosso qualcosa di fortissimo dentro di me. Non chiedetemi dove, dopo 11 anni di analisi non ho ancora capito bene cosa è l’inconscio (soldi buttati?)
2 Ho avuto la sensazione, la certezza, anzi, che si trattasse di un romanzo autentico e per AUTENTICO intendo non furbo, non cerebrale eppure scritto benissimo.
3 – con il fazzoletto in mano mi attacco a internet (io che alle dieci casco dal sonno) e trovo l’autore su FB (non ditelo a Emma, ma internet è prezioso. Lenitivo, nel caso): beh gli ho scritto una dichiarazione d’amore e non vedo l’ora di parlarne a Linea Notte (3 febbraio).
4 – romanzo da consigliare ai sedicenni, ai ventenni e ai genitori.
5 – un romanzo che ha il coraggio di parlare d’amore. E di morte. E di anime che si inseguono vagando, testarde.
6 – un romanzo che racconta un anno di scuola nella vita di Leo. Leonardo. Di Beatrice. Di Silvia. L’attimo fuggente è una vaccata in confronto!
Ragazzi, so che non è una recensione. Ma non riesco a scrivere altro che una parola: leggetelo.
Paola Calvetti