Ho fatto una scoperta e voglio condividerla con voi.
I gialli mi rilassano.
Magari i cultori del genere, i Deaver dipendenti ,quelli che non si perdono un’avventura del commissario Rizzoli o che non vanno a letto senza l’ultimo tomo della Reichs sorrideranno,loro l’avevano scoperto da tempo. Io l’ho capito ora. Sono stata spinta a sfogliarli dai dati che ci arrivano dall’Aie:è il genere più letto (e vi assicuro più pubblicato) in Italia, perciò mi sono detta: scopriamo cosa ci trovano migliaia di lettori.
Non è stato facile, per una che se gli chiedessero chi vorresti incontrare tra i personaggi storici risponderebbe Jane Austen, eppure eccomi qua, sulla mia scrivania campeggia uno dei titoli punta di Corbaccio per Natale.
Ho resistito sapete?
Ho resistito ai vari Suggeritore, Ipnotista, ai gialli fascettati con i complimenti di Carrisi, alla fine però guardando i copertinari delle novità ho detto quella frase, quell’unica frase che ti investe di responsabilità nei confronti dei libri, dei lettori e pure del mio attento direttore (che se ne sbaglio una mi fa nera…): CI CREDO.
Dire questa frase in fase di prenotazione di un titolo implica una serie di cose, la prima: devi leggere quel libro, l’hai detto tu che ci credi.
E così ho fatto.
Mi sono portata a casa la psichiatra. L’ho divorata, centellinando però le ultime pagine (segno che il libro vale…)
E signori, ve lo dico, è un gran giallo.
Scritto da un certo Wulf Dorn, che di psichiatri se ne intende( ha lavorato in una clinica psichiatrica per anni) questo libro ha un pregio su tutti: vi inquieterà, vi scalzerà da quelle che sono le vostre sicurezze, vi farà pensare che in fondo potrebbe capitare a chiunque.
Cosa potrebbe capitare lo scoprirete acquistando il libro, io sono qui per dirvi: leggetelo.
Una protagonista alla quale vi affezionerete, un intreccio intelligente che vi farà saltare sul divano quando lo capirete.
Per chi ama il genere ( ora sono dei vostri…) irrinunciabile.
E a me un sospiro di sollievo: ci ho creduto…e ne è valsa la pena.
Wulf Dorn,LA PSICHIATRA, Corbaccio editore
Traduzione di Alessandra Petrelli , Pagg. 400