La lunga estate delle polemiche: dallo sport all’overtourism

foto ©francescalombardi
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Questa sarà ricordata come la lunga estate calda sia climaticamente che per lo sport e il turismo.

Si è cominciato con gli Europei e la clamorosa sconfitta dell’Italia. Se si considera che l’Italia è stata fatta fuori anche dai Mondiali più volte, occorre una riflessione. Le critiche più aspre si sono spese al solito sul Commissario tecnico, sbagliato, incompetente, non visionario e sui giocatori incapaci di segnare, di appassionare ma soprattutto di segnare. L’unico che è sembrato lucido e presente è stato Donnarumma che si è scusato con i tifosi. Sorge una domanda, dove abbiamo sbagliato? Troppi stranieri nelle squadre di club che oscurano i giocatori di casa nostra? Poca professionalità dei giocatori d’oggi tutti muscoli e tatuaggi? Intanto Spalletti sta già chiamando i fortunati per le prossime partite di qualificazione ai mondiali, vedremo.

Altre calde polemiche sono seguite sempre nello sport con i giochi olimpici di Parigi. Dalla cerimonia d’apertura, alla pioggia dalla quale si è riparato solo il Presidente Macron con tanto di tribuna mentre gli altri capi di Stato, compreso il nostro Mattarella e figlia, sono stati sotto la pioggia con l’ impermeabile. Che dire? Macron poteva almeno dare il buon esempio, mettendosi un impermeabile e andare a far compagnia ai suoi eccellenti invitati. La Senna inquinata ha tenuto banco per tutta la durata delle Olimpiadi, ma no, la Sindaca di Parigi vi si è immersa a garanzia delle acque pulite. Peccato che poi la pioggia abbondante all’apertura dei giochi abbia contaminato le acque, gare si, gare no per giorni poi definitivamente gare si e atleti che immergendovisi hanno poi avuto nausea e vomito e a qualcuno è andata peggio. Lamentele dal villaggio Olimpionico, non c’è aria condizionata, dicevano gli atleti, il cibo è scarso con tanto di video. Poca pulizia, e la foto simbolo del nostro atleta Thomas Ceccon che dorme beato nel parco attorno al villaggio divenuta virale. Gli atleti si sono anche lamentati dei ritardi dei mezzi pubblici che li dovevano portare a gareggiare, ma dove è andata a finire la famosa grandeur francese?

Tutto sommato resta un bello spettacolo quello dello sport, con la meritata vittoria della Spagna agli Europei e le gare olimpiche che ci hanno regalato medaglie ed emozioni. Le polemiche sul clima e il turismo invece si sono intensificate, dal caldo torrido che dura sempre di più, alle città e le isole caloriche da svenire, all’overtourism che sta mettendo a repentaglio la vita dei residenti e dei luoghi visitati.

A Barcellona le proteste dei residenti verso i turisti sono sfociate per la strada a suon di innaffiature dei turisti che forse hanno anche apprezzato, viste le temperature roventi. In Liguria le cinque terre sono state prese d’assalto dai tanti turisti che a fatica camminavano per le tipiche viuzze strette. Troppa gente, a rischio un terra già fragile. La via dell’Amore è stata invece riaperta con un biglietto d’ingresso su prenotazione con tanto di orari e di suddivisione in gruppi per un tempo limitato delle visite. Nel nostro Belpaese non ci facciamo mancare nulla, nemmeno le polemiche fra Briatore e i pugliesi che difendono il loro lavoro e i loro prezzi contro le mete di lusso che propone il famoso imprenditore.

Nelle città d’arte è scontro aperto sugli affitti brevi, con la discesa in campo dei Sindaci che in nome dei residenti del centro, un numero insignificante, auspicano una conservazione duratura nel tempo di chi ci vive. Nello stesso tempo è loro desiderio avere un turismo altrettanto duraturo e ricco che riempia gli hotel. In una città come Firenze, il turismo ricco degli anni Ottanta è ormai un ricordo. In tutti questi anni non si è fatto abbastanza per non dire nulla, per tenersi stretti i fiorentini che sono migrati verso le periferie mentre il centro si è snaturato così come il turismo. Intanto le polemiche continuano incandescenti come il clima.

Per BookAvenue, Francesca Lombardi


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