Siamo arrivati quasi alla fine dell’anno, è tempo di bilanci. In realtà c’è chi fa bilanci già a settembre. Per me per esempio la fine dell’estate è sinonimo di un nuovo inizio e nuovi progetti forse più che ad anno nuovo. Con il cambio della stagione e dell’armadio per esempio si butta il vecchio. Si cambiano abiti, colori e umori adeguandosi alla nuova stagione che ha tanto da offrire fra sagre ed eventi autunnali. Si vive di più in casa apprezzandone degli aspetti che in estate non cogliamo. Si riprende ciò che si è interrotto precedentemente.
Quanto alla fine dell’anno dico che sicuramente mi lascerò alle spalle un anno complesso ma che mi ha riservato anche bei momenti e sorprese, viaggi, vecchi amici ritrovati, nuovi amici, nuove collaborazioni come con la vostra bellissima rivista.
Intanto l’anno prossimo inizio con un’ agenda dove riempirò ogni spazio bianco. Voglio sentirmi a colori e non rendere tutti i giorni uguali. Comincerò con portare tanta pazienza perché gennaio è un mese che non mi fa impazzire. Un mese che inizia con il proseguo delle festività, poi con la routine quotidiana, bisogna gradualmente riabituarsi. Gli addobbi natalizi vengono riposti, le lucine colorate lasciano posto a spazi incolore, dovrò tenere l’umore alto per gestire un mese così lungo. La nota positiva di gennaio è che le giornate gradualmente torneranno ad allungarsi. Quanto ai miei buoni propositi distribuiti per l’intero anno c’è la lettura anche di quei libri che non sono il mio genere preferito.
La passione per la lettura va di pari passo con la scrittura: scriverò ciò che voglio.
Scioglierò i nodi e oserò dove non l’ho fatto prima: dire quello che non ho voluto dire, fare quello che non ho voluto fare, andare oltre i limiti che mi sono messa. Già quest’anno ne ho abbattuto qualcuno. Mettermi l’elmetto e scendere in campo perché dico no alla passività. L’importante è che la prima parola della lista sia la serenità di cui ogni anno ce ne è sempre più bisogno. Creatività è la seconda, coltivare relazioni con le persone perché viviamo in una società e stare isolati non fa bene.
Da lì in poi ognuno aggiunga i suoi buoni propositi e buon anno a tutti.
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per BookAvenue, Francesca Lombardi