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Scorpione, Giugno 2011
Un mio amico avrebbe voluto scrivere l’atto finale de “Il Capitale” di Marx. Mentre un altro ci credeva davvero che, per il solo fatto di trasferirsi a vivere a New York, avrebbe sfondato nel mondo del cinema e dovuto dire di no, per eccesso di richieste, a Martin Scorzese. Ma con un pizzico di sofferenza e tanta ironia, entrambi gli amici si sono rassegnati a diventare altro, un altro in cui entrambi eccellono (per dovere di completezza, il comunista è diventato neurologo e Di Caprio mancato lavora nell’import/export). E’ quel che dovresti cominciare a fare anche tu, caro amico dello Scorpione, cominciando a convincerti del fatto che è meglio essere bravo nella realtà che una schiappa in un sogno.
Libertà, Jonathan Franzen
A quei tempi Richard era molto più istrionico di quanto sarebbe diventato in seguito, quando capì che non sarebbe mai stato una star e che quindi era meglio essere un’antistar.
Scopione, Maggio 2011
Tra tutti i segni dello zodiaco, sei quello che sa tenere di più i segreti. Per alcuni che reputi importanti, ti faresti tagliare un braccio, piuttosto che raccontarli. Come ti è congeniale, vivi però questa onestà fino alle sue conseguenze ossessive e maniacali. Come ne esci? Raccontando per primo tu qualche tuo segreto, aprendoti al piacere del disvelamento di ciò che non hai mai detto di te e che chi ti circonda forse avrebbe piacere a sapere. Raccontare i segreti è un piacere sublime, a patto di non farsi male. Prendi esempio dalla categoria che cela più segreti di tutti, quella dei cuochi. Se parlano loro…
I segreti della cucina italiana - Ricette e invenzioni di un cuoco rivoluzionario, Antonello Colonna
Fu proprio davanti al mio sformatino di verza con caciotta e veli di guanciale, servito durante un pranzo tra i cui ospiti fi gurava Tinto Brass, che questi esclamò: “Caro chef, lei ha seviziato la mia ingordigia”.
SFORMATINO DI VERZA E PATATE CON CACIOTTINA FRESCA E LARDO
I N G R E D I E N T I P E R 4 P E R S O N E
verza > 400 gr
caciottina fresca > 100 gr
patate > 100 gr
lardo rosa > 4 fettine sottili
aglio > 1 spicchio
peperoncino > qb
olio extravergine di oliva
sale > qb
maggiorana > 1 rametto
P R E PA R A Z I O N E
Lavare la verza e le patate pelate, mondarle e tagliarle alla julienne. Stufare poi i filetti così ottenuti a fuoco medio con l’aglio, il peperoncino, l’olio e sale. Procedere con la cottura fino a quando sia le patate sia la verza non saranno abbastanza morbide da essere schiacciate con una forchetta. A questo punto, regolare di sale e di peperoncino e togliere dal fuoco. Utilizzando due cucchiai, comporre delle forme sferiche da adagiare una per ogni piatto. Grattugiarvi sopra la caciottina fresca e poi disporre su ogni porzione una fettina di lardo rosa. Guarnire con un fi lo d’olio extravergine di oliva e con le foglie di maggiorana.
Scorpione, Aprile 2011
Scorpione, con te non badiamo a spese: per questa primavera tardiva ed euforica, appena dietro l’angolo dell’ora legale, le stelle vogliono regalarti in un libro solo tutto quel che, a indagare le congiunture astrali e a guardarti in faccia, è evidente che ti manca. E allora preparati a bere questa miscela esplosiva ed energizzante a base di: suspence (per vincere la pigrizia di questi giorni); colpi di scena (per risvegliare il torpore, che è pure mentale); 3) risate (che non bastano e guastano mai). Entonces, para ti:
Tua, Claudia Piñeiro
Aprii l’armadio e cercai qualcosa da mettermi. Dovevo essere perfetta ma senza attirare l’attenzione, non dimentichiamo che c’era di mezzo un cadavere. Non trovavo niente di adatto. In un certo senso era un’occasione speciale. Una non può presentarsi nell’ufficio del marito in jeans e scarpe da ginnastica.
Scorpione, Marzo 2011
Ami leggere e ami scrivere. Appunti, annotazioni, pensieri, persino la lista della spesa la butti già con una certa attenzione. Ami il mondo che produci attraverso le parole e ne sei geloso fino all’ossessione, come un dono naturale che non vada sciupato né dato in pasto al mondo. Le stelle capiscono, ma ti consigliano anche di imparare a scrivere: la teoria non sporcherà le tue inclinazioni personali, il tuo stile non sarà compromesso, ma ti regalerà un dono prezioso chiamato competenza. Ciò che dovresti quanto meno sfogliare è:
Consigli a un giovane scrittore, Vincenzo Cerami
Un aspirante scrittore, leggendo un libro ‘in terza’, dovrebbe provare a capire se si trova o no davanti a un testo scritto in libero indiretto. È un esercizio che lo abita a leggere libri e film con occhi diversi, da artigiano della scrittura (…). Ad esempio ci accorgiamo che un colpo di scena, cioè il ribaltamento repentino di una vicenda, si può ottenere passando bruscamente alla terza persona pura in un racconto che fino a quel punto si presentava in libero indiretto. Lo scrittore, infatti, non abbandonando mai il protagonista, ha fatto credere che quanto fin lì accaduto è la realtà delle cose. D’improvviso egli, ‘staccandosi’ dal protagonista e andando a ‘vedere’ obiettivamente la realtà dei fatti, rivela un’altra realtà, del tutto inaspettata, quella autentica.
Scorpione, Febbraio 2011
Non negarlo, Scorpione, hai una passione per i polpettoni. Storie lunghe, storie di storia possibilmente, trame intricate che solo procurandoti una leggera sofferenza ti danno l’idea di star leggendo un libro. Ma le ossessioni, oltre che assecondate, vanno anche alternate con i loro opposti. Non certo per guarirle, ma solo per tornare ad esse con maggiore vigore e senza la stanchezza dell’abitudine. Durante questa convalescenza, le stelle ti consigliano una raccolta di racconti brevissimi, degli haiku all’italiana che ti faranno bene come un’aspirina:
L’invasione degli ultracorti, A.A.V.V.
I vecchi tempi, di Andrea Viscusi
Quella mattina, quando rientrai a casa appena dopo il tramonto, percepii un’atmosfera tesa. Mio figlio era in vena di ramanzine. «Ah, quand’ero vecchio io…» cominciò, parlando con l’indice sollevato.
Scorpione, Gennaio 2011
Buon anno, Scorpione! Vai avanti per la strada intrapresa già nel 2010 perché si tratta di quella giusta. Sei stato molto attento ai segnali, hai tenuto in gran conto i tuoi sogni e soprattutto hai visto che le coincidenze ci sono, il caso esiste, ma le coincidenze sono tali anche perché si è pronti a notarle. Procedendo in negativo, hai cominciato a vedere ciò che in positivo sei e vorresti diventare. Continua così!
La strada, Cormac McCarthy
Ricordati che le cose che ti entrano in testa poi ci restano per sempre, gli disse. Forse dovresti rifletterci. Però certe cose uno se le dimentica, no? Sì. Ci dimentichiamo le cose che vorremmo ricordare e ricordiamo quelle che vorremmo dimenticare.
Scorpione, Dicembre 2010
1) Non dire bugie; 2) non essere insicuro; 3) non mettere in piedi strategie se senti che non puoi gestirle; 4) abbandonati alle prime impressioni, soprattutto se seguite da secondi ragionamenti; 5) fai progetti anche se irrealizzabili, tanto sono gratis; 6) ama l’amore, come in fondo lo ama anche
Erfraim Medina Reyes in C'era una volta l'amore ma ho dovuto ammazzarlo
Non dico che sono cattivo però dico: stai all’occhio. Appartengo a una razza indomita, che si muove in fretta, quel tipo di persone che si lasciano dietro una scia d’ansia. Ho smesso di dire bugie perché ho perduto l’immaginazione ma non c’è nulla di affidabile nelle mie verità. Apro gli occhi e guardo il soffitto. Questo mi fa venire voglia di pensare. Me ne sto sdraiato a pensare per ore. Non è sempre stato così. Come Sid e Nancy, anch’io ho cercato di arrivare in tempo per la cena ma i cartelloni pubblicitari e i segnali stradali mi hanno guastato il sangue. La mamma veniva tutte le sere a vedere se dormivo: prima mi toglieva il libro dalle mani, poi mi rimboccava le coperte, mi benediceva due volte, spegneva la luce e se ne andava senza far rumore. Come Sid e Nancy, anch’io ho visto forme nelle nuvole e non sempre erano piacevoli. Come loro, mi sono sorbito sfilate di professori del cazzo e bande militari mentre dal fondo lanciavano sputi feroci e raffiche di peti. Allora sono saltato dalla finestra e ho pigiato sull’acceleratore, sono entrato in contatto con i prati e le libellule, e a un certo punto non c’erano più prati ma un promettente tic-tac, un brusco accenno di musica e altri che come me cercavano il brivido.
Scorpione, Agosto 2010
Agosto/leggerezza a più non posso. Sei pronto a rilassarti? Via! Molla i mattoni che generalmente ti porti in viaggio e scarica le tensioni con un libro leggero, che ti diverta, che ti faccia ridere, che la sera ti faccia addormentare in mezzo a una nuvola di pensieri vaporosi. Se non l’hai ancora letto, ti consiglio “Patty Diphusa”, di Almodovar: scoprirai che lo stile del Pedro scrittore e regista è unico, ma diverso il piacere di seguirlo.
Patty Diphusa e altre storia, Pedro Almodovar
La moda e la vita degli anni Novanta saranno contrassegnati dai problemi di traffico di droga, del traffico di raccomandazioni e soprattutto del traffico automobilistico. Di fronte all’impossibilità di muoversi, l’essere umano sarà condannato a rimanere in casa e a fare tutto da sé, dall’abito per una festa all’arredamento della propria villa.
Scorpione, luglio 2010
Certe volte riesci ad avere una faccia di bronzo veramente impressionante. E mai come in questo periodo la diplomazia ti sta obbligando a fare salti mortali troppo grossi: quel che rischi è che gli altri tendano a non considerarti un punto di riferimento affidabile (caratteristica che invece ti appartiene). Leggi allora “La storia delle mutande” e torna alle origini, quando vigeva il perizoma (il primo indumento a essere indossato nell’antica Roma), torna soprattutto ad essere quel che sei, perché chi ti sta intorno ti chiede solo questo.
La storia delle mutande, Luciano Spadanuda
Biancheria intima ed effluvi odorosi formano un binomio inscindibile. Esiste al proposito anche una ricca casistica del passato quando la scarsa igiene, e la moda, dovevano aver giocato un ruolo fondamentale. E’ famoso l’aneddoto di Enrico III. Il sovrano francese restò legato per tutta la vita a Marie de Clèves, innamoratosi di lei dopo aver respirato, in un gabinetto di toilette dove si era cambiata, l’odore della sua camicia sudata. Persino Goethe confessa di aver rubato alla signora Von Stein uno dei suoi corsetti per poterlo ammirare e annusare a suo piacimento.