Se ne sentiva la mancanza, di una guida personalizzata su Parigi. Perché Parigi, ancora più di New York, si presta a essere una città che ciascuno può far sua, a patto che se ne svelino i segreti. E questi misteri non sono mai sempre gli stessi: variano a seconda di chi li scopra e poi sveli al grande pubblico.
Si va dai segreti dotti di Corrado Augias alle chicche women friendly di Ines de la Fressange (autrice di “La Parigina, guida allo chic”), a loro volta costantemente aggiornate da blogger che aprono finestre su itinerari insoliti ed eventi imperdibili, che basta prendere un aereo e ritrovarsi giusto in tempo al vernissage per la retrospettiva di Jeanne Lanvin al Palais Galliera.

A Parigi si è subito assorbiti da un trambusto di folle indaffarate, di colori altisonanti e neon radiosi. Si passa dalle insegne verdi delle farmacie alle carote rosse dei tabaccai fino all’abbagliante scintillio luminoso. “Paris n’est pas une ville, c’est un pays”, scriveva Francesco I a Carlo V, e infatti Parigi è un mondo sfaccettato e vario che offre immagini di regola inconsuete, straordinarie. Un po’ come essere a Natale in piena estate…
La sequenza tocca lo stomaco. I due terroristi escono dall’auto che hanno rubato poco prima e kalashnikov al braccio, sparano ad altezza uomo contro un poliziotto di strada che cade a terra colpito. Urla dal dolore mentre i due incappucciati e vestiti di nero si avvicinano. Uno dei due gli passa accanto e con naturale freddezza lo finisce sparandogli alla testa.