Non ho più la macchinetta e sto andando al corso di recupero. Passo e ripasso la lingua sui denti. Non mi capacito di trovarli liberi dal ferro. Mi viene la contentezza. Lo so, è un sentimento inadatto alle circostanze: ci sono le pesti che vorranno sapere e che mi offenderanno ancora con le mani e con le parole. C’è il mondo che mi vuole cambiare. Ci sono gli accidenti di famiglia che non mancano mai.
Come può essere d’aiuto un graphic novel alla reatà? Come possono le parole e i disegni come questi aiutare qualcuno a uscire dal bullismo?
È questa la domanda che mi fa mulinello dentro da qualche giorno. Non è mia. L’ha pronunciata una ragazza di scuola media alla presentazione di questo splendido graphic novel a Più Libri più Liberi, fiera della piccola e media editoria, in corso a Roma in questi giorni.
Si perchè Maddalena, la protagonista di questa storia, è una sfigata, e pure di carta, nata dall’incontro di due pensieri immaginifici profondi, quello di Patrizia Rinaldi, l’autrice del testo, e quello di Marta Baroni, l’illustratrice.
Maddalena però, anche se solo di carta, non vuole arrendersi alla logica comune del buon senso e del mondo, che comanderebbe di usare “praticità di copia” per i compiti in classe, e di fuggire, o, peggio ancora, obbedire a testa bassa al gruppetto delle bulle della sua scuola, Roberta, Maurizia, Giovanna e Zago, che, facendo teatro della loro arroganza, spadroneggiano per il controllo dei maschi da loro prescelti, senza che questi nemmeno partecipino. Come nel caso di Alessandro, il ragazzo su cui Zago ha messo gli occhi, e che però si da il caso non vuole affatto sentirsi “roba sua”.
Ma se facile può essere scegliere di non copiare, altra cosa invece è dire di no apertamente a Zago, la capobanda delle bulle. Così, sotto scorta di umiliazioni, Maddalena si vede costretta a controllare Alessandro per conto di Zago durante il corso di recupero di latino, cui anche lei dovrà partecipare, insieme al suo fidato amico Giorgio.
Ma spesso non tutti i mali vengono per nuocere. E Maddalena, nonostante la paura le allaghi il cuore e le avveleni i sogni, riesce a vedere il bello anche nel poco, perchè, grazie al corso di recupero, avrà l’occasione per trascorrere del tempo con Alessandro. Si perchè oltre ad essere la sfigata delle situazione, non può impedire al suo cuore di battere, proprio per Alessandro, che dovrebbe essere “roba” di Zago.
E poi il corso di recupero lo tiene il prof. Rigilli, lui pure un pò sfigato, uno che dà del Lei perchè “non sa se è ancora capace di dare altro”, uno che parla con una lettera, che dovrebbe servirgli a chiedere un anno di aspettativa dal momento che “la variabile dell’amore per il lavoro che faccio ha conosciuto oltraggi”, un professore che tuttavia sa ritrovare proprio negli occhi di questi ragazzi che non si assueffanno all’indifferenza e alla banalità, le ragioni della sua passione.
Ed è così che spesso accadono magie quando nemmeno osiamo immaginarle: a fine corso infatti Maddalena e Alessandro si ritrovano a mangiare insieme un panino, a disvelarsi, tra silenzi incantati di lui e turbinii di parole di lei, fino a incontrarsi in un bacio, cui Maddalena fa fatica a credere.
Ma ora come potrà fingere e difendersi da Zago? Cosa le dirà negli spogliatoi quando dovrà farle rapporto? La tensione cresce, il pericolo si avvicina. E più si avvicina più Maddalena sente in sè la possibilità di provare a resistere, “la risorsa è pensare a questi giorni, alle telefonate, al ridere, ai baci. Non è stata un’uscita e basta per Alessandro: vuole stare con me. Ammazzami pure cara peste…”
E allora Maddalena sceglie la via delle parole per opporsi a Zago, per metterla in ridicolo di fronte alle altre, per difendere i suoi sentimenti, dimostrando che sì certo le botte fanno male, ma la voce e il pensiero sono spesso armi più efficaci per resistere e opporsi. Maddalena resiste e vince, ce la fa, nonostante la paura, con un dente rotto e una convocazione dal preside. Ma resiste e vince.
Questa è la risposta dell’autrice, Patrizia Rinaldi, alla domanda iniziale: “io non sono potente, però credo che se una persona ha voglia di narrare, allora vuole anche risolvere, perchè ciò che mi sta antipatico è il silenzio, e con le parole posso dare una carezza a chi non sta vincendo.”
Un graphic novel davvero importante questo, sul bullismo, tradizionalmente associato al genere maschile, ma che in realtà in questi ultimi anni è diventato fenomeno di violenza trasversale. Un libro che, pur narrando la storia in prima persona, offre molteplici punti di vista: quello della madre di Maddalena, che stigmatizza i comportamenti della figlia che studia così tanto per farsi dare addirittura il corso di recupero, invece che copiare ai compiti; quello del prof. Rigilli, che crede ancora nel potere creativo della parola, ma che viene invece emarginato e addirittura punito per non essersi voltato dall’altra parte in un precedente caso di bullismo; quello dei genitori dei bulli, spesso incapaci per volontà, di vedere il danno dei propri figli e pronti solo a difendere ad oltranza, senza alcuna sosta di domanda; e infine quello dei ragazzi che a volte, anche nella paura e spesso nell’isolamento, sanno trovare la strada, riescono a uscire dal silenzio, che come una gabbia li irretisce e li circonda, scoprendo che il primo passo è pronunciare a se stessi, prima che ai violenti, una sola sillaba: no!
Un graphic novel potente sia nell’uso del linguaggio che non indulge a facile banalizzazioni, strizzando l’occhio ai giovani lettori, ma utilizza immagini di parole costruite per sinestesia; sia nell’uso del linguaggio visivo che usa un tratto essenziale, deciso, in bianco e nero, che ritaglie le figure dallo sfondo dando loro profondità e pienezza, che sa, nella composizione figurativa, usare le immagini per ridicolizzare, emarginare anche graficamente il comportamento dei bulli e che in alcune pagine a tutto campo sa tessere un equilibrio intenso e delicato tra dentro e fuori, tra paura e vita. Il libro utilizza inoltre un font ad alta leggibilità per chi ha difficoltà di lettura o problemi di dislessia.
Un graphic novel per tutti, ragazze/i e adulti, perchè libri così sono ponti che si costruiscono oltre il muro del silenzio.
Informazioni tecniche
Titolo: Adesso scappa
Autore: Patrizia Rinaldi
Illustratrice: Marta Baroni
Editore: Sinnos
Codice: EAN 9-788876-092763
Formato: 29×21 cm
Pagine: 63
Prezzo indicativo: € 10 cartaceo
Età di Lettura: (+11)