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Gli orli hanno la luce di settembre

pierluigi cappello ©marcocrestani

L’ultima tappa del Cammino Celeste parte da Valbruna fino alla meta del Santuario sul Monte Lussari, è lunga una dozzina di chilometri. Marco Crestani si fa strada da Camporosso, da dove parte la vecchia strada dei pellegrini che porta a quota 1766 metri, dov’è collocato il Santuario Mariano. Costruito nello XIV sec., fu ricostruito dallo scempio delle guerre. E’ meta di pellegrinaggi dal Friuli, dall’Austria e dalla Slovenia. Per questo è riconosciuto come Tempio Mariano dei tre popoli.
Questo racconto di cammino si fa testimonianza del poeta friulano Pierluigi Cappello.

Torta Bucbellato ©francescalombardi

Lungo la via Francigena e i suoi sapori

antica via di pellegrinaggio che collega l’Europa nord-occidentale con Roma e, in particolare, il Sud Italia, con un prolungamento verso la Puglia per i porti di imbarco verso la Terrasanta. È nota anche come via Romea o Francisca e rappresenta uno dei percorsi più importanti del pellegrinaggio medievale. Francesca Lombardi riflette l’affermarsi del turismo sostenibile che, nella Via, trova occasioni ulteriori per scoprire luoghi di transito e sapori.

trekking, foto di uomo al tramonto su sentiero di montagna

Perdersi

Fare trekking o semplicemente camminare sui sentieri di montagna in sicurezza è la prima e più importante regola cui attenersi. Nel breve racconto di Michele Genchi troverete alcuni alcuni consigli pratici per prepararsi e affrontare l’imprevisto.

trekking, foto di uomo al tramonto su sentiero di montagna

La difficile arte di riempire uno zaino

Ho percorso cinque volte il Cammino di Santiago per altrettante vie e non smetterò finché le gambe e il fiato me lo permetteranno, la via Francigena (un bel pezzo ma non tutta), la via degli Dei, la Traversata, Trans in gergo, del Lagorai, il Cammino di Francesco, e svariate altre “passeggiate” della durata di un week-end o di qualche giorno dalle Alpi agli Appennini sul Sentiero Italia.

trekking, foto di uomo al tramonto su sentiero di montagna

Wanderlust. Una storia di piedi

Sono certo vi sia capitato chiedervi al termine di una giornata terribile con le gambe doloranti e i piedi a pezzi, come è accaduto di infilarvi in una terribile maratona tra uffici, servizi, cose da fare e comprare senza sosta fino all’ora del rientro.  Come diavolo avete fatto a sopravvivere ai chilometri percorsi quando avreste più comodamente potuto prendere l’auto e stancarvi di meno.
A volte, invece, accade il contrario. Capita, cioè, che vi chiediate cosa state combinando al chiuso dell’auto bloccati nel traffico e perché, ancora, diavolo non siete usciti a piedi magari utilizzando la metropolitana e profittarne per fare due passi.

Voglio volare sulla montagna!

 

La nostra amica Silvia Belcastro ha assistito all’incontro-intervista con il già premiato allo Strega Giovani (e fors’anche prossimamente a quello maggiore) Paolo Cognetti e Mauro Corona, troppo grande per aver ancora bisogno di un cenno biografico. Il vino, diciamolo, ha accompagnato le parole – in specie – di quest’ultimo che, proprio per questo, finisce con l’essere amato. Il racconto della presentazione che segue è molto bello e a tratti divertente ma per poterselo gustare dalla prima all’ultima parola ha bisogno di una decina di minuti, forse qualcuno meno. Staccate la spina e buona lettura! (ndr)