Vi piacciono la favole? Quelle senza principesse, intendo. Vi propongo una favola calcistica.
Ma forse il romanzo di Carr, Come i Wanderers vinsero la coppa d’Inghilterra, è più simile ad un racconto epico o di avventura.
Non un giallo di sicuro, sappiamo già dal titolo come va a finire; sarebbe come dire che l’assassino è il maggiordomo.
Il libro fu scritto alla metà degli anni settanta e, se all’epoca poteva apparire già bizzarro, al giorno d’oggi risulta assolutamente incredibile e impensabile nell’attuale “sistema calcio”; per questo motivo si rivela ancora più stravagante; uno stravagante bello, ironico, divertente e carico di leggerezza.
Il libro è un romanzo di pura invenzione, ma per certi versi premonitore, salvo per il finale. >>
Anno 2000, Francia: Il Calais è una squadra di terza divisione, non è formata da “professionisti”, ma da operai e impiegati; raggiunge la finale della coppa nazionale, ma a Parigi viene sconfitta su rigore al novantesimo; fine della favola.
Invece i nostri (sì, nostri! non si può non tifare per loro) Wanderers vincono anche la finale; ma il divertimento è leggere con quali espedienti questa squadra, formata da personaggi squinternati e da supporters loro pari, scali le vette del calcio britannico.
I Wanderers hanno, oltre a un campo da calcio, se così lo possiamo definire, costruito per mettere in difficoltà l’avversario, un segreto.
Il segreto è costituito dai sette postulati per vincere nel calcio elaborati dal Dottor Kossuth, un esule ungherese che vive nel paesino di Sinderby. Postulati messi in pratica dall’ex stella del calcio inglese Alex Slingsby; ai quali si associano le geniali trovate poste in essere dal consiglio direttivo del Club.
Mi vien da pensare che il Calais non conoscesse i postulati del Dottor Kossuth.
Se siete calciofili, anche solo lievemente, questo libro vi riporterà ad un calcio epico, che forse non è mai esistito, in netto contrasto con quello dei nostri giorni. Diverrete dei calciofili nostalgici.
Per i curiosi, Sinderby esiste e si trova nel North Yorkshire.
E in ogni caso: forza Steeple Sinderby Wanderers!
per BookAvenue, Davide Zotto
*questo articolo è stato pubblicato per la prima volta sul nostro sito il 7 Luglio 2019