Prendete Sunset Park, staccate la copertina (se vi riesce di farlo) e incollate le pagine in coda a Follie di Brooklyn. Lo avete fatto? Bene: andate all’inizio dei due libri, che sono diventati uno solo, e cominciate a leggere.
Mi sembra che Paul Auster abbia voluto scrivere una elegia alla città di NY, dove abita, attraverso due storie verosimilmente uguali sotto il profilo della tensione emotiva, dei luoghi e dei meccanismi psicologici che stanno nella scatola nera dei personaggi.
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La fascetta fa vendere ma distrugge il pianeta.
La logica del supermercato è entrata in libreria pari pari all’idea del sistema di offerta introdotto dalle leggi del marketing. E’ la società dei consumi, bellezza!, direbbe qualcuno. È cosa ormai consueta agli occhi dei lettori trovarne sempre qualcuna sulle novità, per quanto i libri non siano esattamente paragonabili a un dentifricio. Tutto è utile per vendere una copia in più. La domanda è: siamo certi che funzionino? E qual’è il prezzo che il pianeta deve pagare per il sostegno alle vendite dato da questo straordinario – si fa per dire – mezzo di trasporto (del libro alle casse)? La nostra Paola Manduca ha una opinione precisa, e ce la spiega con il suo solito mordente puntiglio.
Una piccola rivoluzione, molto borghese
“Il Giovin Signore si trova ad agire in un contesto e in un tempo nei quali qualcuno si permette di mettere in discussione i privilegi del suo stato e i diritti del suo casato. Educato nella ferma certezza del suo rango, affronta le contestazioni e i nemici con l’assoluta sicurezza del suo buon diritto. Nel nuovo mondo in cui si trova a vivere e ad agire, la sua fermezza inconcussa appare come boria violenta e alterigia irresponsabile. Con l’educazione tardofeudale finisce per essere sfasato rispetto al suo tempo. Ogni questione finisce per sembrargli una questione d’onore. Sembra non aver capito che nell’Ottocento per tutelare efficacemente i propri interessi deve servirsi freddamente di avvocati e tribunali, e non usare in modo sanguigno di bravi e randelli.”
Federico Bozzini, Nobili, borghesi e contadini in un conflitto di paese, Mazziana, Verona, 2016, p. 39.
Il suono della solitudine di Michele Marziani
Il suono della solitudine. Piccole storie da raccontare a te stesso di Michele Marziani si legge in meno di due ore ma contiene una vita intera. Questo piccolo libro infatti è una sorta di manifesto del Marziani-pensiero e della filosofia di vita che lo scrittore ha elaborato nel corso degli anni e con le esperienze che inevitabilmente, per il solo fatto di essere al mondo, ci determinano. Ma il libro, che fa parte della collana Piccola filosofia di viaggio di Ediciclo Editore, è anche una specie di memoir in cui Marziani racconta i momenti salienti della sua biografia, quelli che hanno influenzato le sue scelte di vita, a volte molto drastiche come quella di costruirsi il proprio mondo da sé.
Se si è alla ricerca della felicità, il cambiamento è bene.
ndr. Questo articolo è apparto su questo sito il 12 novembre 2016
«Molte volte la funzione esecutiva della mente è indicata come la chiusura del circolo tra percezione e azione, dal che sembrerebbe ci sia in agenda un unico elemento percettivo, che porta inesorabilmente a un’unica azione; in realtà il compito di collegare la percezione all’azione attraverso la grande mappa ha tutte le caratteristiche di un’impresa improba. Dovrebbe risultare ormai ovvio come il lavoro del gabinetto di guerra della mente non sia mai del tutto compiuto: ben lungi dall’essere statica, la grande mappa è costantemente aggiornata.
Per non dimenticare
Il 27 gennaio si celebra la giornata della memoria 2019 a settantaquattro anni di distanza dall’abbattimento dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz e la seguente liberazione del più grande campo di sterminio voluto dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. L’Italia ha instituito nel 2000 il giorno della memoria, per far si che si possa ricordare per sempre quanto accaduto e a monito che possa ripetersi una catastrofe di questa portata.
Perchè il giorno della Memoria è il 27 gennaio? Cosa significa Shoah? Perchè bisogna ribardirlo?
Piccola guida ai regali di Natale. I libri più letti e quelli consigliati dai lettori di BookAvenue
Regalare un libro non è cosa facile, pensiamo quindi di farvi cosa gradita con due brevi elenchi: quello dei titoli più amati dai lettori di BookAvenue le cui recensioni risultano essere le più lette di quest’anno e, a seguire, un’altrettanto piccola lista della spesa con i nostri consigli per i vostri prossimi acquisti
Le redazioni di BookAvenue e quella dei Piccoli Lettori di BookAvenue Kids vi augurano Buon Natale.
Il cuore inglese sulla graticola della Brexit
Per quanto mi sia fatto tre risate (di cui una grassa), cosa per me rara, non me la sento certo di dire che il libro si possa definire allegro. Non lo è, anzi molte pagine sono impregnate di amarezza, l’amarezza della sconfitta. Non solo l’insuccesso al referendum, ma la sconfitta di un modo di pensare e di un’idea di società. Ma nonostante questo Middle England di Jonathan Coe è decisamente di gradevole lettura e merita di essere letto.
Le mille crisi dell’Italia dei libri. Il rapporto Aie 2018
L’Italia dei libri di fronte alla nuova crisi.
Battuta di arresto, l’ennesima, nell’Italia dei libri assai sensibile ai difficili equilibrismi dell’economia dei consumi e della politica. I primi dieci mesi del 2018 segnalano il brusco arretramento delle vendite; una lenta erosione che ha toccato pressoché tutti i mesi dell’anno giungendo nella prima settimana di novembre a totalizzare un complessivo -0,9% a valore, in base ai dati Nielsen per l’Associazione Italiana Editori, nei canali tradizionali (le librerie fisiche, le librerie online senza Amazon, che si pensi essere la più importante per fatturato, e la grande distribuzione). Il fatturato dei libri nel nostro Paese era cresciuto del 2.8% (il 4.5% con il gigante statunitense) alla fine del 2017 facendo seguito ai precedenti due anni di costante ripresa.