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Bentrovati su Bookavenue

Abbiamo speso tempo e molte energie per offrirvi un nuovo sito che speriamo raccolga il vostro consenso. In questa rinnovata e molto interattiva edizione, che da luogo alle firme che la compongono, abbiamo inserito un po’ di colta leggerezza con la Posta del Cuore, curata da Emma, la libraia del cuore protagonista di “Noi due come un romanzo” alias dell’autrice del libro, Paola Calvetti, che consolerà i malati di affetto con altrettante letture toccasana, e con un esilarante spazio dedicato ai Libri più brutti del mondo secondo la penna davvero urticante -potete crederci- di Paola Manduca, giornalista e accanita lettrice (e curatrice dell’ufficio stampa del sito). Attenti a voi, autori! Sperate di non capitarle a tiro.

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Alberto Bevilacqua nei Meridiani

copertinaE’ uscito il Meridiano di Alberto Bevilacqua. I primi sette romanzi, la scatola nera dell’opera di uno dei più grandi scrittori del nostro tempo.
L’arrivo ai Meridiani è il riconoscimento all’uomo, alla personalità, allo scrittore, alla sua appartenenza alla nostra civiltà culturale il cui lavoro si è espresso sempre in maniera non comune e con grande indipendenza intellettuale. Curato e introdotto da Alberto Bertoni, il Meridiano Bevilacqua «Romanzi» offre anche una cronologia redatta da Antonio Franchini, cronologia che è un vero e proprio racconto di un figlio del secolo. E pochi nostri narratori del Novecento possono, ritengo, ambire a simile sostanza.

Freelander, la “forza epica” di Miljenko Jergović

Miljenko Jergović  Un Nobel preventivo ─ Qualche settimana fa su L’espresso Marco Belpoliti chiudeva così la recensione a Freelander, il romanzo di Miljenko Jergović: “un libro che non si dimentica”. Da un conservatore di memorie come Belpoliti, curatore dell’opera di Primo Levi, quella frase mi ha molto incuriosito. Non era il solito invito alla lettura mascherato da marketta. Era un avvertimento reale, un indice alzato. Immaginavo una trappola costruita sulla bontà del giudizio. Mi sbagliavo. Era solo bravura, dannata bravura, seminata con sapienza lungo 174 pagine.

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Intervista a Paul Auster

foto autorePaul Auster è stato definito “uno dei più grandi romanzieri viventi America” da più di un giornale o rivista letteraria o, comunque la si guardi, da molta parte delle comunità intellettuali esistenti.”
Il suo ultimo romanzo, Invisibile , si apre a New York nel 1967 con il protagonista Adam Walker di 20 anni. Lui è un aspirante poeta e studente della Columbia, che incontra il francese Rudolf Born, un veterano e studioso dei conflitti francesi in Algeria. Quest’ultimo offrirà al giovane la possibilità di fondare una rivista grazie al lascito di una eredità. Il rapporto conseguente porta Walker a Parigi, dove incontra Cecile, uno studiosa ambiziosa e fiorente, in California, dove vive i suoi giorni scrivendo le storie della sua vita.

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Banana Yoshimoto, Delfini

copertinaCome si fa a intitolare un libro Delfini? Scrivendo la parola ‘delfini’ nel testo 12 volte (contate)?
Banana, nel 2004, ci aveva fatto un brutto scherzo. Dopo “Il corpo sa tutto”, aveva annunciato: “non scriverò più, basta, mi ritiro”. E invece, non solo da allora ha sfornato altri sei libri, ma nel frattempo ha anche dichiarato di sentirsi pronta per un Nobel per la letteratura. Lei, la vincitrice di premi del calibro del Umitsubame First Novel Prize (un premio così celebre che non ne esiste nemmeno un sito internet) e del Fendissime under 35 nel 1996 per “Lucertola”, ora vuole puntare in alto. E ci prova con questo ultimo sforzo intitolato “Delfini”, del 2006 ma approdato al mercato italiano solo dal 2010.
Lo si propone come libro più brutto del mondo, e presto capirete il perché.