Pieno di fascino e con un tocco sapiente di stravaganza, “Il viaggio dell’elefante” di Josè Saramago si legge come una favola per adulti, ma come favola non è affatto semplice.
E’ forse il suo libro più ottimista, divertente e magico. Uno scritto sornione, avvincente, una storia di tenero umorismo in cui il lettore si troverà piacevolmente invischiato.
Messo su carta verso la fine della sua vita, “Il viaggio dell’elefante” è un racconto di amicizia e avventura dalla prosa incantevole ricco di ironia e di empatia.
Nasce dall’intenso amore di Saramago per il nonno materno, Jerónimo, un guardiano di porci analfabeta che lo ha introdotto alla magica arte della narrazione.


L’11 Ottobre, nella sua casa di Washington, è venuta a mancare Carla Cohen, classe 1936.
“ Chi non viaggia non può conoscere nulla – dice sempre il mio papà”.


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Una notte d’inverno, verso Natale, in una Milano fredda e frettolosa, una piccola mendicante di 7 anni, Lavinia, sola di fronte ad un modo di grandi, arroganti e indifferenti, sta per morire di freddo e di stenti …