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L’ultima volta che siamo stati bambini

foto e rielaborazione di ©marinaandruccioli

‘L’ultima volta che siamo stati bambini’ è un libro che Marina Andruccioli consiglia caldamente di leggere, abbastanza sicura che anche voi, come lei, vi innamorerete di questa storia dal valore profondamente attuale considerate le molte guerre in atto, senza dimenticare cosa sia stato il fascismo e dove ha condotto l’Italia dal ventennio fino all’immediato dopoguerra. Domandiamoci cosa significhi essere bambini al centro di una guerra, qualsiasi essa sia.

copertina Munro, danza ombe felici (part.)

Danza delle ombre felici

I quindici racconti di Danza delle ombre felici sono la prima raccolta di racconti di Alice Munro uscita nel 1968.
La scrittura della Munro sorprende ogni volta per il modo in cui riesce a imporsi con disinvoltura. Il suo tocco delicato porta con sé una sorta di libertà gioiosa, garbata, ma anche qualcosa che mai avremmo ritenuto possibile. Marco Crestani, puntuale e garbato, nelle Letture.

Oscura e celeste zodiaco rielab. di ©marinaandruccioli

Oscura e celeste

Si parla di cielo e di terra. Di come guardiamo l’alto restando ben piantati dalla gravità. E mentre osserviamo lo zodiaco, riflettiamo sulle cose del nostro piccolo mondo. Si sa, Marina Andruccioli parla di libri volando alto sulle nostre coscienze anche quando racconta di una storia del Seicento, quella di Marco Malvaldi, con Galileo alle prese con uno oscuro delitto in un monastero.

fori roma ©marinaandruccioli

Il cuore nascosto

La protagonista eredita la casa della zia anticonformista in una Roma lontana e sconosciuta e si chiede cosa ci sia di tanto segreto dietro una porta chiusa da anni? Marina Andruccioli sembra chiedere la stessa cosa a ognuno di noi. Cosa c’è dietro le nostre porte chiuse da anni? Le nostre passioni nascoste, i nostri amici, i nostri amori, le nostre decisioni mancate? Come per la protagonista, aprire quelle porte disvela il nostro destino.

teddy, di ©marinaandruccioli

Teddy

Un thriller che sconfina nel paranormale e che, grazie alla forza espressiva delle illustrazioni, sorprende in un inquietante crescendo, fino all’imprevedibile colpo di scena finale. Marina Andruccioli rivela la sua passione per l’horror. I brividi sono a portata di click.

Vardø. Dopo la tempesta

1617, Norvegia nordorientale. In una funesta vigilia di Natale, il mare a Vardø si è improvvisamente sollevato e una folgore livida ha sferzato il cielo. Quando la tempesta si è acquietata in uno schiocco di dita, così com’era arrivata, le donne si sono raccolte a riva per scrutare l’orizzonte. Degli uomini usciti in barca non vi era, però, nessun segno.
Alle donne di Vardønon resta dunque che un solo compito: mettere a tacere il dolore e cercare di sopravvivere.
Carla Casazza fa cronaca di una lettura, parole sue, “commovente e realistica che non si dimentica facilmente”. Noi le crediamo da sempre.

il sole dei morenti ©marinaandruccioli

Il sole dei morenti

Il Sole dei morenti è l’ultimo libro di Jean-Claude Izzo prima della sua prematura scomparsa. Il libro sembra essere il suo testamento contro il dolore e la sofferenza dell’umanita messa al margine delle nostre vite messe al sicuro dai consumi quotidiani. Marina Andruccioli si lascia violare nell’intimo dalla lettura del grande autore, restituendoci ancora una volta un ritratto di se. Noi, per questo, l’amiamo già da un po’.

tombino ©marinaandruccioli

La casa dei Gunner

Immaginate una foto a bianco e nero. Immaginate una periferia di una grande città americana. Immaginate gli anni Cinquanta. Immaginate sei ragazzi, spalla a spalla, che guardano l’obiettivo della fotocamera. Eccoli qui, Alice, Jimmy, Lynn, Mikey, Sam e Sally e una promessa di fratellanza eterna pronta a spezzarsi per la sua fragilità. Un racconto che ha tenuto ostaggio Marina Andruccioli e che promette di fare lo stesso con noi. Come solo le storie di amicizia sanno fare, dopotutto.