Gli addetti ai lavori se lo sussurravano tra loro: «Il Cento è sempre più basso». Il concetto non è difficile da capire. Prendiamo la classifica dei libri più venduti, assegniamo il massimo valore percentuale al best seller del momento e tutti gli altri si assesteranno di conseguenza. Bene, il punto è che per ottenere la quotazione più alta, da qualche tempo in qua, è sufficiente un numero di copie pur sempre ragguardevole, ma comunque ridotto rispetto a quanto accadeva in passato. Segno che si comprano meno libri o, per essere più precisi, che per i libri si è meno disposti a spendere, come dimostra il recente successo di titoli il cui prezzo di copertina sfiora, senza superarla, la fatidica soglia dei 10 euro. Poteva sembrare un’impressione, forse addirittura un luogo comune. Ora, però, i dati della Rapporto Nielsen commissionato dal «Centro per il libro e la lettura» cancellano ogni dubbio: la flessione c’è ed è misurabile in un dato che appare clamoroso. Nell’ultimo quadrimestre del 2011, infatti, le vendite in libreria sono crollate del 20% rispetto all’anno precedente. Comprare si compra poco, insomma, e regalare si regala meno, perfino a Natale. Ma l’onda della crisi, a quanto pare, è tutt’altro che esaurita, come lascerebbero intuire i dati – per ora non ufficiali – relativi a questo esordio del 2012.