Decretati i cinque finalisti del premio Campiello dalla Giuria dei Letterati: Ernesto Ferrero con ‘Disegnare il vento’ (Einaudi) che ha incassato nove voti posizionandosi così sul primo gradino del podio. Giuseppe Lupo con ‘L’ultima sposa di Palmira’ (Marsilio) al secondo posto con otto voti, seguito da ‘Se tu fossi qui’ di Maria Pia Ammirati (Cairo Editore). Quarta Federica Manzon con ‘Di fama e di sventura’ (Mondadori) e quinto Andrea Molesini con ‘Non tutti i bastardi sono di Vienna’ (Sellerio), entrambi passati con sei voti.
La Giuria dei Letterati, presieduta quest’anno dal segretario generale del ministero per i Beni Culturali Roberto Cecchi, ha concentrato l’attenzione per la scelta dei finalisti e per l’assegnazione del Premio Campiello Opera Prima su una rosa di 52 libri, tra i 180 romanzi pervenuti alla segreteria del Premio (di cui 73 opere di scrittori esordienti).
Allineato fin da subito il giudizio della Giuria tanto che ci sono volute solo due votazioni per arrivare alla scelta della cinquina finalista.
Al libro di esordio di Viola Di Grado ‘Settanta acrilico trenta lana’ (edizioni E/o) la Giuria dei Letterati ha deciso di assegnare il riconoscimento Premio Campiello Opera Prima, con la seguente motivazione: “Si impone subito per l’invenzione linguistica, spinta fino alla visionarietà. L’ambientazione in un quartiere periferico di Leeds, perennemente e tristemente invernale, tra personaggi tutti al limite della normalità, giustifica l’oltranza linguistica. Si capisce che il romanzo è di una spiccata originalità ed è contemporaneamente racconto di una non comune crudeltà. Per essere l’opera prima di una giovanissima scrittrice il romanzo è di grande maturità sia per struttura che per costruzione linguistica”.
La scelta del vincitore spetta ora alla Giuria dei Trecento lettori, i cui nomi si conosceranno solo sabato 3 settembre, data della Cerimonia di premiazione del Premio Campiello.