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L’Europa a due marce nella vendita dei libri

Una importante analisi sulla situazione delle vendite dei libri nel vecchio continente, è stata pubblicata da A.Lolli per il Giornale della libreria. Mentre in alcuni Paesi – compreso il nostro –  i segnali di ripresa si sono fatti registrare con forza (v.la ricerca di Peresson, anticipata sulle nostre pagine), non succede lo stesso per alcuni altri importanti Paesi di lingua tedesca.

Il mercato del libro tedesco ha registrato nel 2015 una sensibile riduzione del fatturato rispetto al 2014. Secondo i dati rilevati da Gfk Entertainment per conto della Börsenverein des Deutschen Buchhandels, l’Associazione degli editori e dei librai tedeschi, infatti il calo nel giro d’affari è risultato pari a -1,7%. Anche negli altri due Paesi con popolazione a maggioranza di lingua tedesca – Austria e Svizzera – sono state rilevate diminuzioni nel 2015. Per il Paese elvetico il calo è addirittura pari a -5,7%.

 

Agli italiani (ri)piace leggere

a cura di Giovanni Peresson per il Giornale della libreria

Nel 2015 la lettura in Italia è tornata, dopo due anni, a crescere. L’indagine Istat indica un ritorno al segno positivo nella lettura di libri di carta rispetto al 2014.

E la lettura degli e-book? Può sembrare paradossale, ma nel 2015 avviene l’inimmaginabile. I lettori di e-book diminuiscono, anche se il mercato è cresciuto raggiungendo quasi il 5% di quello della varia.

Nel 2015 i lettori di e-book (facendo riferimento agli ultimi tre mesi) sono scesi a 4,687 milioni: l’8,2% della popolazione italiana con più di 6 anni di età; oppure – a seconda di come li si conta – il 14,1% di coloro che hanno usato Internet negli ultimi tre mesi.

Alice Munro, signora del gotico in Amica della mia giovinezza

C’era una volta una bambina che ascoltò una storia. La storia si intitolava La Sirenetta ed era così triste che la bambina decise di riscriverla. La bambina cominciò ad andare a scuola e la scuola era lontana. Dovendo fare ogni giorno una lunga camminata, si mise a inventare storie per passarsi il tempo. Finché nel 2013 – aveva ormai 82 anni – la bambina ricevette il Premio Nobel per la Letteratura con questa motivazione: “Maestra del racconto contemporaneo”.

yeonmi park foto autore stefan ruiz

Nord Corea. Fame e morte nel racconto di Yeonmi Park

Yeonmi Park è nata in Corea del Nord sotto il governo di Kim Jong Il, il “nostro Grande Leader”, come si usava chiamarlo da quelle parti. Nel suo libro, racconta la storia di come lei e la sua famiglia fuggirono dal loro paese corrotto, per trovare un posto tranquillo abbastanza per vivere. Mai prima d’ora qualcuno aveva rivelato i dettagli più devastanti della società repressiva nordcoreana e l’enorme prezzo che ha pagato la sua famiglia per scappare da un paese brutale e quasi medievale.

Jonathan Littell, Taccuino siriano

L’effetto straordinario, inteso come non ordinario, della letteratura è quando le pagine scritte regalano a chi legge la visione del mondo e della realtà come nessuna altra immagine riesce a fare. In questo senso, capita il privilegio di imbattermi in libri memorabili – intesi come portati a memoria, indimenticabili; verso ognuno di questi libri, rimane la gratitudine di lettore per aver aggiunto sapere al sapere.
Non a caso il miglior libro che ho letto lo scorso anno è stato quello di Aatish Tasser, Straniero alla mia storia., la descrizione di un viaggio semiclandestino alla ricerca delle propri radici culturali in Pakistan attraverso il Medio Oriente. Tasser ha regalato al mondo, con il suo “taccuino” di viaggio,  cronaca e visione dell’Islam inconsueti, molto intime. Per la cronaca: non fui d’accordo con quello che aveva scritto a proposito della Siria: la storia gli ha dato ragione a ben vedere quel accade oggi in quel martoriato Paese. E’ la missione di chi raccoglie le immagini in presa diretta con gli avvenimenti che li scatenano e descriverli in modo da offrirle ai lettor,i aiutandoli a farsi un’idea del divenire.

Podcast. Il paradiso è un posto dove non succede nulla. David Byrne

David Byrne è un grandissimo artista che non riesco a definire “solo” rock; nella sua musica c’è qualcosa che la rende davvero molto, molto speciale.
L’articolo di giro è anche l’annuncio di un grande concerto che il nostro beniamino terrà a Roma il prossimo anno. Il mio due di coppia è stato ed è un fan dei Talking Heads; l’appuntamento con David Byrne è dunque imperdibile; qui è con il gruppo di St.Vincent, al secolo Annie Clark con la quale, credo, faccia pure coppia.