Il primo incontro tra un professore e la sua giovane ex-allieva in un ristorante sancisce l’inizio di un rituale che durerà settimane. Le settimane si trasformeranno in mesi e i mesi in anni.
Una scoperta scandita da tazze di sakè, zuppe, alghe e pesce, dall’atmosfera vellutata di Tokyo, che muta stagione sotto gli occhi schivi del professore e sotto la pelle ancora giovane della sua ex-allieva. I piatti della delicata cucina giapponese accompagnano gli incontri mai programmati, ma non per questo meno frequenti, di due persone così diverse eppure simili nella quiete accettazione della propria solitudine, seve a chiarire dubbi e fraintendimenti.
Una melodia leggera, un equilibrio perfetto, una scrittura ricca di quell’elegante sensibilità tutta giapponese capace di catturare in pieno la dolcezza della vita prima che sfugga.
Bellissimo.
Hiromi Kawakami, La cartella del professore
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