«Quando Eddie Dickens aveva undici anni, entrambi i suoi genitori si presero una brutta malattia che li fece diventare gialli, un po’ stropicciati ai bordi e li fece puzzare di vecchie borse per l’acqua calda…»(pag.7)
Così inizia, un altro magnifico libro da aggiungere allo scaffale della vostra biblioteca e proporre ai bambini anche in occasione della la festa delle zucche.
Si tratta della trilogia di Eddie Dickens scritta da Philihp Ardagh; io vi presenterò il primo dei tre libri: ”Villa Sventura”.
Il racconto si snoda in una serie di episodi (non ci sono capitoli) anarchici e spiritosi, ambientati ai tempi in cui i poliziotti metropolitani erano lunghi e stretti, vestivano con uniformi rigide e attillate e in testa portavano un altissimo cappello nero; tempi in cui maglietta e mutandoni erano considerati parti del proprio corpo al pari di unghie e cappelli e togliersi tali indumenti era considerato un “deliquo”.
Di termini raffinati e forbiti come: cadere in deliquo, colore circospetto, uggioso … il libro è colmo come le uvette sul panettone di Natale ma sapientemente sparse, al momento giusto, su appetitose descrizioni e caratterizzazioni che rendono la narrazione unica e con effetti a dir poco esilaranti… ( segue)
Eddie Dickens, già il cognome richiama gli sfortunati protagonisti del grande romanziere inglese, è un piccolo gentlemen compito che si vede dato in consegna a dei lontani prozii: Matto Zio Jack e l’ancor più matta Zia Maud, per evitare il contagio della stravagante malattia che colpisce i genitori. Fin qui niente di così strano se non fosse che la Famiglia Adams al confronto di quella di Eddie Dickens sembra uscire da un educandato all’acqua di rose … Basti pensare che Zia Maud ha come animale da compagnia un ermellino impagliato con cui intavola lunghissime conversazioni e Matto zio Jack, prima della partenza per Villa Sventura, la loro dimora, si lega sul tetto della carrozza assieme ai bagagli, peccato però che alla carrozza manchi il cavallo: “Non c’è il cavallo” gridò Eddie “Non essere così pignolo” replicò la prozia…(pag.18)
E così, tra un susseguirsi di colpi di scena e avventure strampalate Eddie, nonostante i genitori guariscano dall’eccentrica malattia, viene scambiato per un orfano e finisce alla: “Casa di Sant’Orrido per Orfani Riconoscenti”, nota a tutti per le crudeltà, gli stenti e le sofferenze inflitte dalla Signora Crudelpugno, direttrice del orfanotrofio.
Ma Eddie non è un bambino qualsiasi e nonostante nessuno mai si ricordi come si chiama, perfino i genitori lo nominano a volte Jonathan a volte Simon, Edmund Dickens, conosce bene il suo coraggio e soprattutto non è indebolito da anni di pessimo cibo, duro lavoro e nessuna speranza come gli altri bambini e bambine di S.Orrido. Ed è così che: “Senza un attimo di esitazione, Eddie, afferrò con entrambe le mani IL BUON LIBRO, lo sollevò in alto e lo sbatté sulla testa della signora Crudelpugno. Un’espressione di stupore passò sulla faccia dell’enorme donnona, prima che crollasse svenuta a terra e sopra il ratto sbigottito…”(pag.104)
Non vi racconterò come va a finire, anche se lo lascio ben intuire ma vi dirò solo che grazie ai cetrioli che crescono a S. Orrido, duri come la pietra e una geniale idea di Eddie Dickens, gli orfani diventeranno davvero “riconoscenti”.
Le illustrazioni, piacevoli e numerose, sono di David Roberts insignito di molti premi per delineare con semplici tratti in bianco e nero personaggi magistrali.
Avvertenze: consigliato a qualsiasi bimbo spaventevole, l’unico effetto collaterale oltre ad un’infusione di coraggio saranno i crampi dal ridere.
L’AUTORE
Alto più di due metri, con la barba cespugliosa, Philihp Ardagh non è solo molto alto e molto barbuto, ma ha anche scritto più di cinquanta libri per bambini di tutte le età; beninteso, niente che sia proprio come Villa Sventura… fino ad ora. Attualmente fa lo scrittore a tempo pieno e vive con una moglie e due gatti in una cittadina sul mare da qualche parte in Inghilterra. Tra le altre cose, ha fatto il pubblicitario, l’uomo delle pulizie in un ospedale, il bibliotecario (altamente non qualificato) e il lettore per i ciechi. Villa Sventura è il primo libro della trilogia di Eddie Dickens.
Cosa dicono del libro:
Messaggio dell’autore, senza sovrapprezzo: « Villa Sventura è stato scritto originariamente a puntate, il che spiega perché i capitoli si chiamino “episodi” e non “capitoli”. Spedivo questi episodi a mio nipote Ben, in collegio, dove – con mia meraviglia – venivano letti ad alta voce dal direttore e dalla direttrice…» Philihp Ardagh
«Eccentrico, ribelle e seducente, questo libro è un bestseller garantito»The Guardian
«Sofisticato… semplice… e meraviglioso… ridicolizza le convenzioni letterarie e trasforma il nonsense in un’arte raffinata» The Sunday Telegraph
«Come Roddy Doyle, Philip Ardagh gioca con la narrativa con effetti comici» The Children’s Bookseller
«Chi non trova questo libro esilarante, non può che essere uno spirito triste» The Financial Times
Scheda tecnica:
- Titolo: La trilogia di Eddie Dickens: Villa Sventura
- Autore: Philihp Ardagh
- Illustratore: David Roberts
- Titolo originale: Awful End
- Editore: Salani
- Collana: GL’ISTRICI
- Anno di Pubblicazione: 2002
- ISBN: 8884510910
- Codice EAN: 9788884510914
- Pagine: 126
- Formato: illustrato
- Prezzo: indicativo €.7,00
- Età di lettura: (7+).