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Mentre la pianificazione di un’escursione o un trekking, dovunque contiamo andare, evoca rapidamente una lunga lista di domande tipo: di quanto cibo avrò bisogno?, che attrezzatura dovrei portare?, il tempo collaborerà?, molto più raramente ci poniamo il problema di come sarà il nostro impatto sulla natura. Possiamo sentirci pure orgogliosi di applicare alcuni principi a basso effetto come, ad esempio, non generare immondizia o scavare la buca per le deiezioni personali abbastanza profonda e lontana diversi metri dalla fonte d’acqua più vicina, ma la nostra presenza lascierà sempre un segno.
Il trekking impone rispetto e cura per il creato
Il trekking impone rispetto e cura per il creato. Nonostante la nostra attenzione, potrebbe essere impossibile mantenere il pezzo terreno utilizzato esattamente come l’abbiamo trovato; ecco quindi cinque ottimi modi – sottointendendo per me – per diventare un campeggiatore più pulito e coscienzioso.
1. Meglio soli ma se proprio dovete, andate in piccoli gruppi
Questo può sembrare ovvio: meno persone si accampano in un luogo, meno possibilità ci sono di perturbare la natura. Lo zaino in spalla in posti bellissimi tende ad attirare una moltitudine di gente.
Se il tuo gruppo sarà composto da meno di sei persone, puoi mantenere i luoghi scelti per la sosta e montaggio delle tende al minimo impatto e la distribuzione dell’attrezzatura sul terreno molto più contenuta. Inoltre, l’idea di campeggiare su siti già destinati all’uso e stabiliti secondo i principi Leave No Trace (guarda a fine articolo), diventa molto più fattibile quando non si sta cercando di ospitare un’intera armata di escursionisti.
Assicurati pure che quei campeggi siano su superfici minerali durevoli come ciottoli, sabbia o roccia, ed evita il terreno o i luoghi con molta vegetazione quando puoi. Indossare scarpe/ciabatte morbide in giro per il campo a fine giornata è un modo di rispettare l’ambiente. Dopotutto, dove credi di poter andare con ancora gli scarponi ai piedi dopo ore di marcia?
on/off trail
Evitare i percorsi off-trail seguendo i sentieri e rendere itinerante il campo utilizzando apposite aree per la notte, dunque, sono modi per mantenere un basso profilo. Un piccolo gruppo aiuta anche a ridurre l’effetto quando si cammina off-trail. Invece di seguire una singola fila indiana per tagliare un percorso attraverso una vegetazione importante, ci si stenda il più possibile (camminare in orizzontale) per calpestare di meno e su un’area più ampia. Dove si può, si preferisca camminare alternativamente ai campi erbosi su terreni durevoli come rocce e ghiaia, dove è meno probabile che la vegetazione sia influenzata.
2. Avere un piano per il lavaggio
Passi se si è a ridosso di un corso d’acqua importante. È invece fortemente consigliato lavare sempre i piatti lontano una cinquantina di metri di distanza in presenza di una fonte d’acqua – per capirci: si raccolga un po’ d’acqua e ci si allontani – e si ricordi che qualsiasi scarto di cibo inizierà immediatamente ad attirare creature di varie dimensioni: dalle formiche agli orsi.
Anzi. Se stai marciando in un’area dove sono presenti questi ultimi, potresti non voler fare la loro conoscenza da vicino (controlla eventuali linee guida e info nelle aree urbane sottostanti, prima di muoverti). Potresti voler scavare una fossa per i rifiuti, ma il modo migliore per evitare incontri con gli animali è darsi porzioni modeste per consumare tutto. Leccare la ciotola pulita è un metodo, e sciacquare la ciotola o la padella con acqua, raschiare via tutti i pezzi di cibo e bere tutto. Può sembrare disgustoso, ma se lo guardi da una prospettiva di riduzione degli sprechi, questo è il cibo che hai appena mangiato, e l’acqua che a un certo punto avresti comunque bevuto. Problema risolto, no?
3. Ridurre la spazzatura in anticipo
Non c’è molto da dire (*). Le nostre città sono già molto sporche di par loro (potrei usare un termine più corrivo ma ci siamo capiti); facciamo in modo che il creato sia fruibile dalle generazioni a venire, per favore. Prima ancora di iniziare un trekking, uno dei modi migliori per ridurre gli sprechi è ridurre la potenziale spazzatura già a casa. Ciò significa pianificare i pasti e imballarli di conseguenza.
lascia a casa la busta del prosciutto
Rimuovete gli ingredienti dai loro contenitori originali e confezionate le porzioni di pasto in sacchetti a chiusura Zip – che laverete e riutilizzerete ancora, giusto? – ed evitate il più possibile le lattine o altri contenitori di metallo perché dovrete portarli andata e ritorno. In giro non si lascia niente: questa è la regola; neanche ai rifugi. L’immondizia che generate è roba vostra, non la loro.
Poi, sì, certo: la borraccia, sì. Ma il prosciutto crudo nella sua confezione, no. Capito?
4. Strumenti per cuochi e fuochi da campo
C’è un certo romanticismo nel cucinare un pasto selvaggio sopra un bel fuoco da campo ma non importa quanto bene sia costruito: lascerà sempre un segno. Inoltre, il cambiamento climatico sta portando le stagioni degli incendi ad essere sempre più precoci (fa molto caldo già in primavera) e più pericolose. Lasciate perdere i tutorial di YouTube dove alcuni mostrano come essere felici arrostendosi la bisteccona alla brace. Che diamine!
Altra cosa è, naturalmente, se vi siete persi nudi nella tormenta e avete bisogno di un fuoco per sopravvivere al freddo della notte.
Quindi, evitare di accendere un falò quale che sia la vostra esperienza, è la scelta migliore. L’unico vero strumento di cottura a zero impatto è un fornellino da campeggio portatile con una fiamma completamente contenuta; meglio ancora se protetta all’interno di un fornello a tubo aereato. Il pericolo di innescare un incendio è raro se non impossibile.
Ricordati di cucinare su una superficie rocciosa o di ghiaia per evitare di danneggiare la vegetazione. Inoltre, i fornellini a combustibile liquido richiedono alternativamente bottiglie di gas ricaricabili che generano meno sprechi rispetto le capsule di butano usa e getta. In commercio ce ne sono a decine. Ho un Fire-Maple da camping da anni: è ultraleggero e sicuro.
5. L’igiene personale
Sto per divi alcune cose che vi turberanno.
Mentre è importante rimanere puliti per evitare infezioni o, peggio, malattie, alcuni standard di comportamento dovrebbero essere ri-adeguati per proteggere l’ambiente. Alcuni di questi stanno cambiando e diventando vere linee guida.
Non indossate creme o profumi forti perché attireranno gli animali. Anche molti shampoo e detergenti per il corpo possono rientrare in questa categoria. Inoltre, invece di portare salviette usa e getta per rimanere puliti, optate per un disinfettante per le mani e saponi da campeggio biodegradabili per evitare un accumulo di spazzatura inutile. Personalmente uso il sapone di Marsilia buono sia per gli indumenti che per l’igiene personale.
Parliamo di cacca.
Ci sono un paio di cose da ricordare. In primo luogo, se state camminando in un posto non lontano dai sentieri popolari e organizzati, nessun problema. Ma se vi scappa e siete lontano da qualsiasi WC, potreste avere necessità più immediate. Allo scopo meglio premunirsi. Mettete nello zaino delle buste – ce ne sono di diversi tipi in commercio – e, quando fatto, mettete in borsa la vostra cacca. Questa cosa sta rapidamente diventando una nuova norma, quindi abituatevi. È anche un’enorme vittoria per ridurre al minimo il nostro impatto.
Onestamente, la cosa peggiore di imballare i tuoi rifiuti è l’odore e capire dove e come tenerli. Pianifica in anticipo e portati una borsa di tipo WAG (waste assestament guidelines), adatta e leggera solo per questo scopo (per favore, non trasparente!). Puoi legarla all’esterno del tuo zaino, la busta rimarrà protetta all’interno e ridurrà significativamente gli odori. Butterai tutto nel primo bidone dell’indifferenziata che troverai nelle aree urbane. Non è difficile: si fa e basta.
Se stai facendo trekking in luoghi remoti, seppellire i tuoi rifiuti è ancora accettabile. Assicurati di scavare una buca adeguata di almeno 20 cm di profondità, a cinquanta metri da un’eventuale fonte d’acqua e coprire completamente la tua cacca.
Se preferisci la carta igienica, assicurati di trovare un modo sicuro per imballarla. Puoi arrotolare la carta sporca in fogli puliti e mettere il piccolo batuffolo in un sacchetto. Lasciare la carta igienica o i rifiuti mal sepolti, oltre a non essere esattamente una bella cosa, può creare alcuni gravi problemi igienico-sanitari per i futuri viaggiatori, per non parlare del fatto che possono essere scavati dagli animali. Quindi, sii coscienzioso.
E il cane?
Quel rifiuto è tua responsabilità, quindi assicurati di mettere in valigia abbastanza sacchetti per la cacca di entrambi per l’intero viaggio, o di seppellire le deiezioni del tuo amico a quattro zampe insieme alle tue.
Per finire,
consultate Le valutazioni di impatto ambientali (Min.Ambiente)
(*) qualcosa per comprendere i rifiuti
e due righe su Leave no trace, I 7 principi etici alla base di questa strategia sono:
Plan ahead and prepare, ovvero pianifica in anticipo – Sapere in anticipo il luogo idoneo dove fermarsi per la notte riduce la possibilità di fare campeggio “disordinato” e quindi di impattare negativamente sull’ambiente.
Travel and camp on durable surfaces, cioè cammina e campeggia in siti permanenti – É importante, per rispettare l’ambiente e il delicato ecosistema di alcune zone, seguire il sentiero e non fare scorciatoie e calpestare altra flora.
Dispose of waste properly, cioè smaltire correttamente i rifiuti – Noi produciamo rifiuti sia organici che di natura plastica, ed è necessario sapere come smaltirli nel modo corretto.
Leave what you find, cioè lascia ciò che trovi – Questo significa che non ti è consentito strappare neanche un fiore dalla terra, ciò che vedi è sacro e non è tuo. Lascia inalterata la natura intorno a te.
Minimize campfire impacts, ovvero minimizza l’impatto di fuochi – Cerca di cucinare col tuo fornello da campo senza l’utilizzo del fuoco libero..
Respect wildlife, cioè rispetta l’ambiente – Non distruggere e disturbare la flora e la fauna locale.
Be considerate of other visitors, cioè sii rispettoso delle altre persone – questo credo non abbia bisogno di spiegazioni.
Il concetto di base è: sii consapevole dell’impatto che la tua presenza provoca sull’ambiente circostante e cerca di ridurlo il più possibile, cammina, insomma, senza lasciare traccia.
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per BookAvenue, Michele Genchi
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