Da piccola il mio sogno era di curare i giardini del Castello di Schönbrunn, in Austria. Questo interesse per la Natura l’ho sempre avuto, da che mi ricordo, e questa passione ha trovato appagamento oltre che nei miei studi anche nel lavoro che ho fatto per alcuni anni: il giardiniere. In particolare uno dei miei sogni era creare aiuole simili a quelle che avevo visto attorno a quel Castello, e allora un giorno presi il coraggio a due mani, quel sogno, uno dei miei disegni realizzati tenendo a mente lo stile delle aiuole che avevo visto visitando Schönbrunn e mi proposi di farli nelle aiuole del comune dove lavoravo. Quella mattina in cui armata di un metro, paletti e corde mi sono presentata davanti alla terra lavorata dai miei colleghi e pronta per essere da me ricamata mi tremavano le gambe, letteralmente: la paura di sbagliare era tanta, ma il coraggio di far avverare quel sogno lo era di più. Avevo solo ventisei anni, e non avevo mai fatto una cosa del genere.
Ancora oggi, quando passo davanti a quelle aiuole che hanno ospitato per diverse estati i miei disegni floreali dopo quella prima volta, ho pensato che la Marina di allora ebbe coraggio a dare corpo a quel sogno, anche se pensavo fosse troppo difficile, bizzarro e irrealizzabile per me. Per chi vi passava davanti, c’erano solo fiori, per me invece quella prima aiuola è stata una grande lezione: usare l’energia che alimentava la mia paura per dare significato e forma al mio coraggio.
Quel sentimento duplice di avere paura e di andare avanti lo stesso, mi sollecita a parlare di questo libro.
Questa nostra quotidianità così intrisa di paura e che a nostro modo percepiamo, avrebbe proprio bisogno più spesso di qualcuno che ci mostri come, anche le generazioni di ci hanno preceduto, hanno affrontato grandi paure con il coraggio. Non siamo i soli a vivere con questo sentimento, anche se oggi ci sentiamo più che mai soli.
La storia che Ilaria Tuti raccoglie nelle sue pagine non mi è stata mai insegnata a scuola né nessuno mi ha mai raccontato queste vicende. Storie di persone, di donne, che devono riprendere il posto che gli spetta nella grande storia. Vorrei sentire più spesso storie di coraggio come quelle narrate in questo libro, vissute nonostante la paura, grandi imprese di persone comuni, come me e come voi. Ne abbiamo tanto bisogno per contenere e contrastare la paura che dilaga nei nostri oggi.
Agata è la voce narrante che ci porta dentro la Grande Guerra, che ci mostra come le donne, per due lunghissimi anni, hanno svolto una coraggiosa, silenziosa e rischiosa opera di aiuto ai nostri soldati: faticosamente s’inerpicavano sui sentieri scoscesi e impervi portando sulle spalle le pesanti gerle, contenenti munizioni, medicine, cibo e rischiando di essere uccise dai cecchini, con il pericolo di scivolare e di cadere negli strapiombi che costeggiavano i ripidi sentieri di montagna. La Storia le ricorda con il nome delle Portatrici.
L’autrice ha raccolto testimonianze e fatto accurate ricerche storiche per regalarci un romanzo di una potente bellezza, ricco di profonde emozioni che, con la prima guerra mondiale sullo sfondo, ci regala un pezzo della nostra storia tutta al femminile.
Certe storie, come questo libro di Ilaria Tuti, mi lasciano senza fiato oltre a riempirmi l’anima di quel bello che non si spiega a parole.
Nei libri, come nella vita reale, ci sono persone che ti in-segnano cose importanti senza saperlo e allo stesso modo ci sono persone che ti riportano a casa con un sorriso. Ci sono persone che se ti abbracciano, che rimangono con te per sempre, che stanno in quel posto speciale che abbiamo tra cuore e anima che pare siano nate con la mappa per arrivarci; ci sono persone che ti tengono per mano pur camminando per la loro strada di vita: in questo libro quelle persone ci sono tutte.
La letturadi Fiore di roccia mi ha fatto apprezzare ancora di più la paura, questo intenso sentimento che insegna il senso di limite del nostro conosciuto. Senza paura non c’è sollievo; senza non c’è gioia. A pensarci il sollievo è una forma raffinata e accessibile di felicità’. Non tanto per il pericolo scampato, quanto per il coraggio ri-trovato; perché le persone che hanno scoperto il coraggio le riconosci subito: sono quelle che, a guardarle, ti mettono in pace con il mondo. Quelle che in uno sguardo sembrano conservare tutta l’armonia esistente in Natura, che da qualunque angolatura le guardi, non puoi che scorgere l’immensità che si porta dentro.
Fiore di roccia è proprio un bel libro che vi consiglio di leggere.
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Per BookAvenue, Marina Andruccioli
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Il libro:
Ilaria Tuti,
Fiore di Roccia,
Longanesi editore 2020, pp.320
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