Questo mese ti serve pazienza. Avresti voglia di chiudere in fretta tutte le situazioni in sospeso e stai impazzendo all’idea di dover aspettare. Questo ti genera un vortice di energia che non sai come gestire, ma al momento puoi solo provare a incanalarla in “Hanno tutti ragione”, di Paolo Sorrentino. In questo libro si suda, si dorme poco, si spasima per un amore – l’Amore – che non può tornare più, si pippa tutte le volte che lo fa il protagonista, gli si va appresso appresso in questa vita assurda e vera che prende forma negli angoli più insoliti del destino (in napoletano ciorta), sotto un cielo che in fondo in fondo anche il Brasile invidia a Napoli. Sebbene tentato, non cedere perciò in alcun modo alle lusinghe della rarefazione alla “Anna Karenina”; il tuo pragmatismo ci ringrazierà.
Hanno tutti ragione, Paolo Sorrentino
Anche la città è vuota come non lo è mai stata. Neanche un fresco fidanzato che si ritira dopo l’orgia di tenerezze dei primi giorni dell’amore. Niente. Tutti i netturbini hanno già fatto la doccia. Tutte le ostetriche hanno sfangato l’emergenza della nuova vita. I tossici hanno già ritrovato il portone al centesimo tentativo e gli alcolizzati si sono ripiegati ai piedi del loro vomito. Ho intercettato il breve momento di tutte le sospensioni metropolitane. Succede sempre così: quando hai bisogno del conforto dell’uomo, quello sta dormendo.