Giorgio Faletti è morto oggi a Torino all’età di 63 anni. Era malato da tempo. Lo scrittore, attore, cabarettista, cantante ma anche pittore e compositore, era nato ad Asti il 25 novembre 1950. Era ricoverato all’Ospedale Molinette e da qualche tempo aveva annullato tutti gli impegni perché non stava bene.
Come molti dei cabarettisti divenuti famosi negli anni Ottanta, aveva iniziato la sua carriera al mitico Derby di Milano, al fianco di attori come Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Massimo Boldi, Paolo Rossi e Francesco Salvi. E come molti di loro ha raggiunto il successo vero e il grande pubblico grazie alla scoperta del cabaret da parte della televisione. Faletti deve la sua notorietà ai personaggi lanciati nel corso del Drive In, il cabaret show presentato da Gianfranco D’Angelo e Teo Teocoli e quello che gli ha dato grande notorietà è stato l’improbabile guardia giurata Vito Catozzo. Sembre dalla tv sono nati Carlino, Suor Daliso, il testimone di Bagnacavallo. E altri ancora nelle successive trasmissioni (come Emilio con Gaspare e Zuzzurro).
Ma è l’autore di una serie di thriller di successo che qui ricordiamo, uno per tutti: Io uccido, con il quale ha esordito vendendo ben quattromilioni di copie. Un grande successo di critica e di vendite hanno avuto anche le pubblicazioni successive. Faletti si era specializzato nei gialli e aveva ricevuto apprezzamenti anche da altri grandi della letteratura crime.