Alla fine ho capito da dove il cuoco più famoso del mondo abbia mutuato il titolo del suo programma. Hell’s Kitchen, infatti, non è solo il nome del famoso show di Gordon Ramsey, ma il quartiere dove è nata la beniamina di questo appuntamento: Alicia Keys.
A New York, si sa, si può fare di tutto se si ha talento. La nostra a sedici anni era già iscritta alla Columbia University e si diplomava pieni voti da un altra parte, precisamente al PPAS: la Performing art school di NY. Per capirci: questa signorina non solo ha una voce straordinaria, ma suona pure il piano, il violoncello, il sintetizzatore, il basso, il clarinetto e altro ancora. Roba grossa per una che di battesimo fa Augello-Cook ed è dell’81’. Che invidia: tutte, dico, tutte a Lei
Il suo disco di debutto “Songs in A Minor” ha venduto milioni di copie. Certo, nel 2001 anno di uscita del disco, l’America era già piena di boy-band, come le chiamano da quelle parti, non stupisce quindi, che da una parte la giovane età della cantante, dall’altra le canzoni rivolte principalmente ai teen ager, abbiano contribuito a generare miliaia di fan in tutto i mondo, per quanto il “grosso” di dischi l’abbia venduti in patria.
Ciò nonostante, lo stile soul nuovo e molto impegnativo della cantante, ha riscosso fin da subito anche l’attenzione della critica portandola ad un solo anno di attività a vincere ben 5 Grammy Award (best artist, e canzone dell’anno con “Fallin”!) Alicia Keys ha saputo dare anche molto contenuto ai suoi testi. A Womans’ Worth, per esempio, è una canzone che parla di diritti delle donne.
Hanno fatto seguito album di grande successo che hanno confermato la carriera di questa figlia del secolo nuovo. Il suo secondo disco si chiama “the dary of A.K. cui hanno fatto seguito un Umplegged e successivamente, The element of Freedom e As I am. Questo è l’anno di Girl on fire previsto per Novembre prossimo e accompagnato da migliaia di lik su YouTube.
Per chiudere: ha venduto 40, dico, 40 milioni di dischi in tutto il mondo, e ha portato a casa ben atri 10 Grammy. Qualche anno fa è stata dischiarata la R&B artist che ha cambiato le regole della black music. Al mio due di coppia piace molo U’don’t know my name ed quello che vi faccio ascoltare. A me quello e tutto il resto. Credo anche alla Manduca che in fatto di R&B se ne intende. Buon ascolto e alla prossima.
I libri
In Italiano non c’è nulla, ma in Usa e’ stata già celebrata con qualche biografia che trovate sul sito di Barnes and Noble