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Tre anni senza Edmondo Berselli

Filippo Ceccarelli su Repubblica del 12 aprile 2010 scriveva così “adesso sarà molto più difficile capire la politica, in questo passaggio cruciale, senza Edmondo Berselli.
E ancora più difficile sarà interpretarne le vicissitudini non tanto nei suoi mutevoli scenari, ma alla luce di quello che, normalmente invisibile e spesso irriconoscibile, stabilmente domina e muove la vita pubblica e al tempo stesso le sta sotto, e dietro, ma anche al lato e soprattutto a traverso. Là dove solo la cultura, la rettitudine e la curiosità spingono a volgere lo sguardo.

Impegno Riformista

È stata una lunga vita quella di Antonio Giolitti, nato il 12 febbraio 1915 e morto l’8 febbraio 2010, ma soprattutto una vita intensa che ha potuto attraversare da posizioni di protagonista l’evoluzione del sistema politico italiano, dalla corrosione e dal crollo della svolta fascista sino alla crisi, volendo usare un termine benevolo, di quella «repubblica» che come giovane combattente partigiano aveva contribuito ad instaurare. In una storia del genere trovare percorsi lineari è una contraddizione in termini, ma quello del nipote del grande statista Giovanni Giolitti è stato particolarmente tormentato.

Viaggio dentro la mafia nera di Sergio Nazzaro

Kevin per due volte dentro un container trasformato in “cesso” perché “chi ti arresta nella merda?”. Monica che ha conosciuto la strada ma a ventiquattro anni ha capito così bene come funziona che è già diventata una madame. E poi Fatiha sottoposta a indagini per “aver fatto ingresso clandestinamente in Italia in violazione delle norme vigenti”. E che racconta: “Una mattina ho notato una donna credo nigeriana, che faceva dei movimenti strani, come dei riti magici, e alla fine ha indicato una persona del barcone. Quando una persona veniva indicata gli legavano le mani e i piedi e la buttavano viva in mare. Non saprei identificare queste donne, tenevo la testa bassa per la paura…”.

La lepre e la tartaruga.

Ovvero il paradosso di una moneta che si rafforza e produce recessione

E’ domenica mattina, il giorno delle elezioni. Mi alzo presto e vado a prendere il giornale. Alcuni scrutatori sono già davanti al seggio. Aspettano. Come tutti gli italiani. Questo voto lo commenteremo ad urne chiuse, ma gli effetti li possiamo già intuire prima. Rifletto con attenzione su un articolo del giorno prima ( Link qui ). La firma è di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini sempre coerenti nel proporre una “nuova” Europa solidale tema peraltro assente dai fiumi di parole che hanno preceduto questa tornata elettorale. Con dovizia di particolari, ma con efficace sintesi, affermano che “In Italia è la prima volta che circa la metà della popolazione si trova su posizioni antieuropee e che occorre perciò cambiare strada per salvare il progetto della moneta unica e per rilanciare un’Europa integrata e solidale che sia in grado di garantire benessere e giustizia sociale.

Un ebook dalla parte dei librai

L’emblematica vicenda dei librai della Edison: un modello di difesa della cultura e del lavoro

Il 29 novembre 2012 è stata chiusa la libreria Edison di Piazza della Repubblica di Firenze, dopo diciotto anni di attività fatta di eventi pubblici, di presentazioni di libri e dibattiti, di sale gremite di curiosi e interessati. Un posto che “oggi non se ne fanno più”, direbbe qualcuno, “un presidio di bellezza” ha dichiarato il sindaco di Firenze Matteo Renzi.

Per un ministero dell’economia della cultura e del turismo, se non noi chi?

Gli attuali programmi dei principali schieramenti non prevedeno la cultura e il turismo tra gli obiettivi primari ed essenziali con tutto ciò che ne consegue. Per la verità nei dibattiti televisivi si parla sempre di tutto e di niente allo stesso tempo. Ma è rarissimo ascoltare qualcuno che parli di economia della cultura in un momento in cui la cultura dell’economia non ha dato molti frutti. Un immobilismo imperdonabile che misura il grave deficit del nostro Paese fino a quando non si decida di uscire finalmente dal tunnel attraverso la connessione tra la nozione di cultura/turismo e quella di impresa/sviluppo e quindi benessere. Manca una concreta idea di patriottismo civico frutto dell’insegnamento storico di quella civiltà culturale che ha avuto origini in Italia e che oggi più che mai deve essere riscoperta per la salvezza del Paese.

L’attualità e la modernità del Partito d’Azione

Il dibattito sull’esperienza del Partito d’Azione e gli azionisti non sembra cedere all’usura del tempo tanto quanto al conflitto con cui il dibattito su quell’esperienza politica prosegue tra accuse e falsi revisionismi in specie per accusare la formazione politica e i suoi esponenti, di “astrattezza”, di “velleitarismo”, di “rigidità moralistica”. 
Per fortuna, col suo saggio su “Il Partito d’Azione e gli italiani”, lo storico Claudio Novelli ha rimesso un poco d’ordine portando alla luce nuove fonti documentali, e proponendoci di rivisitare quegli anni, prima drammatici e poi (anche) esaltanti.

I misteri della Trinacria tra Storia e Leggenda Un libro ‘inquietante’

Dalla strage di Ustica all’omicidio di Peppino Impastato, dagli Elimi al simbolo della Sicilia. Un’indagine di uno scrittore, Enzo Di Pasquale, ci guida per mano attraverso i sorprendenti segreti di una terra tutta da capire

Dai misteriosi Elimi all’orrendo delitto politico-mafioso di Peppino Impastato. Dalla tragedia di Ustica all’affascinante simbolo della Trinacria a molto altro ancora. La Newton Compton manda in libreria. Misteri, crimini e segreti della Sicilia di Enzo Di Pasquale (già noto al pubblico per il romanzo, sempre di ambientazione siciliana, Ignazia) che ci regala 281 pagine di alta divulgazione.