Non negarlo, Scorpione, hai una passione per i polpettoni. Storie lunghe, storie di storia possibilmente, trame intricate che solo procurandoti una leggera sofferenza ti danno …
paola manduca
Bilancia, Febbraio 2011
Leggere i bestsellers non è reato, soprattutto se lo si fa con discrezione e senza coazione a ripetere. Guardare la classifica dei libri più venduti …
Vergine, Febbraio 2011
Ci sono persone che non ti piacciono più. Prima sapevano ascoltarti e coinvolgerti, ora le trovi fredde e inadatte. Ma più che passare il tempo …
Leone, Febbraio 2011
Qual è in assoluto il primo libro che hai letto? Non parliamo di fumetti, parliamo di un libro con un inizio, una trama e una …
Cancro, Febbraio 2011
Non occorre far tutto. Non è detto che per conoscere il mondo bisogna provare qualunque cosa e muoversi scompostamente in ogni direzione. La tua apertura …
Gemelli, Febbraio 2011
Scriveva Franz Kafka nei Diari: “Le domande che non si rispondono da sé nel nascere non avranno mai risposta”. Kafka aveva ragione ma solo in …
Toro, Febbraio 2011
Prima che un individuo, caro Toro, tu sei cittadino. Prima che segno zodiacale, sei essere umano in carne e ossa che vive profondamente immerso nella …
Ariete, Febbraio 2011
Il mare è nella simbologia comune lo specchio dell’anima: materia vivente ora amica, ora nemica, sostanza purificatrice e allo stesso tempo essenza di agitazione, emblema …
Noi siamo figli delle stelle
La ragazza che rubava le stelle – titolo originale The map of true places – , il nuovo romanzo di Brunonia Barry, è bell’esempio di come la psicologia possa indossare un bel vestito dentro un romanzo, un vestito sobrio, senza tonalità da chick-lit.
Zee è una psicoterapeuta dei giorni nostri, immersa nella realtà di un’America psicolabile post 11/09, ed è fidanzata con un collega che qualunque lettrice donna riconosce immediatamente come l’uomo che non si vorrebbe mai sposare. Ma Zee è anche una ex bambina che rubava di notte le barche e i motoscafi che restituiva qualche molo più in là, è una che da piccola veniva soprannominata Guaio, e soprattutto Zee è figlia di una donna con sindrome bipolare che un bel giorno decide di suicidarsi.