“… In borsetta le tate
custodivano cento cuori di carta.
Un cuore da donare a ogni bambina
e a ogni bambino che conoscevano.
Chissà in cielo e in mare
quanti bambini avevano conosciuto,
chissà a quanti
avevano donato il loro cuore ”… [continua ]
Ci sono tate di mare che pescano alghe, tessono come fili di lana e raccontano storie di barche e isole lontane, poi, tate che parlano una lingua segreta che solo i bambini riescono a sentire con parole che sanno di vento, rocce, dune di sabbia e deserti lucenti come dune …
Nava Emanuela
Il gatto che aveva perso la coda
… C’era una volta un gatto. Un piccolo gatto tigrato che aveva perso la coda.
« Senza coda non posso miagolare al chiaro di luna. Non posso arrabbiarmi e neppure innamorarmi » disse.
« Andrò al negozio dove vendono code nuove »
Ma al negozio vendevano solo code persiane, code siamesi, code rosse, nere e blu.
« Voglio la mia coda tigrata » esclamò il gatto.« Qui non c’è. Prova all’Ufficio dei Grandi Saggi» rispose il commesso… “ pag.1 [segue ]
Questo è un libro proveniente dalla Fiera del libro di Bologna che recensisco molto volentieri e consiglio caldamente a tutti: un libro dedicato a tutti i bambini coraggiosi, anche a quelli che non sanno di esserlo ma soprattutto ai bambini malati di tumore per affrontare lo scalino difficile della radioterapia e accompagnarli durante le cure. L’idea di questo libro geniale è venuta ai valenti Gabriele Carabelli e Sarah Frasca, tecnici di radioterapia pediatrica all’Istituto nazionale dei tumori di Milano che quotidianamente affrontano le difficoltà di interagire con bambini malati.