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A passi incerti: intervista a Grazia Frisina

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copertinaRacconta una vicenda delicata e allo stesso tempo dura, difficile A passi incerti (Mauro Pagliai Editore, 2009), il primo romanzo di Grazia Frisina che ha come protagonista Emilia, giovane affetta da SLA. A causa della malattia Emilia è confinata su una sedia a rotelle e si è autosegregata in casa perchè il contatto col mondo esterno la spaventa, la infastidisce. In realtà è completamente autosufficente ma gli sguardi pietosi della gente sono per lei un ostacolo ben più invalicabile dei marciapiedi malridotti e degli scalini. Il suo mondo così è circoscritto alla madre e alla sorella – che spesso fanno da parafulmine ai suoi malumori – e a qualche raro amico. Unico sfogo, unica passione che la coinvolge e la sprona è la poesia: inizialmente scrive solo per sè, poi pian piano imparerà a condividere i suoi versi anche con gli altri. E proprio grazie alla poesia troverà la strada per uscire dalla sua gabbia dorata, per smettere di indugiare nell’autocommiserazione, per aprirsi agli altri.

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Gianluca Chierici, Hanno amore

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Il destino di due bambini è segnato da un mistero spaventoso. Qualcosa li lega a un luogo abitato da presenze oscure: un bosco, dove la luce della luna danza con il fuoco e con le ombre. Il loro incontro da piccoli è l’inizio di un continuo sfiorarsi, nel corso degli anni, all’interno dei sogni. Per loro due, la realtà si mescola alla memoria fino a confondere. Per loro due, l’idea dell’amore come salvezza dovrà inevitabilmente scontrarsi con la morte.

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Chiamate gratis dallo spazio, purchè in roming

copertinaIl Grande Elenco Telefonico della Terra e pianeti limitrofi (Giove scluso)
Si sa l’estate si fanno di quelle cose che nel resto dell’anno non si farebbero mai…
Ci si mette a dieta, si mangiano solo carote, si indossano vestitini leggeri e minimi che a novembre non toccheremmo neanche sotto tortura, e poi…si leggono libri che nel resto dell’anno non degneremmo neanche di uno sguardo…

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468 pagine per un falso pulp allo squacquarone

copertinaChiedo scusa se la recensione del libro in questione non vi arriva dritto sulle scrivanie allo scoccare del mese, ma vorrei vedere voi alle prese con 468 (quattrocentosessantotto) pagine del nuovo romanzo di Isabella Santacroce. Romanzo che non coincide col suo libro più brutto, ma si tratta senza ombra di dubbio del più inutilmente lungo che sia stato mai scritto. Ho sempre trovato squallido ragionare coi libri in termini di mole, ho sempre condannato chi dichiarava di avere problemi di numeri di pagine, ma un conto sono I Fratelli Karamazov e un altro è Lulù Delacroix.

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Premio Strega: è Pennacchi.

foto autoreAntonio Pennacchi è il vincitore della 64ma edizione del Premio Strega; il suo libro, Canale Mussolini edito da Mondadori, ha vinto di stretta misura sul romanzo di Silvia Avallone con Acciaio:  133 voti contro i 129 della giovane scrittrice venticinquenne.

Gli altri finalisti hanno concluso la manifestazione con un certo distacco dal duo di testa rispettivamente con 59 voti per Francesco Sorrentino, 38 per Matteo Nucci e 32, infine, per Lorenzo Pavolini.

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Daniela Dawan, Non dite che col tempo si dimentica

copertinaUn romanzo che è un dono, già salutato con favore da molti lettori.
Milano, 2008. L’inquieta pianista Anna Orvieto ha un’appassionata  relazione col giovane fotografo francese Philippe. Alla vigilia di  un importante debutto alla Scala decide di seguirlo a Tunisi, un  breve viaggio che toglierà inaspettatamente il velo su oscure  vicende del passato riconciliandola con se stessa.
Tunisi, 1938. Nella Tunisia amministrata dai francesi i fascisti  italiani rivendicano con forza il dominio del paese. All’emanazione  delle leggi razziali il mondo di Cesare Orvieto, illustre medico  ebreo e autorevole esponente della comunità italiana, fascista  convinto, va in pezzi.

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Camilleri-Lucarelli: è già bestseller

Esce oggi l’atteso nuovo romanzo dell’inedita coppia Lucarelli-Camilleri.
Un gioco, un esperimento, una collaborazione letteraria senza precedenti: i due «re» del giallo italiano contemporaneo, entrati in contatto durante le riprese del documentario A quattro mani (minimum fax media 2007), uniscono le forze e ci regalano una storia che vede protagonisti i loro personaggi di maggior successo: il commissario Salvo Montalbano e l’ispettrice Grazia Negro.

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John Keats il poeta del silenzio

copertinaSulla scia di un rinnovato interesse per la figura di John Keats, “Bright Star” ripercorre l’ultimo periodo della vita del poeta, diviso fra difficoltà economiche e travagliate vicende familiari. Con una costruzione narrativa a salti, frammentata, che imita e riflette la natura complessa dello stesso Keats, è ricostruita la personalità di un uomo che, affascinato dalle potenzialità della parola, si ritrovò, proprio in quello stretto giro di anni, a meditare sulle contraddizioni della vita.

Massimiliano Naglia racconta la solitudine attraverso l’amore

{jcomments on}Nella vita svolge con soddisfazione una professione che con l’arte ha poco a che spartire, ma musica, pittura e letteratura fanno parte del suo dna tanto che Massimiliano Naglia ha coltivato queste passioni fin da ragazzo. Così nei momenti liberi, tra note e pennelli, ha trovato spazio anche per la scrittura, da cui è scaturito il suo primo romanzo Gli occhi della solitudine (Ed. Pendragon).
Racconta una storia come tante, un uomo e una donna che per anni portano avanti una storia d’amore segreta, una sorta di lunga parentesi che procede parallela alle loro vite “pubbliche”, un sentimento esclusivo e particolare. Massimiliano narra la vicenda con delicata leggerezza, inframmezzando i fatti da riflessioni e ricordi, come se il protagonista rileggesse un vecchio diario e lo integrasse alla luce delle esperienze vissute in seguito ai fatti narrati.