Tutto parte da una scoperta nell’archivio del Museo del Risorgimento di Vicenza. Claudio Rigon è un appassionato di fotografia e, vagabondando per l’Altipiano di Asiago con una macchina fotografica e un cavalletto, si sente attratto dall’atmosfera di Monte Ortigara, “da quel territorio particolare che comincia con il suo crinale e si estende poi a sud-ovest per un’ora di cammino, fino ai piedi di Cima Dodici.”
Incontra rovine, resti di baraccamenti, trincee, in un paesaggio che in certi momenti sembra ancora il dopo di una battaglia.