“La storia dell’amore” di Nicole Krauss, edita in Italia da Guanda, è un libro assolutamente da leggere, un romanzo importante, emotivamente straziante, uno straordinario omaggio alle cose perdute, ai misteri irrisolti, alla forza delle parole.
Una storia complessa che non si presta ad essere riassunta poiché viaggia avanti e indietro nel tempo a volte sotto forma di lettere e diari, con all’interno un romanzo nel romanzo. Uno di quei romanzi che si desidera rileggere appena finiti. Il genere di libro che rende la vita sopportabile, dopo tutto.
Una prosa davvero sorprendente


Quando l’uragano Katrina colpisce New Orleans, Abdulrahman Zeitoun, un ricco siriano-americano (è nato a Jebleh, sulla costa mediterranea della Siria) padre di quattro figli, sceglie di rimanere per proteggere la sua casa e i suoi affari mentre la sua famiglia ha deciso di lasciare la città per precauzione. Nei giorni successivi viaggia per le strade allagate con una canoa di seconda mano, aiutando chi può.
“La casa del sonno” di Jonathan Coe è una storia con dei colpi di scena sorprendenti, un libro non immediatamente accessibile, spesso sconcertante, a volte commovente, in certi frangenti indecifrabile.
Mi ci sono voluti cinque mesi per terminare Infinite Jest e alla fine mi sono reso conto di aver letto quattro o cinque libri. Forse perché è un romanzo vasto e tentacolare che sembra essere lì a sfidarti solo per il suo peso (la versione Einaudi conta 1179 pagine scritte in corpo minuscolo, più altre 100 di note e aggiunte al testo) o perché è complesso e pretende impegno oltre che ritmo. Oppure perché è il libro di un sogno che annulla ogni regola di fiction e leggerlo è come versare del mercurio sul pavimento.








