Artemisia Gentileschi è tutt’ora amata per il suo straordinario talento artistico giunto fino a noi da un tempo remoto. Il suo coraggio nello sfidare le convenzioni sociali nemiche delle donne, allora come oggi, e il suo impatto sulla storia dell’arte, incarnano la sua straordinaria storia personale. La sua vita e la sua opera sono un esempio di resistenza e determinazione, che continua a ispirare artisti e appassionati d’arte in tutto il mondo. Marina Andruccioli ci restituisce la sua storia intercettata dalle parole di Susan Vreeland.
letteratura italiana
Uno zaino pieno di gente. I passi di Marco Crestani
Ho parlato spesso dell’esperienza personale del camminare e della ricerca di significato cui do a questo esercizio ogni volta che mi metto in marcia o mi accingo a farlo. In esso, cerco il rapporto tra il camminare con le cose; con il pensare. Camminare, anima le ambizioni di molti a superarsi in una continua fame di senso da dare alla propria porzione di umanità.
“Niente di vero” di Veronica Raimo. L’autobiografia ai tempi dei social
La penna più irriverente e puntuta della felice giostra letteraria che gira online. Gioiosa rottamatrice di chi nella scrittura ha trovato un nuovo – immeritato -lavoro. La Manduca svolge un grande compito di ecologia intellettuale. Un esercizio di smaltimento letterario che esegue senza sconti per nessuno. Ne fa le spese il libro Premio Strega Giovani 2022 di Veronica Raimo.
Dialoghi per voce sola di Clara Piacentini
Con “Dialoghi per voce sola. Tre racconti in forma di monologo” Clara Piacentini non ha scelto la strada più semplice per raccontare il sentire delle donne e degli uomini a proposito dell’amore. Ma lei, con la sua scrittura vivida, emozionante, diretta e a volte esplicita, dura, si può permettere anche un “esperimento” così ardito. Ardito fin dal titolo che pare un ossimoro, il dialogo che in realtà è un monologo. Anzi, tre monologhi con cui un donna, all’apparenza la stessa, si rivolge a tre interlocutori diversi, uomini, e a tre tipi di amore di cui essi sono in qualche modo il simbolo: amore sciupato, amore sprecato, amore sognato.
Riprendiamoci la poesia: L’arte di essere fragili di Alessandro D’Avenia
Certi libri arrivano al lettore come in risposta a una preghiera. La preghiera può essere un giorno di sole o il momento più basso di un’esistenza, ma è sempre l’arte a esprimere il nostro indicibile. Succede anche per le preghiere di una società. “Ogni epoca concentra l’attenzione su alcune parole, ne è come ossessionata. Questo perché quest’epoca sta perdendo la cosa nominata e comincia ad avvertirne la mancanza”.
Se c’è una cosa che manca all’uomo in questo tempo di declino umano e spirituale, è la Poesia: quella bellezza che l’universo ha facoltà di osservare in se stesso tramite la vita. A questa preghiera dà risposta il libro-miracolo di Alessandro D’Avenia, ponendoci al cospetto di un poeta che forse non abbiamo saputo vedere: Giacomo Leopardi.
Mio fratello rincorre i dinosauri
Cominciamo proprio da lì: dalla piazzola del parcheggio, uno spazio scelto, che sospende il tempo e consente di fare l’annuncio che merita tutta l’attenzione della famiglia. Per il narratore, Giacomo, si tratta di un momento memorabile: finalmente arriverà un fratellino! Rimetterà in equilibrio l’asse che pendeva verso la fazione femminile di casa: mamma e due sorelle. Quale gioia!
Stessa piazzola qualche tempo dopo. Altro annuncio importante: il fratellino sarà speciale. Per Giacomo, cinque anni, vuol dire solo una cosa: super eroe!>>
Addio, Dario Fo
Addio a Dario Fo, premio Nobel per la letteratura nel 1997. Aveva 90 anni. Se ne andato proprio il giorno della proclamazione del Premio del …
Italo Calvino e i sentieri della scrittura
Bookavenue festeggia il 90mo compleanno di Italo Calvino con l’articolo di Antonio Capitano. Al grande autore, proprio per l’occasione, sono dedicate diverse manifestazioni nel nostro Paese.
La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui lìultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme. Italo Calvino questi giorni avrebbe compiuto 90 anni. Un Gigante della letteratura, che ancora attira l’attenzione sul significato delle sue parole che riescono sempre ad andare oltre.
Andrea Camilleri, una voce che illumina la notte
Diceva Antonio Gramsci in “Odio gli indifferenti” che “lo sforzo fatto per conquistare una verità fa apparire un po’ come propria la verità stessa, anche se alla sua nuova enunciazione non si è aggiunto nulla di veramente proprio, non s’è data neppure una lieve colorazione personale”. Non citiamo Gramsci solo per rendere il nostro incipit ricco ed accattivante, ma perché, recentemente, abbiamo avuto modo di apprendere un’infinità di idee, opinioni, cognizioni tanto da averne la testa piena. Un cervello così saturo di idee che se non si dà adito ad un incipit alla fine l’idea inizia a scriversi da sé materializzandosi ai nostri occhi sul monitor. Abbiamo partecipato, domenica 9 dicembre 2012 a Roma presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur, a “Più Libri più Liberi” (tra l’altro un titolo geniale voler considerare la parola “libri” una contrazione della parola “liberi” quasi un “difetto” dislessico e come un difetto si porta dentro una libertà creativa infinita), ma abbiamo partecipato non solo per i libri. Siamo andati ad un incontro con i libri che hanno voce, sguardi, mani , piedi e respiro: siamo andati all’appuntamento con Andrea Camilleri, nonostante il “fitusissimo friddu” che si sentiva dentro e fuori, in questo inverno che pare accompagnare le giornate di crisi nera della nostra Italia, Paese ormai estraneo pure a noi Italiani di rango europeo.