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Storielle al contrario.

Oirartnoc è il nome di una città, ma è l’unica alla rovescia. Anche la lingua è singolare, molte delle parole e dei nomi propri sono al contrario/oirartnoc. Alle domande si risponde ìs o on, e si esulta con “aviv!”. Anche le maestre, che giocano a calcio durante l’intervallo, gridano “LOG! LOG!”, mentre gli alunni le richiamano a gran voce perché è suonata la campanella e le maestre dovrebbero tornare in classe. Che fatica farle smettere, affu!

L’albero della memoria

“L’albero, che dà il titolo al libro, ha un significato importante: in tempo di guerra, quando le famiglie vengono disperse o uccise e le case razziate o bombardate, accade che siano gli alberi a farsi carico della memoria delle persone”.

Perché un albero sia così importante, lo capiamo subito leggendo la storia di Sami, un bambino ebreo italiano che vive gli anni oscuri della persecuzione antisemita in Italia, dal 1938 al 1945. L’albero di olivo, che troneggia nel suo giardino, resterà il custode dei suoi segreti, lo scrigno vivente dei suoi doni preziosi.

Garden

Le saghe vampiresche, che dopo i maghi hanno preso il sopravvento, fanno bella mostra di sé sugli scaffali di molte librerie. Spaziare tra la varietà dell’offerta di lettura è spesso sorprendente e i nostri ragazzi hanno recentemente scelto nuove correnti, come il genere distopico, e il successo della trilogia Hunger Games di Suzanne Collins lo dimostra. Non a caso Garden è presentato in libreria come un “Hunger Games italiano”. La citazione dimostra che questa è una nuova scia di successo che fa proseliti.  Il paragone tra le due storie è inevitabile per chi ha letto la trilogia della Collins e presentano indubbie similitudini, va concesso però che alcune rientrano nelle caratteristiche di questo genere letterario.

Garden non ne è quindi un clone.

 

Le Donne di BookAvenue sono bravissime

Grande soddisfazione da queste parti. A Gioia  Marchegiani che vince a Lucca il prestigioso premio dell’ottava edizione del Lucca Junior 2013 con tema: “Mura maestre – Viaggio illustrato tra muri, pareti e confini” si aggiungono le nostre amatissime Isabella Paglia e Francesca Cavallaro hanno fatto loro il Premio Internazionale Syria Poletti 2013 – Categoria professionisti – Città di La Réole per  Grande&Piccolo con la Motivazione della Giuria europea:”… Quando un bambino si sente grande e quando invece si sente piccolo: tante situazioni narrative vengono messe a confronto in un albo che esprime con straordinaria efficacia e con divertita ironia il pensiero e la vita dei bambini. L’originalità del segno viene esaltata dal gioco dialettico tra testo e immagine”.>>