
di Tullio De Mauro
Meglio un diploma in un istituto professionale industriale o commerciale che una laurea in storia dell’arte: parole di Barack Obama durante un incontro in uno stabilimento della General Electric in Wisconsin lo scorso 30 gennaio.
Peter Weber (su The Week del 19 febbraio) ricostruisce il putiferio che si è scatenato. Obama è stato tempestato di email di protesta. E alla fine ha dovuto smentirsi o meglio spiegare che era stato frainteso, che lui la storia dell’arte la ama fin da ragazzo e che, però, per molti ragazzi sarebbe meglio un buon lavoro nell’industria o nel commercio, e riflettere meglio sulla laurea da scegliere piuttosto che scegliere un incerto futuro come storico dell’arte. Nuove proteste che hanno rilanciato la questione della convenienza degli studi universitari negli Stati Uniti.




C’è un colpevole silenzio sulle condizioni di salute di Alberto. Come molti ricorderanno, è ricoverato da ottobre in una clinica romana per una infezione polmonare che comprime le sue funzioni vitali ed è, per questo, bisognoso di cure continue. Respira ancora adesso grazie ad una tracheotomia e ha passato alcuni momenti davvero critici. In questo momento la situazione sembrerebbe stazionaria nella sua serietà. Non ci sono bollettini medici aggiornati da mesi.
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