Come anticipato, con questo articolo Paola Chiesi ci accompagnerà per l’anno scolastico con un diario di bordo e parnaso ambulante di fatti, cronache e storie raccontati anche da quanti riuscirà a coinvolgere. Buona… navigazione!
Il nuovo anno scolastico si preannuncia sensazionale, se una rock band del calibro di Elio e le Storie Tese celebra con una canzone “Il primo giorno di scuola”. Maledetto il primo giorno di scuola, è finita la mia libertà, recita il refrain. Quella di alunni e professori senz’altro, mentre genitori appesantiti dalla lunga pausa estiva tirano un sospiro di sollievo.


Immaginereste una biblioteca senza libri? Beh, io no. Non ce la faccio proprio. Fin da quando ero piccolo andavo in biblioteca e prendere in prestito dei libri. Sono stato un lettore onnivoro: dai libri illustrati all’inizio ai libri di viaggio e avventura, i migliori amici della mia vita di quegli anni, sono stati i personaggi delle avventure di Conrad! Come dimenticare il marinaio Marlow di Cuore di tenebra? Insomma: i libri sono sempre stati una parte della mia vita.
Tema del mese. Scrivere ai tempi di twitter e letteratura di esordio. Ringrazio Carla Casazza e Isabella Paglia per i loro interventi.
I fatti sono noti per chi segue il destino dei libri nel nostro paese e in quelli oltrecortina: il più grande negozio online del mondo, Amazon, ha deciso di rinegoziare margini di profitto e prezzo dei libri elettronici che vende attraverso i suoi siti. Il gruppo francese Hachette non ha accettato questa imposizione considerandola una vera e propria azione di intromissione negli “affari interni” di un’altra società, la loro, e una forzatura comportamentale nei riguardi delle loro economie; quest’ultima, considerata ancora più scorretta. Un vero vilipendio all’idea di sovranità aziendale e attentato alla concorrenza.>>
C’è ancora chi pensa che viaggiare per piacere sia una cosa semplice. Basta avere un po’ di tempo, un po’ di soldi e un paio di buoni indirizzi. Ma stiamo cominciando a capire che, come la maggior parte delle attività, viaggiare è in realtà un’arte, che trae vantaggio dalla riflessione e dalla pratica sistematica. Non nasciamo sapendo come si fa, e senza esperienza cadiamo nelle trappole più ovvie. In quasi tutti i paesi ricchi del mondo, si viaggia in massa solo da mezzo secolo o poco più. Quindi c’è poco da stupirsi se solo oggi stiamo imparando a metterci in viaggio con una saggezza e un’attenzione che i nostri genitori non avevano.