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La crisi del mondo si combatte (anche) con la poesia

Che ruolo ha la poesia in tempi di crisi? E come può intervenire sullo scenario internazionale? Portando con sè i germi della bellezza, la poesia è fondamentale per immaginare un mondo diverso, più umano e più giusto che possa ridisegnare i confini attraverso la forza delle parole. Ci sono poeti che hanno affrontato temi forti con la dolcezza dei versi. C’è chi si batte per una Natura ancora degna di questo nome massacrata dall’azione di uomini difficile da definire umani. E con queste parole di speranza “il poeta” cerca di cambiare il cosmo o un microcosmo.
E’ il caso della poetessa Marcia Theophilo candidata al premio Nobel per la letteratura, per la sua poesia altamente lirica a difesa della foresta amazzonica respiro del mondo e del popolo Indios.

A chi spetta una buona vita?

Perché dobbiamo aspettare l’ennesima tragica onda per fare in modo che l’Europa prima, e l’Onu poi, sollecitino i paesi  ad aprire le loro frontiere agli immigrati apolidi?

Nelle ultime settimane, siamo stati “sollecitati” – mi si scusi l’uso grottesco del termine – dalle immagini di Aylan Kurdi, il bimbo di tre anni trovato morto sulla spiaggia in Turchia, causa la quale, il mondo  è stato svegliato e scosso dal dolore di suo padre che ha perduto, in un sol colpo, la moglie e i fratelli del piccolo. La tragica fine di una famiglia scappata dalla morte in patria per trovarne un altra in mare.

Fiera del Libro di Francoforte per principianti

Il mondo ha bisogno di dialogo e albi da colorare. Ma il libro italiano è più vivo che mai.

Tutto comincia sull’aereo. C’è un frusciare di pagine e cataloghi, libri che vengono sfilati dai trolley e penne che fanno click. Le mie antenne captano la presenza di librari, giornalisti, scrittori, editori. Al mio fianco siede un signore che legge articoli di letteratura: dopo pochi minuti stiamo già chiacchierando e quando scendo dall’aereo ho i numeri di telefono e le dritte necessarie per affrontare la fiera. Ci salutiamo senza rivelare i nostri nomi, come due lettori eversivi in Farenheit 451, tacitamente uniti nel progetto di salvare il libro dal fuoco.

Diario di scuola. Il primo giorno

Come anticipato, con questo articolo Paola Chiesi ci accompagnerà per l’anno scolastico con un diario di bordo e parnaso ambulante di fatti, cronache e storie raccontati anche da quanti riuscirà a coinvolgere. Buona… navigazione!

Il nuovo anno scolastico si preannuncia sensazionale, se una rock band del calibro di Elio e le Storie Tese celebra con una canzone “Il primo giorno di scuola”. Maledetto il primo giorno di scuola, è finita la mia libertà, recita il refrain. Quella di alunni e professori senz’altro, mentre genitori appesantiti dalla lunga pausa estiva tirano un sospiro di sollievo.

Che fine farà la memoria degli uomini

Immaginereste una biblioteca senza libri? Beh, io no. Non ce la faccio proprio. Fin da quando ero piccolo andavo in biblioteca e prendere in prestito dei libri. Sono stato un lettore onnivoro: dai libri illustrati all’inizio ai libri di viaggio e avventura, i migliori amici della mia vita di quegli anni, sono stati i personaggi delle avventure di Conrad! Come dimenticare il marinaio Marlow di Cuore di tenebra? Insomma: i libri sono sempre stati una parte della mia vita.

Scrivere e leggere nell’era di Twitter

Tema del mese. Scrivere ai tempi di twitter e letteratura di esordio. Ringrazio Carla Casazza e Isabella Paglia per i loro interventi.

Non molto tempo fa, commentando con Paola Manduca il successo di lettori di un suo articolo sulle “sfumature”, il libro dal grande successo planetario di James su BookAvenue, abbiamo convenuto sulla enorme disponibilità in rete di cose da sapere: ogni libro ha la sua recensione anche il più brutto, dicevamo. Ma la quantità di risorse disponibili sulla rete, impongono anche processi di lettura più rapidi tali da fruire di risposte capaci di soddisfare i nostri bisogni di sapere il più velocemente possibile. Oppure è vero il suo contrario? La velocità con cui si legge rende necessaria un’informazione didascalica. Della serie: siate brevi e vi leggeremo.

Buon anno nuovo a tutti

Tra bilanci e nuovi slanci

I primi fanno fatica a quadrare. Lo dicono tutti. Lo diciamo anche noi. Sugli slanci molti hanno appeso le scarpe ai chiodi e mollato la spugna. Noi no. Siamo in pieno tsunami… cambierà il modo in cui leggeremo e gli editori pubblicheranno. Non il senso e la ragione per cui si è editori, autori o lettori. La vita nuova si affronta. L’aurora va forzata.

Il libro, sia esso cartaceo o in formato digitale, non è uno strumento neutro per la democrazia di un Paese.

Questo noi lo abbiamo capito 10 anni fa quando abbiamo scelto di metter su una comunità di lettori dal nulla, di farlo come una scommessa senza scopo di lucro. Come una porta aperta alla gente come lo sono, del resto, le nostre librerie.. Una porta aperta alle frontiere della letteratura, della storia e delle geografie, come dice il nostro manifesto.>>

Era Ora!

(Fonte dati: Ibuk.it) Dopo l’incoraggiante riduzione delle perdite dei mesi estivi, Settembre finalmente registra il segno più, con risultati positivi sia a valore che a pezzi. Dopo otto mesi con il segno meno si registra un dato positivo: 2,25% a valore e 1,31% a numero di pezzi segno, tra l’altro, che il prezzo medio del mese ha avuto un ulteriore piccolo incremento.

Interessante il confronto tra Novità e Catalogo del solo mese di Settembre, che evidenzia un incremento rispettivamente del 4,5% e dell’1,1%.

I 54 Editori che rappresentano il 70% del Sellout perdono complessivamente l’1,37%.