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Storia di un’italiana chiamata Cicilla

Cicilla. foto d’epoca di Maria Oliverio

Il brigantaggio come lotta di classe. Tema caro a Gramsci e ripreso dalla sinistra più volte. La lettura di “Italiana”, il libro di Giuseppe Catozzella, ammette Davide Zotto nella sua scheda, “funziona e si legge con piacere”. Detto ciò, confessa di non essere riuscito a leggerlo semplicemente come un romanzo lasciandolo pieno di interrogativi nell’ambito storico. Motivo di per sè sufficiente per indagarli e scriverne.

uomo con fogli sparsi in crisi di scrittura

Fuori Orario

Riceviamo e subito pubblichiamo la breve, brevissima, lillipunziana, microscopica risposta all’articolo di Michele Genchi sulla crisi da foglio bianco del nostro amico Davide Zotto. La via della guarigione sembra ancora lontana.

uomo con fogli sparsi in crisi di scrittura

Davide Zotto e il blocco dello scrivano

Il nostro collega e amico Davide Zotto soffre di intermittenza. Per fortuna, è un malessere che colpisce solo alcune attività cognitive; di solito la scrittura prima di altro. Colpisce indifferentemente ricchi e poveri, scrivani e studenti, scrittori e giornalisti, relatori di tesi e professori universitari in cerca di ranking. Alcuni inequivocabili segnali c’erano già stati con la pubblicazione del suo articolo: Orario! sul nostro sito: non ce ne eravamo accorti fino al suo più esplicito “non ci riesco”.
Michele Genchi nel più irriverente sollecito che si possa fare a un collega.

Il sale dell’amicizia

Il sale, si sa, dà sapore, ma se sparso sulle ferite provoca dolore.

Pactum salis, è un libro sull’amicizia, di come sia sfaccettata, di come possa dare gioia, ma anche dolore. Il titolo, lo si scopre dall’abstract, deriva da un proverbio medievale che definisce  l’amicizia come un patto di sale; e fondamentale era il sale nella società dell’epoca; inoltre quel salis evoca anche la salina della Bretagna in cui è ambientato il libro.
l’intermittente Davide Zotto per il libro di Olivier Bourdeaut

Terra di nessuno (piena di zinco)

(ndr) per farsi una idea delle superfici: Stato del Vaticano:0,44 KM2, Moresnet:3,4 KM2, Repubblica di San Marino:61,2 KM2

1815. Congresso di Vienna. Si devono ritracciare i confini dopo che è passato il tornado napoleonico. C’è fretta. Le cartine non sono precisissime e forse il pennarello ha la punta grossa. Non si sa, perché quei documenti sono spariti nel nulla. Alla cartina sono collegati alcuni articoli del trattato per definire meglio le spartizioni, perché tutti cercano di avere il massimo e arraffare qualche territorio in più. Qualora ci fossero dubbi se ne occuperanno delle commissioni bilaterali per tracciare i confini con più precisione ed evitare che alcune case vengano tagliate a metà dalla linea di confine.

Come i Wanderers hanno vinto la coppa d’Inghilterra.

Vi piacciono la favole? Quelle senza principesse, intendo. Vi propongo una favola calcistica.

Ma forse il romanzo di Carr, Come i Wanderers vinsero la coppa d’Inghilterra, è più simile ad un racconto epico o di avventura.

Non un giallo di sicuro, sappiamo già dal titolo come va a finire; sarebbe come dire che l’assassino è il maggiordomo.

Il libro fu scritto alla metà degli anni settanta e, se all’epoca poteva apparire già bizzarro, al giorno d’oggi risulta assolutamente incredibile e impensabile nell’attuale “sistema calcio”; per questo motivo si rivela ancora più stravagante; uno stravagante bello, ironico, divertente e carico di leggerezza.

Il libro è un romanzo di pura invenzione, ma per certi versi premonitore, salvo per  il finale. >>

Un paese al crepuscolo

Tralummescuro è il momento di passaggio tra il giorno e la sera, tra la luce e il buio; il termine indica questo istante di incertezza. Come pregna di incertezza, in questo caso geografica, è la Pavana di Guccini, indecisa se essere Toscana o Emilia. Confine geografico (un tempo vi era la dogana tra Granducato di Toscana e Stato Pontificio)  e culturale, territorio ambivalente, a cavallo tra le due regioni nel cibo e nella lingua.

Il linguaggio è parte fondamentale del libro, l’autore utilizza un registro linguistico molto particolare nel quale il dialetto locale è mescolato all’italiano colto, talvolta tecnico, in una struttura lessicale unica; qui spunta l’anima del Guccini linguista che illustra le varianti lessicali nell’arco di pochi chilometri lungo il crinale appenninico. Le spiegazioni linguistiche sono inserite all’interno di un racconto nostalgico; come per le tigelle: rammentando le occasioni in cui venivano cotte chiarisce che si tratta di una sineddoche, perché la pietanza assume il nome del recipiente in cui viene cotta.

Orario!

Sono in cassa e squilla il telefono, la modulazione dello squillo suggerisce che si tratta di una telefonata interna. Mi aspetto un collega della libreria che mi chieda qualche delucidazione.
Invece no.
“Orario!” afferma una voce dall’altro capo del filo. Non è un collega della libreria; l’accento romano-pugliese e l’affermazione non lasciano alcun dubbio: Michele da Roma.
Mi ricorda che gli devo una recensione.
Ma poi non sono così sicuro di avergliela promessa, ma lui è convinto di sì e si fa prima a scrivere una  recensione che distoglierlo dalle sue convinzioni.

Martin Pollak, Il morto nel Bunker. Indagine su mio padre

Come e perché si diventa nazisti?
E’ questa la domanda che si pone Martin Pollack riferendosi alla famiglia paterna. La risposta si trova nella sua indagine. Indagine che ora Keller ha il merito di ripubblicare.
Con una ricerca che si avvale degli strumenti dello storico e di una scrittura brillante, Pollack compie un viaggio alle radici della dissoluzione dell’impero Asburgico e della nascita del nazismo.