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Tutto quello che avreste voluto sapere su Wilki Collins e non avete mai osato chiedere

Ho sempre sostenuto che l’unico importante fenomeno presentato dalla società moderna sia l’enorme prosperità dei folli.

L’Autore. Wilkie Collins nasce a Londra l’8 gennaio 1824. Il padre William, paesaggista, ha in mente per il figlio un futuro fuori dal mondo dell’arte. Infatti Wilkie all’inizio si cimenta con il commercio del thè, scoprendo, però, di non essere tagliato per le attività mercantili.A quel punto decide di studiare giurisprudenza al Lincoln’s Inn: nel 1851 ottiene l’abilitazione all’avvocatura, ma tale carriera non gli dà lo sperato successo.
Solo iniziando a scrivere scoprirà la sua vera vocazione che si accompagnerà a quella per la pittura – Collins arriverà ad esporre le sue opere alla Royal Academy in una mostra nell’estate del 1849. Ma la sua vera passione rimarrà comunque la letteratura, passione che lo porterà ad essere riconosciuto come il padre del genere poliziesco.

Henry James. Giro di vite

E’ inizio estate e i quotidiani mi consegnano immagini scioccanti. Da un lato vedo l’orrore iracheno e l’avanzata di un’ideologia politica e religiosa estrema, dall’altro la cronaca nostrana di un irreprensibile marito-figlio modello che stermina moglie e bambini per recuperare una fantomatica libertà. Mister Hyde è tra noi e fortunatamente è in questi giorni che sto rileggendo Giro di vite di Henry James.

L’ho letto per la prima volta nel giugno 2003, a Venezia. Ricordo le circostanze: ero sprofondata in una poltrona accanto a una finestra che dava sui Frari e non riuscivo a staccare gli occhi dalla pagina nonostante il caldo opprimente. Undici anni dopo lo riprendo in mano – un’altra volta all’inizio dell’estate – e si fa strada in me la speranza di provare ancora quell’emozione che mi ha portato a scrivere una miriade di minuscole note a margine.

Lev Tolstoj. L’ambiguità della Chiesa russa

Mesi fa, l’ex-vice primo ministro russo Igor Shuvakov, ha intrapreso una missione paradossale: riabilitare uno dei personaggi più amati della storia russa, Lev Tolstoj. Non ci è riuscito e non ci riuscirà come prima aveva già provato il suo predecessore Sergei Stepashin con molto zelo e altrettanto insuccesso. Una missione che potrebbe ormai sembrare inutile, un secolo (e passa) dopo la morte dello scrittore. Ma fin dal 2010, anniversario della sua scomparsa, i russi si sono accapigliati su di lui come quando era vivo. Gli intellettuali hanno accusato la Chiesa Ortodossa Russa di aver messo in una lista di proscrizione un eroe nazionale, mentre la Chiesa lo ritiene responsabile di aver accelerato l’ascesa dei Bolscevichi.

Palinsesti woolfiani, l’influenza di Virginia Woolf arriva ai nostri giorni

L’opera di Virginia Woolf non ha mai smesso di scuotere, probabilmente fin dal giorno della sua creazione e sicuramente fino ai nostri giorni. Si parla della sua influenza nel saggio Palinsesti woolfiani. L’influenza di Virginia Woolf nei romanzi “Light” di Eva Figes e “The Hours” di Michael Cunningham (2012, Edizioni Il Foglio). L’autrice, Daniela Neri, nata in Italia e inglese d’adozione, offre un approfondimento puntuale ed esaustivo in particolare sulla scrittura woolfiana rielaborata da Eva Figes (Light) e da Michael Cunningham (The Hours). In una suggestiva cronistoria passa in rassegna i palinsesti più noti della letteratura (secondo la definizione di Gerard Genette e il concetto di intertestualità proposta da Julia Kristeva) e analizza le opere delle scrittici e degli scrittori che hanno adottato l’ipotesto woolfiano.

Naufragi

L’ ultimo, grande dramma di Shakespeare, La tempesta, dramma della rottura e della riconciliazione, della conquista e della rinuncia, si apre con un naufragio. Benche’ provocato ad arte, non e’ meno spettacolare di quelli veri. Il naufragio e’ un buon inizio di storie, ma la frequenza rispecchia indubbiamente l’ attrazione e l’ interesse che quell’ epoca sente per le scoperte geografiche, i mari aperti, le nuove terre che si vanno ormai colonizzando. La tempesta si ispira al resoconto del naufragio di una nave delle Bermude, e la stessa eroina del dramma, Miranda, in una celebre battuta, parla di uno “splendido mondo nuovo”.

I gattopardi. L’attualità del capolavoro di Tomasi di Lampedusa

Riceviamo e volentieri pubblichiamo dal gruppo di lettura degli Amici del Libro di Montichiari

“Poche ore dopo la mezzanotte del 23 luglio 1957, Tomasi di Lampedusa moriva nel sonno.
Solo un anno prima, quando il mortale destino era ancora ignoto alle righe de Il Gattopardo e alla consapevolezza del suo autore, il principe di Lampedusa andava scrivendo il romanzo che l’avrebbe reso eterno. Non c’è da stupirsi che il primo approccio con lo scritto sia fallimentare, poiché è da studenti che generalmente se ne conosce l’essenza, nel vincolo di un dovere che ruba la bellezza a una memorabile prosa, da qualcuno definita “d’arte”. Il fascino dell’opera si svela poi negli anni, quando scorrendo lo sguardo sopra una fila di vecchi libri, si torna a leggerlo. E Il Gattopardo, tanto per intenderci, «è uno di quei romanzi nei quali, anche quando la macchina del racconto sembra incepparsi o rallentare di ritmo, c’è sempre almeno un motore di riserva che funziona» (Geno Pampaloni)

Il viaggiatore incantato

Il viaggiatore incantato di Nikolaj Semënovič Leskov (Gorohovo, 16 febbraio 1831 – San Pietroburgo, 5 marzo 1895) è una girandola di avventure e sventure improbabili raccontate dal protagonista a un pubblico che viaggia su un battello sul lago Ladoga.
Leskov è uno dei maestri del racconto breve nella letteratura russa e ha scritto un prodigioso numero di racconti in una grande varietà di generi.

Se 120 anni vi sembrano pochi. Esce Dorian Gray vers.integrale

Londra, 29 aprile 2011 – Il ‘Ritratto di Dorian Gray’ venne pubblicato per la prima volta alla fine dell’ottocento. Nel 2011 siamo pronti a leggerne la versione integrale: senza sconti per i puritani. ”Volgare”, ”impuro”, ”sudicio”, ”sporco”. Queste accuse costrinsero J. M. Stoddart, il primo editore di Oscar Wilde (1854-1900), a pregarlo di rimuovere dal suo romanzo allusioni troppo esplicite all’omosessualità e all’eccessiva sensualizzazione dei rapporti tra i protagonisti.