Storia di due anime

Michelangelo, creazione di Adamo, particolare
   Tempo di lettura: 5 minuti

Giorni fa, mentre cercavo delle vecchie foto in alcuni scatoloni ho ritrovato dei miei racconti e manoscritti, ed ho passato il pomeriggio a rileggerli.
Chi ha la passione della lettura, almeno una volta nella vita ha provato anche a scrivere qualcosa di suo, che siano racconti o un vero e proprio manoscritto, poco importa: leggere va a braccetto con lo scrivere, ed anche io tanti anni fa ho indossato i panni dello scrittore, perchè per me scrittore è colui che scrive, non solo colui che pubblica.
Rileggendo la mia prima storia, con il cuore sono tornata indietro a quei tempi in cui scrivere era tutta la mia vita e sono stata sommersa dai ricordi, dai sogni che inseguivo e dalle emozioni di quel periodo in cui ogni momento libero era dedicato alla scrittura, ma mi son tornate in mente anche dalle mie “fisse”di cui non avevo più memoria: mi dispiaceva che i personaggi restassero imprigionati in un solo libro. Scrivere ha i suoi vantaggi, tra i quali poter dettare le regole che caratterizzano i tuoi libri, e affascinata dalla fissazione del grande regista Hitchcock di comparire per pochi secondi nei suoi film, ho permesso ai protagonisti dei miei libri di fare capolino nei libri successivi con dei piccoli camei inseriti nella storia: è come rivedere un caro amico per un breve saluto: fa piacere riabbracciarlo dopo tanto tempo.
A volte questo ritrovarsi non è solo un piacere, può essere davvero una necessità.
Nel tentare di dare avvio ad una storia, verrebbe da chiedersi quale sia il modo migliore per raccontarla, questa storia, e la risposta pare davvero ovvia: si inizia dal principio e non ci si ferma che alla fine.
Ebbene, al libro che è stato sul mio comodino in questi giorni, Storia di due anime di Alex Landragin, questo metodo non si applica affatto alla storia che narra se non per come è stato scritto, sicuramente non per come può essere letto.
E’ proprio questo il geniale suggerimento che la voce narrante ci propone, sin dalle prime pagine: se vi va potete leggetere dal principio sino alla fine del libro, ma se vi aggrada, seguite le istruzioni e saltate ogni volta alla pagina indicata, e avrete tra le mani una storia singolare di un grande amore, un thriller avvincente di sconcertante cesellatura, ovvero la storia di due anime che si rincorrono nel tempo (oltre che nelle pagine del libro) per tentare di stare finalmente, nuovamente insieme.
Dall’avvio della storia veniamo a sapere che esiste una legge che permette a due anime di scambiarsi il corpo, ed abitare quel corpo come un ospite. Ma la Legge decreta anche che Non c’è scambio che possa compiersi senza tornare indietro: ovvero ogni anima deve tassativamente tornare indietro, ogni cosa deve tornare al suo posto, ed infrangere la legge potrebbe portare alla distruzione del mondo.
Questa singolare e avventurosa storia parte proprio da uno scambio che infrange questa regola: inizia quindi l’odissea di queste due anime, innamorate e coinvolte in un carambola di avvenimenti che le porterà a saltellare nel tempo ed a cercare di riconoscersi mentre abitano corpi sconosciuti inseguiti da uno spietato assassino che, privato del proprio corpo e della propria identità cerca vendetta.
“Dopo che hai compiuto uno scambio vieni scaraventato in una nuova vita, e all’inizio ti dibatti per cercare di comprendere come funziona. Sei come un tessitore che si siede ad uno strano telaio, davanti a un tappeto lasciato a metà di cui non conosci il disegno. I fili sono già infilati nei rocchetti, e tu non puoi fare altro che affidarti ai muscoli delle tue dita, che sanno come continuare a tesserlo, aspettando che la corretta sequenza affiori spontanemente nell’esatto momento in cui ne avrai bisogno”.
Un libro degno dell’atmosfera che troviamo ne “L’Ombra del vento” di Zafon e che ricorda “Ogni Giorno” di Levitan (Ogni giorno (bookavenue.it) ), ma assolutamente un libro che per impostazione, narrazione ed originalità è un genere a sè stante.
Bello da leggere e bello da vivere questo grande amore che si rincorre: perchè se smettere di amare una persona a volte è impossibile, è certo che nella vita si vivono cose preziose senza averne la necessaria consapevolezza, e a volte quando le si perdono, quelle cose preziose, una vita può non bastare per tentare di recuperarle.

Per BookAvenue, Marina Andruccioli


Il libro

Alex Landragin,
Storia di due anime,
Tea edizioni,
ed. 2024 pp.400


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