1) Non dire bugie; 2) non essere insicuro; 3) non mettere in piedi strategie se senti che non puoi gestirle; 4) abbandonati alle prime impressioni, soprattutto se seguite da secondi ragionamenti; 5) fai progetti anche se irrealizzabili, tanto sono gratis; 6) ama l’amore, come in fondo lo ama anche
Erfraim Medina Reyes in C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo
Non dico che sono cattivo però dico: stai all’occhio. Appartengo a una razza indomita, che si muove in fretta, quel tipo di persone che si lasciano dietro una scia d’ansia. Ho smesso di dire bugie perché ho perduto l’immaginazione ma non c’è nulla di affidabile nelle mie verità. Apro gli occhi e guardo il soffitto. Questo mi fa venire voglia di pensare. Me ne sto sdraiato a pensare per ore. Non è sempre stato così. Come Sid e Nancy, anch’io ho cercato di arrivare in tempo per la cena ma i cartelloni pubblicitari e i segnali stradali mi hanno guastato il sangue. La mamma veniva tutte le sere a vedere se dormivo: prima mi toglieva il libro dalle mani, poi mi rimboccava le coperte, mi benediceva due volte, spegneva la luce e se ne andava senza far rumore. Come Sid e Nancy, anch’io ho visto forme nelle nuvole e non sempre erano piacevoli. Come loro, mi sono sorbito sfilate di professori del cazzo e bande militari mentre dal fondo lanciavano sputi feroci e raffiche di peti. Allora sono saltato dalla finestra e ho pigiato sull’acceleratore, sono entrato in contatto con i prati e le libellule, e a un certo punto non c’erano più prati ma un promettente tic-tac, un brusco accenno di musica e altri che come me cercavano il brivido.