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Musica e cervello. Un’accoppiata sorprendente

©musicofilia di marina andruccioli

Nei racconti di Sacks è la scienza a farla da padrone: non ci sono manie, ossessioni, malati, ma solo cervelli che operano in modo diverso e per questo sensi che reagiscono in maniera differente.
In questo caso l’udito. Il potere della musica. Eloquente il capitolo dedicato alla musicoterapia nei pazienti affetti da Parkinson o in quelli post-encefalitici. Come può l’ascolto musicale dare giovamento a postura e rigidità muscolare in una patologia dominata dalla distruzione dei “neuroni del movimento”.
Marina Andruccioli. nella sua cronaca di lettura. ci aiuta a capirne di più.

Shirley Jackson

Una vecchia storia da rileggere

Il 9 Agosto 1965 il “New York Times” annuncia che a Bennington nel Vermont “Shirley Jackson di anni 45, scrittrice di racconti brevi e romanzi, è morta nella sua casa ieri pomeriggio, dopo un apparente attacco di cuore.”
Shirley Jackson si era laureata alla Syracuse University nel 1940 e aveva sposato il critico letterario Stanley Edgar Hyman (la coppia aveva quattro figli).
Casalinga e scrittrice a tempo pieno, è nota per aver scritto “La Lotteria“, un racconto pubblicato nel 1948 dal New Yorker che all’epoca suscitò scalpore e dibattiti diventando in breve tempo un classico che è stato, per almeno due generazioni, una lettura obbligatoria nelle scuole americane.

Il codice dell’anima

Il Codice dell’Anima di Hillman afferma l’esistenza di una particolare “vocazione”, di un particolare “destino”, “carattere” o “immagine innata”. L’idea fondamentale alla base dell’affascinante Teoria della Ghianda è proprio l’esistenza di una “unicità” di cui ciascuna persona è portatrice, che chiede di essere vissuta e che sarebbe già preesistente prima ancora di poter essere vissuta.
Ne parla Marina Andruccioli con lo sguardo introspettivo che abbiamo imparato a conoscere.

Ci si può fidare della scienza?

È stato particolarmente interessante seguire l’ International Booker Prize di quest’anno poiché i libri selezionati adottano tutti un approccio creativo alla forma, al genere e alla narrativa nel raccontare le loro storie.  Non sono sorpreso, intendiamoci, il premio ha acquisito una tradizionale capacità di stupire anche i lettori più raffinati confermato con il giusto premio riconosciuto quest’anno al libro: At night all blood is black, del francese di nascita e senegalese di crescita, David Diop già vincitore, tra l’altri, del più importante premio letterario francese, il Goncourt, con Frère d’âme (tr. Fratelli d’anima, Neri Pozza 2019). Brevemente, la storia nel libro sconosciuta ai più, è quella dei senegalesi che combatterono per la Francia sul fronte occidentale durante la prima guerra mondiale. >>

B come bei consigli

Yahoo answers: domande che per vergogna faresti solo agli amici intimi e che invece in rete rivolgi agli sconosciuti, fidandoti – suppongo – delle risposte.

Ci trovate di tutto: da “ragazze, come considerate un bacio dato sul collo?” a “che fine avrà fatto il cavallo bianco della pubblicità Vidal?”, ma anche “sapete consigliarmi libri sull’amicizia?” Ecco, questa è per esempio la delicata questione che pone Eli3396: chi le consiglia Narciso e Boccadoro e L’amico ritrovato non le fa un torto, ma se Eli avesse alla fine dato ascolto a chi le consigliava come imperdibile “Bianco come il latte rosso come il sangue” di D’Avenia?

L’Innominabile attuale. L’età dell’inconsistenza secondo Roberto Calasso

Un libro di Roberto Calasso merita sempre attenzione. Ma il suo lavoro “L’Innominabile attuale”, naturalmente Adelphi, è destinato a rimanere nella memoria dei buoni lettori per le sue “provocazioni” da lasciare, rigorosamente, sedimentare nel tempo della riflessione.
Le pagine sono frammenti “pittorici” (“colore” sprigionato dalla tavolozza) che sembrano usciti direttamente dall’immagine di copertina decisamente evocativa per la forza della scena.
Usando la fantasia è possibile immaginare nella rappresentazione del Tiepolo un cartiglio celato, non visibile e per questo senza nomenclature.
E, al pari del Mondo Nuovo, oggi tale opera pittorica comunica, forse, lo smarrimento che Calasso mette subito in primo piano come un’avvertenza farmaceutica
La sensazione più precisa e più acuta, per chi vive in questo momento, è di non sapere dove ogni giorno sta mettendo i piedi. Il terreno è friabile, le linee si sdoppiano, i tessuti si sfilacciano, le prospettive oscillano. Allora si avverte con maggiore evidenza che ci si trova nell’innominabile attuale.

Eduard Limonov. Dove i destini reali e quelli fantastici s’incrociano

Limonov, chi era costui? Un poeta, un dissidente, un bolscevico, un personaggio di Solzhenicyn, un bandito, un attore, un cantante rock, un campione di scacchi? No, è il protagonista di un libro. Turghenev, Tolstoj, Dostoevskij? No, no. Ma si può arrestare un personaggio di fiction? Difficile. Eppure.

Chi si ricorderebbe di Eduard Limonov se non fosse uscito il libro di Emmanuel Carrère? Eppure il vecchio Limonov è tuttora lì, in carne e ossa, dentro la sua storia e la storia della Russia eterna, imperscrutabile enigma circondata dal mistero, inenarrabile crogiuolo di storie e di dolori, inarrestabile flusso romanzesco.

Simon Winchester, Il professore e il pazzo

Di Simon Winchester avevo già letto altro. Per cui quando ho preso in mano Il professore e il pazzo< mi è venuto spontaneo dargli un’occhiata. Anche perché la copertina fa simpatia, è buffa. L’abstract del testo mi inspirava, ma è quando ho letto  le poche righe espunte dal testo in cui Winchester racconta l’incontro tra il Murray e Minor che ho capito che non potevo non leggerlo.
Adelphi ha scelto probabilmente le righe più belle del libro. Il divertente e ben congegnato racconto di un colpo di scena: l’incontro tra Murray curatore dell’Oxford English Dictionary e il suo collaboratore principale, il dottor Minor. Minor, un medico americano in congedo, è detenuto in un manicomio per aver ucciso un uomo ed essere stato dichiarato malato di mente durante il processo.