La figlia del partigiano O’Connor di Michele Marziani

   Tempo di lettura: 1 minuto

In certi casi la vita ci riserva delle svolte inaspettate, che possono stordire oppure dare una nuova sferzata di energia, o entrambe le cose.
È quello che accade a Pablita O’Connor, vedova sessantenne che vive nelle Alpi piemontesi e si porta dietro un nome ingombrante. Nome che è il ricordo più vivo dell’amato padre, Malachy O’connor, partito dall’Irlanda nel 1936 per combattere accanto agli antifascisti durante la guerra di Spagna e finito, poi, a fare il partigiano sui monti dell’Ossola.
Proprio per percorrere le tracce lasciate dal padre, per capire qualcosa di più delle proprie radici, Pablita parte per un viaggio avventuroso e imprevedibile che le riserverà incontri speciali la cambierà per sempre.

Un romanzo bello e scritto con lo stile diretto e accattivante proprio di Michele Marziani che miscela sapientemente vicende storiche, riflessioni, una trama avvincente e il filo  rosso dell’ironia che lega il tutto in una storia di quelle da leggere tutto d’un fiato.
Si scoprono vicende storiche sconosciute ai più, si vede l’Irlanda con nuovi occhi.
Pablita è un personaggio che resta nel cuore. La lenta consapevolezza che in lei si fa strada riguardo al padre, il capire che per conoscere  una persona non basta viverci accanto per tanti anni, comprendere che lo stesso vale per se stessi, sono riflessioni preziose che questo romanzo fa scaturire con garbo e leggerezza.

 

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Carla Casazza

Scrive articoli, valuta, edita, corregge manoscritti, si prende cura di scrittori affermati o esordienti. Vive tra i libri e per i libri e non le bastano mai...Giornalista pubblicista, autrice, editor, Carla Casazza si occupa di scrittura e comunicazione editoriale con una particolare attenzione agli autori esordienti. Ha pubblicato "Montecuccoli 1937-38. Viaggio in Estremo Oriente" (Bacchilega Editore, 2006) e "Scritto sull'acqua" (Narcissus Self Publishing, 2012).

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