L’Italia non è Paese per esordienti?

Nel nostro Paese c’è spazio per la letteratura d’esordio? E a quali condizioni?  Cosa puo’ fare un giovane scrittore per emergere dall’oblio? Interveniamo nel dibattito con Carla Casazza, non a caso, responsabile della rubrica First Circle del nostro sito.

Due articoli usciti la scorsa settimana – uno a firma di Andrea Bajani pubblicato su La Repubblica, il secondo in risposta al primo di Angelo Ferracuti su Il Manifesto – esprimevano con diversa veemenza e sfumature più o meno intense di amarezza il medesimo concetto: autori esordienti, lasciate perdere e cercatevi un’altra occupazione.>>

Domani è un altro giorno di Caterina Ferraresi

Caterina è giunta alla soglia della cinquantina conducendo una vita noiosetta e banale. Ma quando il marito, con il quale il rapporto si è assai intiepidito, le annuncia che si è innamorato di un’altra donna e che intende andarci a vivere insieme, le crolla ugualmente il mondo addosso. E improvvisamente si accorge di quanto è grigia la sua esistenza tra le traduzioni part-time dall’olandese per una ditta di tulipani, la figlia studentessa universitaria che ha poco tempo e scarse attenzioni per la madre, e un gatto un po’ stranito.

Podcast. Storia minima del Soul vol. 2: Otis Redding

Chissà perché capita, ad ognuno di noi, sentire quella tipica stretta al cuore ogni volta che ci mettiamo all’ascolto delle prime note di I’ve Been Loving You Too Long. Come sarebbe senza? Del resto, Otis Redding è stato il cantante soul più influente degli anni 60, forse il più grande, il più importante. Mio padre lo ascoltava, mia madre lo ascoltava, e tutta quella generazione che ha messo al mondo la mia, l’ascoltavano. La sua voce dall’anima profonda, gli arrangiamenti della sua musica, il professionista che ha fatto “aggiornare” l’R&B nell’anima moderna che ora ascoltiamo.

Antonio Capitano

Laureato in Scienze Politiche, Antonio Capitano è funzionario comunale. E’ lo sguardo sulla realtà di BookAvenue.
Scrive su Atlante, magazine della Treccani. Ha collaborato con Il Sole 24 Ore e collabora con Il Ponte, rivista fondata da Piero Calamandrei. E’ stato autore, attore e regista teatrale. Ha ricevuto numerosi riconoscienti giornalistici e culturali. Nell’Aprile del 2021 è stato nominato Ambasciatore della lettura dal CEPELL (Centro del libro e della lettura) del Ministero della Cultura.

I libri si liberano. Oggi è il Social Book Day

Oggi Giovedì 17 ottobre si tiene la prima giornata dedicata ai libri ideata da Libreriamo e che coinvolge tutte le pagine social ed i diversi canali digitali dedicati alla lettura

Un invito alla lettura globale, che parte dalle pagine e le community dedicate ai libri per poi coinvolgere tutti. Nell’era dei social network arriva il 17 ottobre Social Book Day, la giornata dedicata ai libri nel corso della quale i nuovi canali digitali possono permettere di sostenere un fine sociale molto importante: leggere di più.

Italo Calvino e i sentieri della scrittura

Bookavenue festeggia il 90mo compleanno di Italo Calvino con l’articolo di Antonio Capitano. Al grande autore, proprio per l’occasione, sono dedicate diverse manifestazioni nel nostro Paese.

La vita di una persona consiste in un insieme di avvenimenti di cui lìultimo potrebbe anche cambiare il senso di tutto l’insieme. Italo Calvino questi giorni avrebbe compiuto 90 anni. Un Gigante della letteratura, che ancora attira l’attenzione sul significato delle sue parole che riescono sempre ad andare oltre.

Il bilancio amaro della vendita dei libri in Italia.

“Una politica per il libro non è più solo urgente, è in ritardo”. E’ un bilancio amaro quello del presidente dell’Associazione Italiana Editori (AIE) Marco Polillo in occasione della presentazione del Rapporto AIE sullo stato dell’editoria in Italia alla 65ma edizione della Buchmesse, il più importante appuntamento internazionale per lo scambio dei diritti del settore librario, tenutosi a Francoforte la scorsa settimana. “In due anni il fatturato è diminuito del 14%, ogni giorno abbiamo notizie di librerie che chiudono, la crisi di liquidità si aggrava, si vanno rideterminando gli equilibri competitivi nei canali commerciali del libro, anche l’export cala – ha proseguito -. Serve un dialogo serio, diretto, subito. Siamo a Francoforte, in un contesto internazionale, ed è naturale fare dei confronti.

alice munro

Premio Nobel Letteratura. Un altro anno senza Philip Roth

Penso che una delle emozioni che gli scrittori vincitori dell’ambito premio ricordano più distintamente, è quello dell’arrivo della notizia. Mi immagino che l’Accademia svedese li abbia scovati a casa quasi tutti, fatta salva, s’intente, la classica eccezione che conferma la regola; forse qualcuno l’ha saputo in ritardo perché era a passeggio con il cane, altri, chessò, a fare la spesa; altri ancora non hanno avuto la notizia direttamente come, per esempio, “il nostro” Dario Fo, il quale era seduto al posto di passeggero al fianco di Ambra Angioini impegnati nella registrazione di un programma televisivo molto bello di qualche anno fa (Roma-Milano solo andata). Un’auto di servizio si affiancò alla loro e un cartello appiccicato al vetro dall’interno diceva “Dario, hai vinto il Nobel!”.