di Silvia Vecchini e Sualzo
Il mio posto perfetto non è lontano. E’ lì dove sei tu che mi tieni per mano.
Leggi, Ascolta, Vivi!
di Silvia Vecchini e Sualzo
Il mio posto perfetto non è lontano. E’ lì dove sei tu che mi tieni per mano.
“Si ritrovarono faccia a faccia. Lei aveva gli occhi spalancati e la bocca semiaperta; lui i capelli tutti scompigliati. Il letame denso e puzzolente della stalla fumava nella carriola in mezzo a loro nella fredda aria autunnale.”
La storia tra Sarah, cameriera di casa Bennet (proprio i famosi Bennet di Orgoglio e pregiudizio) e il loro nuovo valletto inizia così. Un esordio ben diverso dalle eleganti scaramucce tra Darcy ed Elizabeth. Il loro incontro fumante di concime fresco toglie ogni dubbio al lettore: qui si parla di vita vera, di quella realtà cruda e concreta, ma non per questo priva di una sua poetica malinconia.
Non ho più la macchinetta e sto andando al corso di recupero. Passo e ripasso la lingua sui denti. Non mi capacito di trovarli liberi dal ferro. Mi viene la contentezza. Lo so, è un sentimento inadatto alle circostanze: ci sono le pesti che vorranno sapere e che mi offenderanno ancora con le mani e con le parole. C’è il mondo che mi vuole cambiare. Ci sono gli accidenti di famiglia che non mancano mai.
Dopo l’illusorio segno + del mese di Settembre, ecco che Ottobre toglie tutte le fantasie laddove queste si fossero insinuate nelle nostre menti a tal punto da farne diventare una convinzione. Ma siamo matti? No. A soccorrere le nostre misere certezze di essere nel pieno di una crisi che non vede fine ecco i brutti numeri di Novembre.
L’altro ieri 5 dicembre c’è stato un vero e proprio boom di visite: circa 13000 in un giorno. Quelle 3000 visite da Palo Alto in California non ci hanno ingannato: sono state un tentativo si spamming non riuscito grazie ai sistemi di sicurezza del sito. Ma quelle 4500 dall’Italia, invece, sono vere (1000 delle quali solo tra Roma e Milano come si vede nella foto accanto).>>
“Tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno”. Salvatore Buzzi, braccio destro di Massimo Carminati, accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso, intercettato svela qual è la sua principale fonte di guadagno, la gestione dei centri di accoglienza per rifugiati e immigrati, quella dei campi rom e dei servizi come lo smaltimento dei rifiuti e delle piste ciclabili.
Ho conosciuto Anna Rastello alcuni anni fa al concorso letterario Turno di notte. In quella occasione mi ha raccontato dell’esperienza da cui, qualche tempo dopo, sono nati il libro e il documentario “Il cammino di Marcella”: 1600 km a piedi da Sarzana ai Pirenei per mantenere fede ad una promessa e fare conoscere come la disabilità si possa “riscattare” dall’handicap.
Dopo questo primo incontro ho seguito con interesse e partecipazione le varie iniziative che Anna ha portato avanti con tenacia, passione e grande sensibilità, per dare voce e gambe a chi non ne ha e richiamare all’attenzione dell’opinione pubblica soprattutto le problematiche legate alla disabilità.
I poeti Alberto Ramundo e Paolo Vachino fanno parte dell’associazione culturale onlus “L’officina” per la quale conducono laboratori di scrittura creativa con persone che vivono situazioni di disagio.Hanno realizzato diversi progetti (e ne stanno seguendo tuttora) con uomini e donne reclusi in carceri “normali” o di massima sicurezza.
Diego ha poco più di vent’anni ma ha già dovuto affrontare grandi dolori e scelte importanti, crescendo in fretta e trasformandosi da allegro e spericolato liceale in giovane imprenditore senza una famiglia alle spalle. Ciò che lo sostiene è il suo grande sogno, da realizzare a qualunque costo, e l’amore per Alice.
Anche Alice, studentessa universitaria brillante e indipendente, nello spazio di una notte vede andare in frantumi la sua esistenza già provata in passato dalla perdita della madre e si trova coinvolta in una situazione complicata in cui si scontrano amore e desiderio di vendetta. E anche Alice ha un sogno a cui si aggrappa ora più che mai. Attorno a Diego e Alice si muovono i loro amici: carini, divertenti, stralunati o confusi, innamorati e insicuri, come tutti i ragazzi di vent’anni.