Murakami Haruki, After dark

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foto autoreMurakami Haruki, nell’ultimo romanzo Einaudi After Dark, che si avvale dell’ottima versione di Antonietta Pastore e che è tutto all’insegna del guardare, dell’osservare, si misura con la tecnologia digitale e le onde elettromagnetiche. Da segnalare il passaggio al «noi» per raccontare una nuova storia. Non un «noi» dalla cattedra, ma un «noi» coinvolgente, un «noi» tra eguali. All’inizio, insieme, siamo un occhio satellitare che, di notte e in verticale, zoomma sul quartiere degli svaghi di una metropoli dal mare di luci al neon di mille colori.

Nafisi, leggere lolita a Teheran

Azar Nalfisi, Leggere Lolita a Teheran

Nafisi, leggere lolita a Teheran(Dal risvolto di copertina)
“Nei due decenni successivi alla rivoluzione di Khomeini, mentre le strade e i campus di Teheran erano teatro di violenze tremende, Azar Nafisi ha dovuto cimentarsi in un’impresa fra le più ardue, e cioè spiegare a ragazzi e ragazze esposti in misura crescente alla catechesi islamica una delle più temibili incarnazioni dell’Occidente: la sua letteratura. Il risultato è uno dei più toccanti atti d’amore per la letteratura mai professati – e insieme una magnifica beffa giocata a chiunque tenti di interdirla.”

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Nereo Laroni, Il profumo dell’erba, Marsilio

copertinaPer la libertà si può sacrificare tutto, anche la vita. Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, il nomade Amangheldy fresco sposo di Ainagul’ col figlio Kudai in fasce, nell’ Asia centrale in fiamme tra l’avanzata dell’Armata rossa ad ovest e dei cinesi ad est, lascia al sicuro la famiglia e ingaggia col destino una lotta eroica e disperata per difendere il suo popolo. Assieme al compagno e amico Kamdam, in uno scenario fatto di violenza e sopraffazione, percorre le tappe dell’inevitabile tragedia impegnandosi in una guerra personale contro il barbaro invasore, tenendo in scacco per cinque anni la potentissima Armata rossa: così rinuncia a salvare se stesso mettendo al primo posto l’onore della sua gente.

Buone notizie: in Italia i libri si sanno fare

di Filippo Maria Battaglia

È vero: la traduzione letterale in inglese, “The elegance of the Hedgehog”, suona tutto in un altro modo. Eppure, il libro di Mauriel Barbery che nel nostro paese ha fatto strame tra critici e lettori, pare avviato a imitare lo stesso successo che ha avuto Oltralpe e in Italia. Merito del libro, ma merito anche di un italiano, Sandro Ferri, che guida le edizioni che lo hanno stampato da noi (e/o) e che sta dietro anche a quelle che si sono prese in carico di farlo conoscere negli Stati Uniti. Perché Ferri, oltre all’ormai nota casa editrice italiana specializzata nella letteratura straniera (in catalogo, tra gli altri, opere di Izzo, Hrabal etc), ha fondato qualche anno fa una sua omologa, “Europa Editions”, con sede a Union Square, in quel di Manhattan.

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Bioetica. Il libro di Ignazio Marino

copertinaIgnazio Marino, medico, senatore, candidato alla segreteria del Pd, mandato in libreria da Einaudi 
Pubblichiamo un estratto sul tema del testamento biologico dal capitolo
intitolato “Che cosa ne pensano gli italiani?”.

Dal 2006 ad oggi, ovvero da quando ho iniziato a dedicare parte del mio tempo allo studio del testamento biologico, ho seguito con attenzione l’orientamento degli italiani attraverso numerose ricerche e indagini demoscopiche, realizzate tra la popolazione in generale ma anche all’interno di gruppi di persone selezionate sulla base della loro professione, religione, appartenenza geografica, livello sociale e culturale. Vi è un dato che rimane costante nel tempo e che risulta sempre identico in tutte le indagini: la stragrande maggioranza degli italiani è convinta che le decisioni su come affrontare le terapie nelle ultime fasi della vita debbano spettare all’individuo, a nessun altro. I cittadini conoscono bene i termini della questione, sono consapevoli dei propri diritti e non intendono rinunciarvi.

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Luis Sepùlveda, L’ombra di quello che eravamo

copertinaTre amici si danno appuntamento in un magazzino di Santiago del Cile. Li accomuna l’antica militanza tra i sostenitori di Salvador Allende e uno sguardo amareggiato sulla vita. La città è molto cambiata, e anche loro non sono più gli stessi: c’è chi ha una valvola saltata in seguito a un soggiorno obbligato in un centro di tortura, chi ha perso la splendida chioma alla Jimi Hendrix, chi ha messo su una ragguardevole pancia. Convocati dall’anarchico Pedro Nolasco, detto l’Ombra, per compiere insieme un’ultima, audace azione rivoluzionaria, Lucho Arancibia, Lolo Garmendia e Cacho Salinas hanno però deciso di scrollarsi gli anni di dosso e attendono l’arrivo del loro leader.

Come la musica cambia il corpo 2

Un interessante cambio di prospettiva sulla musica e sulle sue influenze si legge con l’uscita del libro “La rivolta dello stile” che il giornalista Pierfrancesco Pacoda ha scritto con il sociologo e antropologo Ted Polhemus. La musica è il linguaggio per eccellenza delle culture giovanili. Espressione di un confuso supermarket dello stile, definisce oggi i confini, sottili, delle comunità, e ha sostituito così l’appartenenza a un’etnia basata sulle radici e la tradizione. Fenomeno sempre più al centro della cultura delle metropoli, dove i ragazzi fondano la loro identità proprio sui suoni nei quali si riflettono.