pag.7 L’angolo d’autore: Camilleri -“Cerco il contratto dell’enel” -“Dubito d avere qualcosa a riguardo, signore verifichi con la mia collega del piano inferiore nella manualistica …
L’almanacco delle storpiature – pag.6
pag.6 Le promozioni sono in…finite -“scusi, qui c’e’ il prezzo promozione estate 14.80 invece che 18” -“scusi lei signore, ma l’estate e’ finita, signore, come …
L’almanacco delle storpiature – pag.5
Andrea, Lorenzo, Gianfranco, Marco, Michele affrontano il sanscrito. Arrivate in fondo per favore: c’è da ridere. Un giorno come tanti. Domenica. Fuori fa caldo dentro …
L’almanacco delle storpiature – pag.4
pag.4 Povero Marquez “…Di uno colombiano” “…Cento mesi di solitudine” In cassa -“Che mo o fai er pacco regalo?” -“Certo, Signore” -“E che mòò bèndi …
L’almanacco delle storpiature – pag.3
pag.3 Cross selling -“te posso dì na cosa?” -“mi dica” -“a dicembre ho comprato un libro quà” -“e che e successo dopo?” rispondo mostrandomi un …
L’almanacco delle storpiature – pag.2
pag.2 Matrimoni – Può aiutarmi, per favore? – Come no, mi dica pure (e lo dico con aria compassionevole data la richiesta) – Sto cercando …
L’almanacco delle storpiature – pag.1
nuove entrate aereoporti… e fucili – Scusi (cominciano tutti così..) – Buongiorno, posso aiutarla? – Si, grazie voglio comprare “la bambina e il…check in” – …
Nuovi talenti coreani
«Le ore dei nostri incontri, il caffè solubile che abbiamo bevuto insieme, i dolci che abbiamo condiviso, è grazie a quelle poche ore alla settimana che sono riuscito a sopportare gli insulti, a superare le difficoltà, a perdonare i miei nemici, a pentirmi sinceramente e a confessare a Dio le mie colpe. Grazie a lei ho trascorso ore preziose, piene di calore umano… Ore felici. Avrei dato la mia stessa vita per guarire le ferite della sua anima. Se Dio lo permettesse, vorrei tornare in vita per poterle dire le parole che ho sempre desiderato dirle, almeno una volta, con queste mie labbra… Vorrei poterle dire che l’amo.»
Fin che la barca va…
L’Autore.
Nam Le è nato nel Vietnam ed è stato allevato in Australia. Ha ricevuto diversi premi come, il premio del Pushcart, la società del Michener-Copernicus e il premio del gruppo di lavoro dei scrittori dello Iowa. Ha lavorato al centro di lavoro delle arti in Provincetown e all’accademia del “phillips” Exeter. Attualmente è revisore di romanzi ad Harvard. Divide il suo tempo fra l’Australia e gli Stati Uniti.
Prologo. Un cameriere ha sistemato un piatto davanti a Nam Le: si tratta di una panna cotta: un disco colorato al caramello con su una polvere nera a grumi che sembrano uova di caviale. A pensarci bene è lo stesso antipasto incolore e senza sapore di uno dei racconti di Le.
Si perchè Le è uno scrittore. In uno dei suoi racconti, Henry Luff il protagonista, annusa la stessa panna cotta insapore mentre pensa all’offesa che l’ha tenuto lontano da sua figlia per 17 anni.
Finora Mr. Le non lo aveva mai assaggiato. Sta mangiando in un ristorante del Lincoln Center non a caso. Li è ambientato un’altro dei suoi racconti e fino ad allora lo aveva visto solo su internet. Arrivato a New York per presentare il suo libro di esordio, è stato salutato come di solito si fa con gli autori già navigati.