The most awards but not most talented. A photo of contemporary american literature.

Correspondence from the other side of the ocean
by Linda Nordstrom

Are the writers receiving the major awards and official recognition really the best writers today? Or are they overrated mediocrities with little claim to recognition by posterity? The question is harder than ever to answer today, yet it is a worthwhile exercise to attempt (along with identifying underrated writers not favored by bureaucracy).

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Ricordare Elvira Sellerio

fotoElvira Sellerio, 74 anni, figlia di un prefetto, prima di sei fratelli, una laurea in Giurisprudenza, ha vissuto un’appassionata gioventù in quella Sicilia a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 che coltivava i fermenti culturali del Gruppo ’63 (che si formò in un vecchio albergo appena fuori Palermo, con Alberto Arbasino, Umberto Eco e scrittori siciliani come Michele Perriera).

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A passi incerti: intervista a Grazia Frisina

copertinaRacconta una vicenda delicata e allo stesso tempo dura, difficile A passi incerti (Mauro Pagliai Editore, 2009), il primo romanzo di Grazia Frisina che ha come protagonista Emilia, giovane affetta da SLA. A causa della malattia Emilia è confinata su una sedia a rotelle e si è autosegregata in casa perchè il contatto col mondo esterno la spaventa, la infastidisce. In realtà è completamente autosufficente ma gli sguardi pietosi della gente sono per lei un ostacolo ben più invalicabile dei marciapiedi malridotti e degli scalini. Il suo mondo così è circoscritto alla madre e alla sorella – che spesso fanno da parafulmine ai suoi malumori – e a qualche raro amico. Unico sfogo, unica passione che la coinvolge e la sprona è la poesia: inizialmente scrive solo per sè, poi pian piano imparerà a condividere i suoi versi anche con gli altri. E proprio grazie alla poesia troverà la strada per uscire dalla sua gabbia dorata, per smettere di indugiare nell’autocommiserazione, per aprirsi agli altri.

A chi conviene la legge sul libro. Parla Vigini

Per la serie ‘a volte ritornano’, ogni tanto accade che disegni di legge, regolamenti e proposte riguardanti aspetti generali o particolari del libro e della lettura risalgano dal limbo in cui erano finiti. In genere, aspettano lì per l’eternità e, pur considerando il prolungamento dell’età media degli italiani, l’eternità è un tempo troppo lungo anche per i longevi dotati di grande pazienza. Però, capita a volte che qualcosa si muova. Adesso è toccato al disegno di legge n. 1257 sulla ‘Nuova disciplina del prezzo dei libri’, che è stato presentato il 5 giugno 2008 per iniziativa di Ricardo Franco-Levi e di altri sedici deputati e che oggi – come anticipava lunedì Simonetta Fiori su ‘La Repubblica’ – arriva alla Camera.

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Kalevala. Tradotto il poema finlandese

coverKalevala è un poema epico in versi costituito da carmi sviluppatisi in tempi antichissimi, dall’età del bronzo al basso medioevo, tramandati oralmente dai rapsodi balto-finnici e raccolti dal filologo, medico e botanico finlandese Elias Lönnrot (1802-1884). Viaggiando in regioni lontane e a noi quasi sconosciute, dalla Carelia al lago Ladoga alle coste del Mar Bianco, l’autore registrò dalla voce del popolo le strofe di un sapienza arcaica miracolosamente sopravvissuta nei secoli recuperando un impianto narrativo maestoso ed avvincente che fornì la base per la compilazione definitiva pubblicata nel 1849.

Come per il Beowulf, l’Edda di Snorri e il Nibelungenlied l’importanza del Kalevala non è limitata al solo valore letterario ed alla imponente complessità delle immagini ma abbraccia i riflessi storici, mitologici e religiosi del pensiero tradizionale maturato presso ad una grande ed ancora poco conosciuta civiltà euro-asiatica. In patria l’opera del Lönnrot ha costituito le fondamenta sulle quali la storia ha eretto l’identità etnica del popolo finlandese fino al riconoscimento dell’indipendenza nel 1917. Il 28 Febbraio, data di pubblicazione della prima stesura, è festa nazionale celebrata da numerose iniziative.

Dublino dichiarata città Unesco della letteratura

Dublino è stata designata oggi “città della letteratura” dall’Unesco. E’ la quarta città a ricevere il premio.I l titolo è stato conferito dal direttore dell’Unesco Irina Bokova. I destinatari del precedente titolo, che è permanente, sono Edimburgo, Melbourne e Iowa City.

Il Ministro della Cultura e del Turismo irlandese Mary Hanafin ha riferito in una nota che “è stato concesso il riconoscimento per il ricco passato storico e letterario della città, la vivace letteratura contemporanea, la varietà di feste e attrazioni a disposizione e perché è la culla e casa dei grandi della letteratura”.
Una domanda di accesso alle modalità di designazione era stata fatta all’Unesco lo scorso novembre da un gruppo di bibliotecari della citta di Joyce, molto sorpresi di aver visto accolta la loro sia pur articolata richiesta tanto presto; tuttavia l’ente delle Nazioni Unite, non è stato privo di qualche pressione da parte di alcuni organi politici e culturali d’Irlanda.